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Cucina Botanica

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Canale di informazione per amanti della cucina botanica.

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2021-09-06 10:33:37
RAPERONZOLO RADICI

Anche le radici possono essere adoperate in cucina all’interno di varie ricette. Prima di consumarle, tuttavia, devono essere accuratamente pulite e lavate dal terriccio. Utilizzate crude, le radici hanno un tipico sapore dolciastro dovuto alla presenza di inulina. In alternativa, si possono bollire per poi accostarle ad altri ortaggi.
Essendo prive di amido, possono essere consumate anche da chi è affetto da diabete. Mangiate in modo regolare, costituiscono un valido aiuto anche per problemi di stitichezza. Con le radici si può preparare un infuso da utilizzare per i gargarismi con effetto lenitivo o rinfrescante sul cavo orale.

RAPERONZOLO FOGLIE

Le foglie, dal tipico sapore amarognolo, possono essere masticate per favorire la salute del cavo orale. Si possono usare anche come ingredienti per l’insalata oppure consumarle scottandole leggermente.
93 viewsKIKKA, 07:33
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2021-09-06 10:31:44
RAPERONZOLO PROPRIETÀ

Questa pianta è rinomata soprattutto per la sua capacità di potenziare e rinforzare il sistema immunitario. Ciò è dovuto all’elevato contenuto di acido ascorbico e alla presenza di altri oligoelementi.
Ha anche effetti lassativi, diuretici e un buon potere antinfiammatorio. Per questo può rivelarsi utile come rimedio naturale per le infiammazioni a carico del cavo orale.
È consigliato infatti per il trattamento di afte, gengiviti e ascessi in fase iniziale. Inoltre, è utile per il suo effetto ricostituente e rinvigorente. Ciò è riconducibile alla quota di vitamina C in essa contenuta e all’apporto proteico vegetale.
Contiene, infine, flavonoidi, tra cui un’abbondante quantità di luteolina, e un’elevata dose di fibre. Nella dieta delle persone diabetiche, le radici di questa pianta sono considerate un alimento dall’elevato potere nutrizionale.
94 viewsKIKKA, 07:31
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2021-09-06 10:31:08
RAPERONZOLO (CAMPANULA RAPUNCULUS)

Il suo nome è il diminutivo di ‘campana’, chiaramente ispirato dalla forma a calice dei suoi fiori, che in estate si tingono di un bel colore violaceo. Questa erbacea biennale è diffusa su tutto lo Stivale (ad eccezione delle isole maggiori) dalla pianura fino a 1.500 metri di quota. Le radici si raccolgono tra settembre e ottobre e sono ricche di principi attivi (amido, vitamina A, inulina) che conferiscono alla pianta proprietà ipoglicemizzanti. Sbucciate e lavate sono buonissime a crudo, magari in insalata con l’aggiunta di limone, poco sale e olio extravergine. Il loro sapore è piuttosto dolciastro e ricorda quello delle noci e delle nocciole. Gustosa anche ripassata con il burro in padella, la radice di raperonzolo – assieme alle parti aeree della pianta – è utilizzata a scopo alimentare fin dall’antichità.
107 viewsKIKKA, 07:31
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2021-08-24 16:26:16
Corniolo: ricetta per il liquore
Le saporitissime bacche di corniolo sono utilizzate anche per produrre un liquore aromatico. Gli ingredienti per prepararlo sono semplici: un litro di alcool a 90°, 1kg di corniole, 400 grammi di zucchero e la buccia di un limone.
Dopo aver asciugato bene i frutti, mettili in un barattolo e ricoprili di alcool. Lascia a macerare per un paio di settimane. Poi prepara uno sciroppo a base di acqua, zucchero e scorza di limone. Porta a ebollizione. Infine aggiungi il tutto alle corniole in barattolo, filtra, richiudi e attendi almeno due mesi. Al termine avrai un liquore di corniole davvero eccezionale.

Le bacche di corniolo possono essere usate per preparare un goloso SCIROPPO DA USARE CONTRO RAFFREDDORE E CONGESTIONI RESPORATORIE. Prendi 1kg di corniole ben mature e mezzo chilo di zucchero, insieme a un litro di alcool a 90°. Metti i frutti in infusione con l’alcool e lo zucchero. Dopo almeno 2 mesi il tuo sciroppo sarà perfetto, anche per guarnire delle gustose granite.
558 viewsC_HAPPY, 13:26
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2021-08-24 16:24:58
PROPRIETÀ DEL CORNIOLO
Alcune leggende antiche narrano che il legno di corniolo abbia aiutato l’uomo a creare opere mitologiche come il cavallo di Troia o il giavellotto con il quale Romolo tracciò i confini di Roma. Ma al di là di queste magiche storie, il corniolo qualche potere ce l’ha.
Sia corteccia che frutto ci fanno bene. Sono infatti impiegati in fitoterapia, grazie alle proprietà febbrifughe e astringenti. Questo rende il corniolo adatto come rimedio nei casi di disturbi intestinali e febbri di varia natura. Ti basti pensare che le bacche, ricche di vitamina C, un tempo venivano usate per combattere la dissenteria.
La vitamina C contenuta nel corniolo ha anche proprietà diuretiche e tonificanti. Inoltre, gli estratti di corniolo possono avere funzioni anti-infettive e antimicrobiche. Le bacche sono un toccasana anche contro infezioni delle vie respiratorie e dolori articolari. Il decotto di corteccia di corniolo può essere usato come antirughe naturale.
489 viewsC_HAPPY, 13:24
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2021-08-24 16:24:31
Il CORNIOLO è un arbusto o piccolo albero che cresce bene fino ai 1.300 m di altitudine. All’interno del frutto c’è un unico seme osseo. Il corniolo si raccoglie tra fine agosto e settembre, quando ha raggiunto un colore rosso brillante.
Il sapore del corniolo è leggermente acidulo, ma con una forte componente zuccherina. Inoltre è molto dissetante. Per questo, se consumate fredde, le bacche di corniolo sono un valido alimento anti-caldo. Inoltre puoi impiegarle per succhi, marmellate, decotti e liquori.

Differenza c’è tra corniolo e sanguinello?
Il corniolo fa parte della famiglia delle Conracee e al genere Cornus, parola che fa riferimento all’estrema durezza del legno della pianta. Ma il Corniolo si contrappone al Sanguinello, il Cornus sanguinea, descritta anche da Plinio il Vecchio. Il sanguinello deve il suo nome alle foglie rosse. Nota col nome di sanguinella, produce bacche grandi ma non commestibili che, da mature, diventano nere. Tuttavia alcuni mammiferi e gli uccelli si cibano di queste bacche.
448 viewsC_HAPPY, 13:24
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2021-08-19 20:41:01 Ricordati di ISCRIVERTI al Gruppo di MONTAGNA 360 per fare domande, confrontarsi e condividere esperienze!

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470 viewsC_HAPPY, 17:41
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2021-08-10 19:33:37
Marco Zenatti di solito aggiunge la vitalba ad altre erbe e prepara la base per un risotto. Magari con la silene vulgaris... i bruscandoli e i germogli del pungitopo.
943 viewsC_HAPPY, edited  16:33
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2021-08-10 19:31:42
USI IN CUCINA DELLA VITALBA

I giovani germogli della vitalba possono essere utilizzati in cucina nella preparazione di frittate o zuppe. La raccolta dei germogli, però, deve essere fatta prima che le sostanze tossiche della pianta si concentrino troppo.Proprio a causa della sua tossicità, l’uso è vincolato alla prescrizione medica.

ATTENZIONE PERÒ
La vitalba contiene protoanemonina e altri alcaloidi, che rendono la pianta velenosa. Se usata internamente, può causare anche la morte, mentre per uso esterno e a livello cutaneo, la vitalba causa irritazioni, ulcere, pustole e vesciche.

CENNI STORICI
È anche chiamata Erba dei pezzenti poiché in passato era usata dai mendicanti che volontariamente si procuravano ferite e ulcerazione per scatenare la compassione dei passanti e guadagnare più soldi dalle elemosine. La parte legnosa della vitalba è stata anche spesso usata come surrogato delle sigarette, pratica da evitare assolutamente.
814 viewsC_HAPPY, 16:31
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2021-08-10 19:29:38
La Vitalba è una pianta dall’azione diuretica, purgativa e rubefacente, utile per prevenire e curare i reumatismi e la gotta.La vitalba ha anche proprietà acri ed irritanti. Per questo motivo può essere usata come purgante, facendo attenzione alle dosi di utilizzo, data la sua azione tossica. Inoltre, la vitalba può essere usata anche esternamente antinevralgico.
Oggigiorno la vitalba viene usata raramente per scopi terapeutici, proprio perché può essere irritante e caustica, dato le saponine e gli alcaloidi che contiene. In passato, però, le foglie fresche erano utilizzate per realizzare cataplasmi e come revulsivo energico contro artriti, sciatiche e gotta. Tuttavia, il suo utilizzo aveva un effetto vescicatorio che provocava ulcere dolorose.
Le foglie essiccate veniva assunte sotto-forma di infuso dall’azione diuretica. I germogli della vitalba, invece, consumati in infusione avevano proprietà purgative.
Dalla macerazione delle foglie, infine, si otteneva un olio usato per curare la scabbia. Continua
633 viewsC_HAPPY, 16:29
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