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Infortunio in pausa caffè? Niente indennizzo Inail per malatti | OFSexp

Infortunio in pausa caffè? Niente indennizzo Inail per malattia ed invalidità

Niente indennizzo né per malattia né per invalidità ai lavoratori che si fanno male in pausa caffè, anche se hanno avuto il permesso del capo per uscire dall'ufficio. A stabilirlo è la Cassazione che ha accolto il ricorso dell'Inail contro indennizzo e invalidità del 10% a favore di una impiegata della Procura di Firenze che si era rotta il polso cadendo per strada mentre, autorizzata, era uscita per un caffè.
Per gli ermellini, la 'tazzina' non è una esigenza impellente e legata al lavoro ma una libera scelta.

L'impiegata di questa vicenda finita in Cassazione - con la scelta di andare al bar per la pausa caffè "ha interrotto la necessaria connessione causale tra attività lavorativa ed incidente". Ed è del tutto "irrilevante", prosegue il verdetto della Sezione lavoro dell'Alta Corte, "la circostanza della tolleranza espressa dal soggetto datore di lavoro in ordine a tali consuetudini dei dipendenti, non potendo una mera prassi o comunque una qualsiasi forma di accordo tra le parti del rapporto di lavoro, allargare l'area oggettiva di operatività della nozione di occasione di lavoro". Dunque il permesso del capo non garantisce assolutamente che la pausa caffè sia connessa a motivi di servizio.

L'impiegata che aveva vinto in primo e secondo grado e ottenuto dall'Inail l'indennità di malattia assoluta temporanea e l'indennizzo per danno permanente del 10% in relazione alla caduta per strada avvenuta una mattina di luglio del 2010, ora - a 11 anni dai fatti e dopo aver atteso dal 2015 la fissazione dell'udienza in Cassazione per la valutazione della sentenza di secondo grado emessa nel 2014 - ha perso il diritto agli indennizzi ed è stata condannata a pagare 5300 euro di spese legali e di giustizia.

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