2021-09-06 20:41:22
Giunse a sera l'anonimo viandante;
Muoveva svelti passi in Santa Fiore
Con animo ansioso e giubilante.
Agitava, brusco, il guardo memore
Delle antiche pose sugli scalini
Mentre proteggevasi dal bagliore
Degli alti e gigliati lanternini
Col solo dorso dell'etterna mano.
“Ahi, quanto saldi furon i confini!
Torno a casa senza del baccano
Presunzione, ma codesto diserto?
Nessun grido; silenzio disumano.”
Ad un tratto un'eco rimbalza sull'irto
Bugnato mediceo e ravvicina,
Frenetico, un remoto sconcerto:
“Altra vita, altro viaggio", rimugina,
“Discesi dalle grazie dell'Empireo
Per gloriare la perpetua rovina.”
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