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SoT Italia-Diario di bordo

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Indirizzo del canale: @pirateadventure
Categorie: Letteratura
Lingua: Italiano
Abbonati: 57
Descrizione dal canale

Le avventure del pirata Lane Bosling attraverso i 7 mari pubblicate giovedì e domenica
Votate qui: https://www.telegramitalia.it/diario-di-bordo
Partner: https://gamestationitalia.home.blog
@LaMusaNetwork
@SeaOfThievesItalia
Founder: @LaneBosling

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Gli ultimi messaggi

2020-12-11 23:25:53 Buonasera ragazzi, come avete notato non pubblico più da molto a causa di mancanza di tempo ed impegni vari. Ad ogni modo ho trovato un nuovo progetto da seguire con costanza e sempre inerente alla scrittura. Il martedì e il venerdì sera dalle ore 21:30, sono in live su twitch per leggere libri a chiunque abbia voglia di scoprire e conoscere ma non abbia il tempo per fermarsi a sfogliarne uno.
Cosa aspetti? sono in Live!
https://www.twitch.tv/marcellolezzi
157 viewsedited  20:25
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2019-03-17 13:47:31 #messaggioinbottiglia
AHAH NON MI TROVERETE MAI
Non sapevo nemmeno di saper scrivere.
Inglesi, quando trovate questa bottiglia io sono già molto lontano da tutti voi ahahah. Ho il vostro rum e la vostra mappa ed ora me la spasso con l'quipaggio di questa bella nave. Non sso come si chiama ma non mi sembrano inglesi, anche se non parlano molto. Ce un prete qui che mi aiuta a scrivere e hanno detto soolo che tra poco per me ce una sorpresa ahahah. Sventura a voi inglesi, sono stato scelto per una bellissima cerimonia che il prete a detto che si chiama giro di chiglia.
Leggete queste mie parole e arrabbiatevi stupidi denti gialli ahahah
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2019-03-14 20:31:17 #pagina20
Abbandonato
Essendo marinai e pirati spesso si crede di dover trascorrere la vita per mare o sulle spiagge, mai si potrebbe immaginare che un giorno si finisca col vivere tra le montagne e non toccare rum per settimane. Eppure è proprio quello che mi è capitato. Qualche settimana fa ero finito su di un isola presidiata dagli inglesi per dare loro una bella lezione. Il piano era semplice ma delicato: una nave di mercanti battente bandiera inglese mi avrebbe portato fino all’isola e mi avrebbe fatto scendere con una scialuppa aspettandomi ancorata dietro ad una roccia molto alta, io avrei solo fatto qualche sabotaggio visto che c’erano sull’isola ben 8 guarnigioni. Tuttavia la ciurma con la quale mi ero recato sull’isola ha commesso l’errore di non camuffare bene la nave dietro la roccia e un brigantino inglese ha iniziato a muoversi e sparare colpi di avvertimento verso il mercantile. Io però ero già sulla spiaggia e, inerme, vidi allontanarsi la nave che mi aveva portato fin lì e che avrebbe dovuto riportarmi indietro. A quel punto non potevo portare a termine il piano da me studiato poiché prevedeva molte esplosioni ed una rapida fuga coperto dal caos. Così studiai rapidamente la conformazione dell’isola e mi accorsi che vi era una montagna apparentemente sgombra da soldati che sembravano preferire unicamente le pianure spoglie. Nascosi la scialuppa dietro ad un cespuglio e mi incamminai di fretta verso la macchia che avvolgeva i piedi della montagna. Sono rimasto in questa boscaglia fino all’arrivo di un secondo mercantile sul quale mi sono nascosto poche settimane dopo. Ho mangiato erba, insetti e qualche piccolo roditore e durante la notte andavo a sabotare nell’accampamento inglese. Ora tutto quello di cui ho bisogno è rum, mare e tanto tanto rum. Inutile dire che non appena mi sarò ripreso andrò a fare quattro chiacchiere con il capitano che mi ha abbandonato su quell’isola.
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2019-03-07 18:14:15 #pagina18
L'erborista sul mare
Di cose strane a bodo della Tusk ne ho viste veramente tante, ma spesso la realtà supera le aspettative. Proprio questa mattina eravamo io e Trevor di ritorno da una scorreria e abbiamo avvistato uno scafo all'orizzonte. Come di consueto abbiamo iniziato a scrutarlo da lontano con i cannocchiali per capire di cosa o di chi si trattava per scegliere una strategia. Tuttavia non riuscivamo proprio a capirci niente. L'intera nave (che in realtà era solo uno sloop) era ricoperta di erba e fiori, le vele erano tirate completamente su e l'ancora era nel profondo del mare. La bandiera era sonosciuta a entrambi: tutta verde con un fiore rosso nel mezzo. Sul ponte non si vedeva nessuno e così, molto incuriositi, abbiamo deciso di avvicinarci. Ci siamo piazzati esattamente accando al curioso sloop e più che un abbordaggio ci sembrava un approdo poiché la nave era ricoperta da fiori e piante talmente tanto che non vi si vedevano le assi di legno. Messa mano alle spade, siamo saliti entrambi su questo giardino galleggiante e ancora nessuno si faceva vivo sul ponte. La porta della cabina era chiusa e sopra di essa troneggiava una tavola incisa con lettere verniciate in verde che recitavano:"ERBORISTERIA". La nostra reazione fu unanime, ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere. Una volta riacquistata la compostezza abbiamo bussato a quell'insolita porta e da dentro una voce ci ha permesso di entrare. Quando la porta fu completamente aperta siamo stati travolti da un profumo intenso di spezie ed erbe medicinali. Inebriati da ciò ci siamo fatti avanti e siamo entrati in quella che in una nave comune sarebbe stata la cabina. L'ambiente era stato minuziosamente riconvertito, prendendo le fattezze di un vero e proprio negozio di terra. Al bancone, un uomo stava travasando erbe e infusi da un vaso ad un altro e ci ha cordialmente chiesto se poteva fare qualcosa per noi. Noi ancora sbigottiti siamo rimasti senza parole e non curandoci dell'uomo abbiamo girato tutta la nave guardando ogni singolo particolare. L'erborista, divertito dalle nostre epressioni, ci ha fatto omaggio regalandoci un pacchetto con un infuso di erbe e fiori utile per curare le ferite contratte in battaglia. Quando abbiamo ripreso a navigare non sono riuscito a staccare gli occhi da quella strana imbarcazione fino a quando non si è persa all'orizzonte.
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2019-03-03 13:00:54
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2019-03-03 13:00:48 #pagina17
Lane Bosling parte 3
Come vi dicevo tempo fa, non avevo incontrato mai nessun pirata fino a quando ero stato imbarcato sul mio primo mercantile. Mentre sulla nave su cui assistetti alla tempesta che si portò via meno uomini di quelli che uccise il capitano, incontrai per la prima volta quelle strane genti. Dopo diversi mesi di navigazioni e diverse consegne, con paga minima, decisi di abbandonare quella nave e cercare un altro capitano magari più capace. L'ultimo viaggio che feci a bordo di quel mercantile fu effettivamente l'ultimo che io trascorsi a bordo di un mercantile stesso. Avevamo la stiva carica di casse di seta e spezie e mancavano solo più o meno 50 migli quando la vedetta urlò: "VELE!". Tutti ci girammo verso tribordo ed effettivamente una nave scura e minacciosa procedeva di gran carriera nella nostra direzione. Il capitano era visibilmente scosso e impaurito e urlò qualche ordine in maniera confusa, ma nessuno eseguì nulla. Dal castello di poppa i suoi fedelissimi caricavano fucili e pistole e si preparavano allo scontro ma i marinai che avevo tutt'attorno sembravano ben contenti dell'evento e si preparavano in maniera differente: c'era chi rideva, chi cantava e anche qualcuno che per la paura si gettava in mare. Io ero semplicemente assente, per la prima volta non sapevo cosa fare. Non ebbi il tempo per capire che la nave si accostò alla nostra fiancata e la prima ondata di pirati correva sul nostro ponte. I colpi furono esplosi solo dal nostro castello di poppa e lì furono direzionati tutti quelli dei pirati. Non ci fu un solo marinaio tra noi ucciso, apparte qualcuno che, in nome di dio e del capitano, si era scagliato verso i pirati a mani nude. I pirati lanciavano a noi marinai spade e pistole e i nostri le usavano contro il capitano e le sue guardie. In poco tempo la lotta cessò e il nostro odiato capitano fu appeso al braccio del velaccio della maestra con grande giubilo da parte dell'equipaggio. La nave adesso aveva un nuovo capitano, scelto ai voti dall'equipaggio. Capì a quel punto che sulla nave era stato tutto organizzato, poiché i pirati caricarono sulla nostra nave dei cannoni e i loro caprentieri ci aiutarono a montarli. La nostra era diventata una nave pirata e d'ora in avanti non eravamo più un equipaggio ma una ciurma, avremmo fatto ciò che più ci avrebbe dato sollievo e se il capitano fosse stato incapace lo avremmo destituito. Quella fu la mia prima esperienza da pirata, ma non durò molto poiché la marina di Sua Maestà ci trovò e uccise gran parte di noi (io mi salvai restando nascosto in un barile). Però imparai molte cose sugli uomini e da allora non cercai più equipaggi per guadagnare qualcosa per poter vivere, ma ciurme per vivere la mia vita senza dover sottostare alla legge di qualcuno.
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2019-02-28 17:09:35 #messaggioinbottiglia
AIUTO
EHY...SE STAI LEGGENDO TI PREGO VIENI A PRENDERMI
Non ho idea di dove sia adesso. Ma so che questa è un isola. Ahahah, divertente vero? No sul serio aiutami. Sono più di tanti giorni che la ciurma mi ha abbandonato qui e io ho finito il rum. Questo mi sembra scorretto. Non è giusto che il rum finisca. Poi qui fa molto molto caldo e tra gli alberi ci sono animali dispettosi. Quindi se stai leggendo vienimi a prendere. Abbiamo fatto rotta per Kingston e a metà strada ero ubriaco marcio. Quando mi sono svegliato ero qui e non più sulla nave. Se ti può aiutare a capire dove sono la nave era un mercantile, si chiamava... non lo ricordo, ero ubriaco anche quando mi sono imbarcato. Senti se dovessi venire qui non dimenticare il rum. Inizio ad avere sete e noia.
Che il mare ti conduca lontano lettera cara.
Porta il dannato rum.
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2019-02-24 12:44:25
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2019-02-24 12:44:16 #pagina16
L'assalto al forte
Spero che la signoria vostra sia disposta a perdonarmi se posticiperò ancora una volta la stesura del raccontro delle mie memorie, ma si è appena conclusa una delle battaglie più drammatiche del secolo. La scorsa notte Trevor aveva individuato delle fortificazioni molto strane su di un isola vicina a Golden Sands. Uno sloop che si era spinto troppo vicino per controllare era stato affondato e mentre la bandiera dello sloop andava a fondo, sul forte veniva issata quella inglese. Nessuno poteva rimanere indifferente: riempimmo la Tusk di piombo e polvere e armammo i migliori tiratori dell'avamposto. Mentre eravamo sul molto a ultimare i preparativi, altre due ciurme chiesero di unirsi a noi per sconfiggere l'uomo civile rintanato su quell'isola. Alle prime luci dell'alba partimmo con il nostro galeone e due brigantini al seguito, pieni di marinai imbevuti di rum. Prima che la nebbia mattutina consentisse alle vedette del forte di individuare anche solo una delle nostre tre navi, tre batterie di cannoni fecero fuoco mirando all'isola provocando il caos e gettando i soldati nel panico. Dopo qualche giro attorno all'isola riuscimmo a devastare ogi singolo pezzo di artiglieria e i primi pirati iniziarono a sbarcare sull'isola armati fino ai denti. Dopo le manovre di attracco scendemmo anche io e il caro Trevor. I nostri si davano da fare, menando fendenti a questo e a quello e sparando alle vedette rintanate dietro alle feritoie. Noi non fummo da meno, uccidendo più di una guarnigione e facendo saltare in aria un barile di polvere provocando una breccia nell'ultima linea di mura, dietro la quale si erano rintanati gli ufficiali con i loro preziosi averi. Dopo aver insegnato a quei ben vestiti signori un po' di educazione marittima, tornammo sulle navi carichi di oro. Al secondo carico mi accorsi di una mappa della regione appesa nella stanza degli ufficiali sulla quale era segnata una seconda fortezza non lontana da questa. Così decidemmo di partire per distruggere anche quella e dopo poche ore di vela giungemmo all'isola che fu teatro del secondo scontro della giornata. Quando giungemmo il sole era alto e il cielo limpido, fummo perciò avvistati dopo poco e la nostra avanzata fu perciò messa a rischio dalle continue batterie di artiglieria che arrivavano dalla fortezza. Uno dei due brigantini perse una vela ed un cannone a causa dei bombardamenti, ma il morale di ognuno di noi era troppo alto per poter essere guastato da un po' di piombo. Così riuscimmo dopo molto tempo e molte perdite ad abbattere anche l'ultimo pezzo d'artiglieria e così le prime orde di pirati scesero dalle navi. Questa volta scesi anche io con loro ed affidai a Trevor il controllo dell'attracco. Sulla spiaggia ci attesero con i fucili spianati e tiravano già da quando eravamo fuori portata. A salvarci fu uno dei pirati che aveva bortato con se delle bombe da fumo. Le innescò e le lanciò sulla spiaggia creando una nuvola bianca che coprì il nostro sbarco. I soldati continuavano a sparare sulla nuvola ma molti dei loro colpi non andarono a segno. Ci lanciammo verso di loro e li sorprendemmo all'arma bianca facendo brandelli dei loro corpi. Avanzammo fino alla prima linea di fortificazioni e lì dovettimo aspettare i rinforzi dalle navi poiché questa volta erano più organizzati e tenevano duro. Dalle navi qualcuno sparò una cannonata che ci aprì la via e lì fu un massacro. Dopo aver liberato definitivamente la fortezza e portato sulle navi i tesori, prendemmo tutti i feriti e i prigionieri che avevamo fatto e gli impiccammo uno per uno lasciandoli penzolare dai bastioni. La Jolly Roger, adesso, sventola su tutte e due le fortezze. Quest'oggi, un mucchio di uomini liberi hanno perso la loro vita, ma sono stati vendicati e il fuoco dei loro cuori accende ancora le micce dei nostri cannoni.
372 views09:44
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2019-02-23 11:33:30 Bene ragazzi, siamo arrivati a 100 iscrizioni. Per ringraziarvi e per festeggiare inserirò una nuova meccanica: i messaggi in bottiglia. In maniera casuale, il vostro affezionato Lane Bosling, potrebbe trovare delle bottiglie con un messaggio e decidere di trascriverlo o inserire l'intera pagina nel suo diario. Spero che questa nuova meccanica possa piacervi e vi chiedo di invitare coloro i quali potrebbero essere interessati al progetto. Ancora 100 volte grazie.
320 views08:33
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