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Tratto dalla rivista “Moda di dire”, numero 9 del 2016, pagina | Trenta minuti di schermi neri

Tratto dalla rivista “Moda di dire”, numero 9 del 2016, pagina 37, a firma di Manuela Cucci.

“Siamo tornati ad avere un motivo per andare a teatro. Non più plachi bui e platee fredde ma spettacoli caldi e vibranti. Lo spettatore non viene più visto come un soggetto da far accomodare ed intrattenere, ma da far sentire scomodo e bisognoso di aiuto, in quanto parte dello spettacolo. Quanto accaduto al Piccolo Teatro Indipendente dei Fratelli Neri, già noto ai lettori della nostra rivista, ha acceso i riflettori su nuovi modi di fare intrattenimento, lasciandosi dietro i polverosi portici monumentali dei teatri e avvicinando lo spettatore allo spettacolo, fino farlo entrare fisicamente dentro. Per fare un paragone si potrebbe immaginare un museo nel quale le opere d’arte non siano i quadri, ma i visitatori”.