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Claudia Parrini “Devo essere sincera, non avrei dato un soldo | Trenta minuti di schermi neri

Claudia Parrini

“Devo essere sincera, non avrei dato un soldo al nostro spettacolo e invece per affluenza e per soddisfazione di pubblico è stato un piccolo successo. Io amo di più il teatro con costumi e scenografie, con giorni di prove, con il pubblico a naso in su e bocca aperta. Lo schermo nero è stata più una performance artistica. Abbiamo avuto anche la fortuna di essere lodati su quotidiani e riviste che solitamente non trattano di teatro ed è stata un’ottima pubblicità. Anche queste tue interviste, ad esempio, sono dettate da una curiosità che non avresti altrimenti avuto per uno spettacolo normale.
I fratelli Neri hanno anche colto l’occasione per pubblicare un libro, un breve saggio sui risultati della messa in scena. Non chiedermi il perché ma lo hanno scritto con un inutile linguaggio ricercato e complesso che ancora non riesco a comprendere fino in fondo. Ovviamente non ero d’accordo nemmeno con il libro, perché il pubblico non è una cavia da esperimenti artistici, ma anche da quel saggio abbiamo guadagnato buone recensioni. Sono molto contenta che alla fine ciò che è successo quel giovedì sia passato in secondo piano, non perché dimenticato, ma perché ben contestualizzato con l’ampio insieme degli eventi”.