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UTIM Nichelino

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Categorie: Cataloghi
Lingua: Italiano
Abbonati: 156
Descrizione dal canale

Tutela delle persone malate/con grave disabilità e non autosufficienti. "I diritti non sono per sempre, vanno difesi e agiti o fatti agire…"

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Gli ultimi messaggi 154

2021-07-14 10:47:03 https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/21_luglio_12/varese-ragazzi-disabili-maltrattati-centro-diurno-sette-misure-cautelari-274e0054-e333-11eb-aa6d-02d6b05969fd.shtml?fbclid=IwAR01Fe7jvcmVKOn0FHNTTDtnYm1cfTcdT_alfV3TtAkluKOjOX-5lMGkSzc
13 views07:47
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2021-07-14 08:06:53
Lastampa 14lug21
15 viewsedited  05:06
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2021-07-13 15:42:40 https://comedonchisciotte.org/loncologo-h-ferri-lemergenza-covid-ha-oscurato-i-malati-e-i-loro-diritti/
11 views12:42
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2021-07-13 15:19:59 PIANO di ZONA Contributo UTIM in relazione alla riunione Tavolo "DISABILITA'" del 6 luglio 2021 (documento pdf)

" (...) Per quanto sopra, ferma restando la richiesta relativa alla predisposizione della “Carta dei servizi”, del “Piano di comunicazione sociale”, nonché al ritorno al più presto alla normalità dei servizi del territorio, in particolare quelli diurni, come già citato, si propongono due sottogruppi di lavoro: uno relativo alla campagna permanente di informazione (anche per il Tavolo “Anziani”), l’altro relativo al “dopo di noi” / “durante noi”."
13 viewsedited  12:19
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2021-07-13 15:13:06 PIANO di ZONA - Contributo UTIM in relazione alla riunione Tavolo “ANZIANI” del 1° luglio 2021 (documento pdf)

" (...) Per quanto sopra, ferma restando la richiesta relativa alla predisposizione della “Carta dei servizi”, del “Piano di comunicazione sociale”, della conoscenza aggiornata delle liste di attesa per le prestazioni socio-sanitarie domiciliari e residenziali, si propone un sottogruppo di lavoro relativo alla campagna permanente di informazione (analoga a quella del Tavolo “Disabilità”)".
21 viewsedited  12:13
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2021-07-13 11:25:15
9 views08:25
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2021-07-13 10:35:02 http://www.quotidianosanita.it/cronache/articolo.php?articolo_id=97157
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2021-07-12 23:47:50 Segnalazione da FONDAZIONE PROMOZIONE SOCIALE:

NIENTE DIMISSIONI PER PAPA FRANCESCO... E PER IL TUO CARO NON AUTOSUFFICIENTE?
DIFENDITI CON NOI DALLE DIMISSIONI SENZA CONTINUITA' TERAPEUTICA

Papa Francesco rimane ricoverato ancora qualche giorno per "ottimizzare al meglio la terapia medica e riabilitativa" (fonte Ansa: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/07/12/papa-francesco-resta-ricoverato-ancora-qualche-giorno_e6b318ef-8584-4aff-9919-0e1bd1d4dab4.html).

E' un'eccezione rispetto a come vengono trattati ogni giorno migliaia di anziani malati, spesso non autosufficienti, negli ospedali e nelle Case di cura italiane (comprese quelle di ispirazione cattolica):
malati con demenza dimessi tempestivamente - addirittura rimandati a casa dal Pronto soccorso - perchè ritenuti ricoveri "impropri";
vecchi con esiti da ictus o altre patologie rimandati a casa senza alcuna continuità terapeutica al termine (decretato in anticipo, senza alcuna relazione con la condizione del paziente) della lungodegenza che spesso è un regalo da 150 euro al giono alle Case di cura, di nessuna utilità terapeutica (quando va bene);
pazienti non autosufficienti e loro famigliari minacciati di essere denunciati alle forze di polizia perchè "non liberano i letti che servono ad altri pazienti" come se loro non avessero dignità e diritto di essere curati, come se non sapessimo che "liberare i letti" serve per dimostrare di stare nei parametri dei Drg (criteri che indicano il numero di giorni per singola patologia e servono a punire le strutture che sforano) e ricevere i corrispondenti finanziamenti.

Non sono solo comportamenti umanamente inaccettabili (basterebbe quello). Sono diritti negati.

Se vi riconoscete negli episodi di cui sopra, se l'ospedale o la Casa di cura fanno pressione per le dimissioni, possiamo intervenire subito per riaffermare il diritto.

Normalmente in questi casi gli operatori delle strutture e dei servizi danno informazioni false (sempre verbalmente, anche con insistenti chiamate), molto stringenti, facendo pressione per un'accettazione tempestiva delle loro decisioni e leva sulla confusione e la paura dei famigliari del/la malato/a.

Puoi fermare tutto questo e ottenere per il tuo caro la continuità terapeutica in carico al Servizio sanitario nazionale.

Chiamaci allo 011.8124469 (numero nazionale)
scrivici a info@fondazionepromozionesociale.it

Leggi le storie di chi abbiamo aiutato prima di te: http://www.fondazionepromozionesociale.it/cosa_ci_scrivono.htm
9 viewsedited  20:47
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2021-07-12 12:05:13 http://www.quotidianosanita.it/lettere-al-direttore/articolo.php?articolo_id=97107

Venerdì 09 LUGLIO 2021
Fine vita. Prima della legge pensiamo alle Cure Palliative

Gentile Direttore,
accolgo con preoccupazione e profondo dispiacere la notizia dell’approvazione, da parte delle commissioni Giustizia ed Affari Sociali, del testo di Legge base sul Fine Vita. Tema delicato quello del fine vita e della gestione dei cosiddetti malati terminali. Non è facile parlarne né, tantomeno, affrontarlo. Ma in uno Stato di diritto civile e moderno, prima di affrontare la terminalità con una legge sul fine vita, mi preoccuperei di potenziare e rendere efficienti le Cure Palliative, nate appositamente per gestire il fine vita.

Mi viene in mente una similitudine un po' forte ma che può rendere l’idea: è come se per risolvere il problema dell’affollamento delle carceri si approvasse una legge sulla pena di morte. Sicuramente non sarebbe un gesto da Stato laico e civilizzato. E allora perché non realizzare appieno quello che enuncia la legge 38/2010 sulle cure palliative e poi, semmai, pensare a situazioni estreme da gestire con una legge ad hoc sul fine vita?

Le cure palliative sono una disciplina con immense potenzialità. Purtroppo, però, ancora oggi in Italia non c’è uniformità nell’applicazione, nella gestione nonché nell’organizzazione delle stesse da regione a regione e, in alcuni casi, anche da provincia a provincia o anche da Azienda Sanitaria ad Azienda Sanitaria. Ad esempio in molte regioni le reti locali di cure palliative esistono solo sulla carta e alcune ASL non hanno ancora deliberato su tali reti.

Ancora, circa l’accreditamento delle reti di cure palliative, solo poche regioni virtuose hanno intrapreso questa strada mentre la maggior parte naviga in una palude di ignoranza ed incompetenza. Per quanto riguarda invece la formazione degli operatori che lavorano nei reparti e nelle Unità di Cure Palliative Domiciliari è stata istituita la specializzazione in Cure Palliative ma, a tutt’oggi, non si conosce l’ordinamento didattico né, tantomeno, in quali Università verrà attivato il corso di specializzazione. E comunque, se per i medici è stato istituzionalizzato un percorso formativo, questo non esiste per le altre figure che lavorano nelle equipe di cure palliative (infermieri, fisioterapisti, psicologi ed assistenti sociali) per i quali la formazione è appannaggio di Università con poca esperienza nel campo delle cure palliative e con corsi tenuti da docenti la cui formazione è soprattutto teorica.

Verifichiamo chi sono i professionisti che, ad oggi, lavorano in cure palliative, con quali titoli accedono a tale lavoro e con che tutela per i pazienti seguiti. Supportiamo le famiglie ed i caregiver con leggi che riducono la burocrazia e favoriscono l’assistenza domiciliare. Uniformiamo ed ottimizziamo i percorsi per accedere alle cure palliative. Introduciamo il medico palliativista in ospedale come figura centrale e non come specialista di serie B da coinvolgere soltanto quando si deve liberare un posto letto. Sviluppiamo le cure palliative di base con coinvolgimento massimo dei medici di famiglia. Insomma rendiamo la Legge 38/2010 pienamente operativa e, forse, ci accorgeremo che potrebbe non servire alcuna legge sul fine vita.

Dr. Francesco Scarcella
Medico Palliativista
5 viewsedited  09:05
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2021-07-12 07:33:29
Lastampa 12lug21
4 viewsedited  04:33
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