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Titolo: Inizio fine Autore: Daniele Piccini Editore: Crocett | #VentagliDiParole

Titolo: Inizio fine
Autore: Daniele Piccini
Editore: Crocetti
Genere: poesia
Data: 18.03.2021

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#recensione

Ci sono dei versi folgoranti nella loro semplice bellezza. E credo che la bellezza risieda proprio qui, nella semplicità, e da matematico aggiungo, nella disarmante perfezione della sezione aurea.
Ci si imbatte in Leopardi, a cui Piccini si rivolge come a un amico. È sempre difficile parlare di un libro di poesia, perché sembra che si sottragga bellezza ai versi.
E allora riporto qui alcune delle poesie che mi sono piaciute, come un piccolo assaggio.

“Quando eravamo morti ancora, i fiumi
delle nubi correvano e le liquide
atmosfere. La paglia incamerava
la luminosità solare: era…
Sotto cenere e cenere, inevasi
strati di nati a essere, avevamo
le nostre mani-non-mani nel grembo:
era una pace infida, sconfinata.
Le lucciole gremivano la storia,
il desiderio allungava il suo morso
ma noi, oscuri a tutto, intemerati,
non eravamo nati come parte
della materia muta che obbedisce.
E sì, ritorneremo… chiunque chiami.


“enorme solitudine delle stelle
somiglia forse a quella
d’uomini alla deriva.
Si guardano negli specchi e attaccano
la carica del giorno
senza un soldo di fede nelle mani.
Come stanno vicine
le creature infinite e miserevoli
a queste solitudini,
come parlano chiaro,
come sussurrano accostando il muso.
E cosa stanno per dire con gli occhi
abbandonati, persi come stelle
nella ragnatela dell’universo?
Cosa vogliono dire?
Si scioglierà la lingua,
si scioglierà, e saranno le stelle
della nostra pazienza


“Ogni scelta è fra una vita e una morte,
quando i raggi si attivano e la macchina
indaga in cerca di macchie le ossa.
Quando si guarda andare via l’amata
senza fermarla più.
Sempre la scelta è fra venire a riva
e perdersi nel gorgo,
rinunciare, non essere mai nati:
cercare fondamento,
non la replicazione,
mai più.


“Se il dolore non fosse questa spina,
questa lunga dorsale della vita
forse non saremmo altro che niente,
e dobbiamo ringraziare
che ci venga a visitare e ci porti
notizia delle cose
che nell’ombra ci appaiono e nel turbine.”



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