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Oipa - Organizzazione internazionale protezione animali Odv

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Abbonati: 375
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Scopo dell’Oipa Odv è la difesa degli animali, la tutela e la valorizzazione della natura e dell’ambiente. Website: https://www.oipa.org/italia/

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2021-06-11 13:03:35 Comunicato stampa 11 giugno 2021

IN DISTRIBUZIONE NEI NEGOZI  DI SAN MICHELE SALENTINO L’OPUSCOLO “UNA FAMIGLIA PER FIDO”, IL PROGETTO DI CASA FAMIGLIA PER I CANI IN ATTESA DI ADOZIONE. OIPA BRINDISI E COMUNE INSIEME NELL’INEDITO PROGETTO

Iniziativa modello in grado di affrontare il randagismo con un abbattimento delle spese. Esempio per tutte le Amministrazioni comunali

 
E’ in distribuzione nelle attività commerciali di San Michele Salentino (Brindisi) l’opuscolo informativo del progetto Una famiglia per Fido che vede collaborare l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Brindisi, l'Amministrazione comunale e il Comando della Polizia locale.  
Permettere agli animali di vivere serenamente in uno stallo temporaneo casalingo fino a che non trovino una famiglia. È questo lo scopo dell’iniziativa. Un progetto di ospitalità temporanea per i cani randagi o in carico al Comune, provenienti dal canile convenzionato. Gli animali saranno dati in affidamento provvisorio vaccinati e sterilizzati, come previsto dalla legge regionale n.2/2020. 
In questa rete saranno coinvolti cittadini e operatori economici del territorio pronti a ospitare nella propria abitazione, gratuitamente e saltuariamente, un cane in attesa di un’adozione.  
Si tratta di un “progetto modello” che potrebbe essere copiato anche da altre Amministrazioni comunali.
Sarà l’Oipa a valutare le disponibilità e l'idoneità dello stallo, supportare con campagna di raccolta cibo, seguire gli stallanti, controllare il benessere dei cani e trovare loro una adozione definitiva. Il Comune si occuperà della profilassi veterinaria, di microchippare il cane a nome del Sindaco, con la collaborazione della Asl, e sottoscrivere una polizza contro i rischi e i danni verso terzi.
«E' una grande soddisfazione l’avvio di questo progetto, frutto di anni di impegno di un lavoro di squadra tra associazioni e istituzioni», afferma Vito Francioso, delegato Oipa Brindisi. «Ci auguriamo che tanti cittadini mettano a disposizione la loro casa a un cane senza famiglia in attesa di adozione. Questo progetto è il primo passo di una serie di altre azioni che metteremo in atto insieme alle istituzioni poiché per sconfiggere la piaga del randagismo  occorrono  controlli e prevenzione. Se i nostri cittadini comprenderanno che azzerando il randagismo si svilupperanno anche nuove forme di economia, credo che convenga a tutti intraprendere questa strada. Noi siamo fiduciosi».
Il sindaco Giovanni Allegrini spiega che «il principale obiettivo del progetto è quello di far uscire dal canile cani adottabili di proprietà del Comune, detenuti attualmente in canili convenzionati o vaganti nel territorio comunale, e concedere loro la possibilità di vivere prima della definitiva adozione in famiglia. Questo comporterà una riduzione della spesa pubblica e renderà il Comune animal friendly, incentivando in questo modo anche la promozione del territorio».
«Saranno cani facilmente adottabili e in buono stato di salute», aggiunge spiega l’assessore con delega al Randagismo, Rosalia Fumarola. L'ospitalità sarà per il tempo necessario a trovare un’adozione e chi deciderà di aderire a questo progetto non solo darà un valoroso contributo alla problematica randagismo e un significativo contributo alla sensibilizzazione al rispetto degli animali, ma anche un segnale positivo a chi sceglie di venire a trascorrere le loro vacanze da noi».
I privati cittadini e le aziende che vogliono aderire all’iniziativa dovranno compilare un modulo che a breve sarà pubblicato nel sito del Comune di San Michele Salentino.
Per adesioni e informazioni: brindisi@oipa.org, tel. 338 8734273 Leggi e scarica l’opuscolo
 
Guarda e scarica la foto e il logo
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2021-06-09 17:22:11 Comunicato stampa 9 giugno 2021
 
ANIMALI E AMBIENTE IN COSTITUZIONE. OK DEL SENATO. OIPA: «RIFORMA IN LINEA CON IL TRATTATO DI LISBONA, CHE RICONOSCE GLI ANIMALI COME “ESSERI SENZIENTI”»
 
Avanti tutta verso l’inserimento della tutela dell’ambiente e degli animali in Costituzione: il ddl è stato approvato oggi dal Senato.
«Auspichiamo che la riforma, sollecitata da tempo da noi e dalle altre associazioni animaliste, sia approvata presto dalla Camera dei deputati. Sancire in Costituzione che la  Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni” e che “la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali” è un segno di maturità e di coscienza giuridica», commenta il presidente dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), Massimo Comparotto. «Ringraziamo i senatori per la sensibilità e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che nelle sue dichiarazioni programmatiche si era impegnato a favorire questa decisiva riforma per l’inserimento in Costituzione della tutela dell’ambiente, oltre che del concetto di sviluppo sostenibile. Nella parte riguardante gli animali è una riforma in linea con il Trattato di Lisbona del 2007, che li riconosce come “esseri senzienti”».
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2021-06-09 17:21:14 Comunicato  stampa 9 giugno 2021


ORSO M57, CONSIGLIO DI STATO SOTTOLINEA CARENZE ISTRUTTORIE E ACCOGLIE RICHIESTE DI ENPA E OIPA: NUOVA ISPEZIONE AL CASTELLER, ACQUISIZIONE PARERE ISPRA E SOSPENSIVA CAUTELARE DELLA SENTENZA DI CONDANNA DEL TAR


Il Consiglio di Stato con l'ordinanza di oggi ha accolto diverse fondamentali richieste che l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) e l'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) avevano presentato nel ricorso per ottenere l'annullamento della sentenza del Tar di Trento che condannava all'ergastolo M57, l’orso venuto in contatto la notte del 22 agosto 2020 con un carabiniere. Nell'ordinanza il Consiglio di Stato ha richiesto una nuova ispezione, senza preavviso, nel Centro Casteller, dove è detenuto anche M57, da parte dei Carabinieri forestali del Cites. Obiettivo: accertare le attuali condizioni del centro. Inoltre ha richiesto l’acquisizione del parere dell’Ispra in relazione ai presupposti della captivazione di M57, nello specifico episodio dell'incontro con il carabiniere. «Esprimiamo soddisfazione per questa decisione del Consiglio di Stato: M57 ha diritto a un futuro di libertà. Il nostro è un impegno forte e doveroso nei confronti della popolazione ursina del Trentino, cui viene negata quella politica di convivenza con le persone che è l'unica soluzione per questa dolorosa e ingiusta forma di ostilità che viene portata avanti nei confronti degli orsi in Trentino», commentano Enpa e Oipa.
Come abbiamo sempre sostenuto, M57 è stato incarcerato con una procedura del tutto anomala e con un’istruttoria insufficiente: catturato su un ordine impartito oralmente dal presidente Maurizio Fugatti, senza una vera approfondita indagine sullo svolgimento dei fatti, ovvero sull'incontro con il carabiniere avvenuto in piena notte in una zona boscosa, e quindi nell'habitat dell'animale, con modalità poco chiare. Inoltre, anche nelle settimane seguenti la Provincia Autonoma di Trento non ha dato formale notizia all'Ispra, come vuole la legge, e questo nonostante le numerose e ben note forme di tutela di cui l'orso gode a livello internazionale, europeo e nazionale. Dalle ricostruzioni di quanto avvenuto quella notte, risulta evidente che quella di M57 è stata una forma naturale di reazione dovuta alla paura. L’orso, infatti, è stato preso alla sprovvista dall'incontro con il giovane carabiniere in piena notte nel suo habitat e costretto a un falso attacco. Un comportamento che, a norma del Piano d'azione interregionale per la conservazione dell'orso bruno nelle Alpi centro-orientale (Pacobace), non prevede mai il carcere a vita.
Con l'ordinanza di oggi, il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza cautelare e ha fissato l'udienza per la discussione del merito al 14 ottobre 2021. “Ringraziamo l'avvocato Valentina Stefutti che ci ha rappresentato nella ormai lunga tornata legale, sia presso il Tar di Trento sia presso il Consiglio di Stato, a favore degli orsi trentini assicurando, tra l'altro, la libertà per mamma JJ4 e i suoi tre cuccioli. Nel ricorso presentato ultimamente per M57 avevamo anche avanzato la richiesta di uno spostamento progressivo del giovane animale dal box di cemento - un vero e proprio loculo - in cui è detenuto ad un'area più grande, in cui potesse effettuare un progressivo ambientamento in attesa della libertà. Riteniamo che, dopo la decisione del Consiglio di Stato, la Provincia autonoma di Trento debba abbandonare il regime di autarchia in materia di biodiversità, un vicolo cieco senza giustificazioni, prospettive, senza risposte né per i cittadini né per l'Europa e le sue politiche di tutela”.

Leggi e scarica l’ordinanza del Consiglio di Stato
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2021-06-08 11:44:58 Comunicato stampa 8 giugno 2021
 
#ETHICTRAVEL. SUI BUS DI LONDRA LA CAMPAGNA DI OIPA INTERNATIONAL. ALCUNI PARADISI PER I TURISTI SONO INFERNI PER I RANDAGI
 
Lo slogan “Holiday for you. Hell for us. #EthicTravel” appare su tre diverse immagini esplicative. È questo il messaggio che sarà veicolato dai Double Decker  del centro londinese fino al 4 luglio
 

                                                            Alcuni luoghi turistici, paradisiaci per il viaggiatori, sono un inferno per i cani e i gatti randagi. Per invitare a viaggiare in modo etico, l’Oipa International lancia una campagna sociale che è partita il 7 giugno a Londra sui celebri autobus rossi a due piani (v. foto e immagini in calce). Lo slogan “Holiday for you. Hell for us. #EthicTravel” appare su tre diverse immagini esplicative. È questo il messaggio che sarà veicolato dai Double Decker  del centro londinese fino al 4 luglio per iniziativa dell’associazione animalista.

Oipa International è da tempo impegnata a sensibilizzare e a cercare un dialogo con le istituzioni locali di alcuni Stati dove il randagismo è sbrigativamente risolto con uccisioni di massa con metodi anche molto crudeli.

La pubblicità sociale firmata dall’Organizzazione internazionale protezione animali appare sul retro di 45 famosi bus che attraversano Londra toccando zone centrali della città come Oxford Street, Regent Street, Trafalgar Square.

«Dietro alla grandiosità, allo sfarzo, alla bellezza di città da sogno in cui tutti vorrebbero andare e che tutti vorrebbero visitare, si nasconde la sofferenza di tanti animali che vivono queste città soltanto come il loro inferno, dove trovano dolore e solitudine, dove vengono abbandonati, lasciati morire di stenti e malattie», spiega Massimo Pradella, presidente di Oipa International. «Nel poster appare Dubai, una città ricca che potrebbe essere di esempio per molte altre città e Paesi e che potrebbe stanziare numerose risorse per fermare il fenomeno del randagismo e convivere pacificamente con questi animali e renderli parte della propria bellezza e particolarità. Purtroppo fa tutt’altro. Nonostante i nostri tentativi di dialogo, ancora i randagi di Dubai spariscono e muoiono, persino quelli di proprietà lasciati liberi nei compound. Le autorità stanno uccidendo i randagi anche in previsione dell’Expo 2020 Dubai».

Dubai è solo un esempio, non è l’unico luogo di grande attrazione per  i turisti e infernale per i randagi, il cui numero potrebbe essere contenuto con adeguate campagne di sterilizzazione accompagnate da vaccinazioni e cure.

La campagna dell’Oipa International vuole sottolineare l’importanza di scegliere un viaggio etico, una meta che tenga anche conto di come gli animali vengono trattati, per non diventare complici di questi abusi e maltrattamenti.

L’Oipa International ha scelto Londra per avviare questa la campagna poiché è una città multiculturale, ricca di turismo, con tanti giovani, dove vi è la possibilità di raggiungere un pubblico eterogeneo proveniente da tanti Paesi e culture diverse.

«La nostra campagna è sostenuta anche da un gruppo di sostenitrici che per prime ci avevano segnalato la situazione dei randagi a Dubai lo scorso autunno», sottolinea Valentina Bagnato, responsabile delle Relazioni internazionali dell’Oipa. «Donne e ragazze che in passato hanno vissuto a Dubai e che  hanno visto con i loro occhi cosa succede. Ora vivono in altre città europee, ma non riescono a dimenticare quegli animali vittime d'incuria e crudeltà». Guarda e scarica le immagini della campagna Leggi anche il Progetto Salva un Randagio (IT) Leggi anche Save a Stray Project (EN)
 
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2021-06-03 16:39:11 Comunicato stampa
3 giugno 2021

MENO INGRESSI NEI CANILI SANITARI E PIÙ ADOZIONI NEL 2020. I DATI REGIONALI SUL RANDAGISMO DIFFUSI DAL MINISTERO DELLA SALUTE

Le Regioni sono tenute, sentite le associazioni che operano in ambito regionale, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo, ma i fondi per la lotta al randagismo non sono mai sufficienti a lenire questa grave piaga sociale
 
Sono stati diffusi dal Ministero della Salute i dati sul randagismo 2020 trasmessi dalle Regioni e dalle Province autonome. Rispetto al 2019, sono diminuiti gli ingressi nei canili sanitari e nei rifugi. Per contro, sono aumentati i cani adottati e i gatti sterilizzati.

Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ha elaborato i dati in tabelle e istogrammi (vedi sotto).

I dati della Sicilia e della Calabria del 2020 non sono stati pubblicati, ma anche al netto di quelli comunicati nel 2019 l’andamento resta piuttosto positivo: meno ingressi nei canili sanitari  e più adozioni. Sempre al netto dei dati del 2019 di Sicilia e Calabria, si registra nel 2020 però un aumento di 1.442 ingressi nei canili rifugio.
Nel 2020, risultano 76.192 gli animali entrati nei canili sanitari e 42.665 nei rifugi (nel 2019 erano, rispettivamente, 86.982 e 45.695). I cani adottati complessivamente sono 42.360 e i gatti sterilizzati 61.749 (nel 2019 erano, rispettivamente, 29.512 e 61.588).

Come riconosce il Ministero della Salute, “negli ultimi venti anni in Italia sono state emanate diverse norme per la tutela degli animali da affezione e la lotta al randagismo. Tuttavia l’attività ispettiva e il monitoraggio effettuati sul territorio hanno messo in evidenza molte criticità sull’applicazione delle disposizioni vigenti”.

«Nel confrontare i dati del 2020 e del 2019 va anche tenuto conto del periodo di lockdown, che ha reso più difficile il monitoraggio regionale e forse il salvataggio di molti animali, nonostante gli sforzi dei volontari  e delle associazioni»,  commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «I cani abbandonati sono sempre tanti e, laddove le campagne di sterilizzazione sono lacunose, le molte femmine vaganti partoriscono cuccioli che, quando non muoiono di stenti, di malattia o d’incidente, diventando adulti alimentano la popolazione di randagi».

Le Regioni sono tenute, sentite le associazioni che operano in ambito regionale, ad adottare un programma di prevenzione del randagismo, ma i fondi non sono mai sufficienti a lenire questa grave piaga sociale.

Nel 2020 l’Oipa ha dato in adozione 3.586 animali (3.105 nel 2019) ne ha soccorsi e curati 3.672 – 1.503 cani, 1.773 gatti e 396 di altre specie – (3.272 nel 2019) e raccolti 31.290 chili di cibo, secco e umido, (24.098 nel 2019).

«Si tratta di un dato molto positivo, reso possibile tanto dall’aumento del numero dei nostri volontari quanto da una maggiore sensibilità dimostrata dalle persone nei confronti degli animali senza casa», continua il presidente Massimo Comparotto. «Nonostante il lockdown, che ha significato un minor numero di banchetti informativi, manifestazioni e giornate formative, le nostre azioni a favore di cani e gatti in difficoltà sono cresciute. Nel complesso, abbiamo registrato una maggiore disponibilità delle persone e l’arrivo di sempre nuovi volontari nella nostra associazione ha reso possibile questo positivo bilancio».
 
Leggi e scarica dati, tabelle e istogrammi sui dati del randagismo 2020 e 2019
 
Guarda e scarica le foto dei volontari Oipa con animali
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2021-05-28 18:46:17 Comunicato stampa 28 maggio 2021
                
CONDANNATO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI A SEGUITO DELL’INTERVENTO DELLE GUARDIE ZOOFILE DELL’OIPA DI ROVIGO
 
Nella stessa proprietà le guardie Oipa hanno trovato anche tre esemplari di  tartaruga terrestre, specie protetta, rinchiuse in altro recinto e di questo ritrovamento hanno informato i carabinieri forestali Cites di Verona
 
Il Tribunale di Rovigo ha condannato un uomo residente nel Rovigotto all’ammenda di 500 euro poiché, come si legge nel decreto di condanna, “deteneva due cagnolini meticci in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di grandi sofferenze, custodendoli in u piccolo recinto fatiscente, con a disposizione un’unica cuccia, ciotole sporche per acqua e cibo, ingombro di oggetti vari e lamiere arrugginite e taglienti”. La condanna, sulla base dell’articolo 727 del Codice penale, è arrivata a seguito dell’intervento delle guardie zoofile dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) di Rovigo. I fatti risalgono all’aprile 2019, ma il decreto del gip è arrivato ora. «Siamo intervenuti a seguito di una segnalazione», spiega Antonio Buson, coordinatore provinciale del nucleo delle guardie zoofile Oipa di Rovigo. «In un piccolo recinto fatiscente abbiamo trovato due cagnolini meticci di circa quattro mesi di vita privi di microchip nella situazione descritta dal decreto di condanna. Abbiamo subito sanzionato il detentore per non avere fatto microchippare gli animali e per la mancata iscrizione all'anagrafe canina. I  due cagnolini erano anche privi della coda e, alla richiesta di spiegazioni, il proprietario ci ha risposto che un cucciolo gli era stato regalato così, mentre al taglio della coda dell’altro aveva provveduto lui personalmente».
Nella stessa proprietà Antonio Buson e la sua vice, la guardia zoofila Giovanna Nalin, hanno trovato anche tre esemplari di tartaruga terrestre, specie protetta, rinchiusi in un altro recinto, e di questo ritrovamento hanno informato i carabinieri forestali Cites di Verona, competenti nel territorio della provincia di Rovigo.   L’Oipa ribadisce la necessità d’inasprire le pene per i reati contro gli animali, sanzionati con pene troppo esigue, affinché siano un vero deterrente contro il loro maltrattamento. «Chiediamo alla politica di accelerare sulla riforma chiesta anche dalle associazioni. Occorre un giro di vite contro i reati che riguardano gli animali attraverso il disegno di legge in discussione nella Commissione Giustizia del Senato, che modifica le norme penali e civili in materia di tutela degli animali», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Il fenomeno del maltrattamento degli animali resta preoccupante: le nostre guardie zoofile ricevono continuamente segnalazioni di maltrattamento, soprattutto per la cattiva detenzione. È tempo di adeguare la legislazione all’esigenza di una maggiore equità e rispetto nei confronti di quelli che già il Trattato di Lisbona del 2007 riconosce come “esseri senzienti”».
 
Per info e segnalazioni: guardierovigo@oipa.org
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2021-05-27 12:53:40 Comunicato stampa
27 maggio 2021
                
CONDANNATO AL PAGAMENTO DI VENTIMILA EURO PER AVERE UCCISO UNA CAGNOLINA. LA SENTENZA DEL TRIBUNALE DI PIACENZA A TRE ANNI DAI FATTI
 
Comparotto (Oipa): «I reati contro gli animali sono puniti con pene troppo esigue e nessuno finisce in carcere, neanche per i casi più gravi: le sanzioni vanno inasprite, affinché siano un vero deterrente contro il loro maltrattamento»
 
Condannato a una multa di 20 mila euro per avere ucciso a calci la cagnolina Liù. È il verdetto del giudice nei confronti dell’uomo ritenuto colpevole della morte dell’animale ai sensi dell’art. 544 bis del Codice penale. Il fatto risale al maggio 2018 e la sentenza è arrivata ieri. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
 
Il Tribunale monocratico di Piacenza ha inoltre disposto a carico dell’imputato un risarcimento di 3 mila euro nei confronti dell’Oipa, che si è costituita parte civile, e il pagamento delle spese processuali quantificate in 3.400 euro.
 
A far scattare l’indagine dei carabinieri di Piacenza era stata la denuncia di una persona che aveva visto l’uomo prendere ripetutamente a calci la cucciola, di appena quattro chili e mezzo di peso, lungo la pista ciclabile di via Penitenti, nel quartiere Farnesiana, mentre la stava portando a passeggio.
 
Il pubblico ministero, per l’accertamento dei fatti, dispose un'autopsia che fu eseguita dall'Istituto zooprofilattico di Gariga di Podenzano. L'esito dell'esame attestò che la morte di Liù era riconducibile a uno "shock emorragico da emotorace verosimilmente di natura traumatico, compatibile con i calci a livello di costato".

«I reati contro gli animali sono puniti con pene troppo esigue e nessuno finisce in carcere, neanche per i casi più gravi: le sanzioni vanno inasprite, affinché siano un vero deterrente contro il loro maltrattamento», commenta Massimo Comparotto, presidente dell’Oipa. «Chiediamo alla politica di accelerare sulla riforma chiesta anche dalle associazioni. Occorre un giro di vite contro i reati che riguardano gli animali attraverso il disegno di legge in discussione nella Commissione Giustizia del Senato, che modifica le norme penali e civili in materia di tutela degli animali. Il fenomeno del maltrattamento degli animali resta preoccupante: le nostre guardie zoofile ricevono continuamente segnalazioni di maltrattamento, soprattutto per la cattiva detenzione. È tempo di adeguare la legislazione all’esigenza di una maggiore equità e rispetto nei confronti di quelli che già il Trattato di Lisbona del 2007 riconosce come “esseri senzienti”».
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2021-05-25 17:41:25 Comunicato stampa 25 maggio 2021
                
DIECI MILIONI DI EURO DALLO STATO AGLI ENTI LOCALI IN DISSESTO PER LA MESSA A NORMA DEI RIFUGI. PUBBLICATO IL DECRETO CON L’AVVISO PUBBLICO
 
Comparotto (Oipa): «Si tratta di un finanziamento esiguo, ma che rappresenta comunque un primo pass. Speriamo che, anche grazie a questi fondi, le istituzioni facciano sempre più la loro parte per non lasciare il problema nelle mani delle associazioni e dei singoli cittadini»

 
Arrivano 10 milioni di euro destinato agli enti locali con i conti in rosso per mettere a norma i canili. Lo rende noto l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa).
Pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, che definisce le modalità d’assegnazione delle risorse del Fondo istituito con la legge di bilancio 2021.
La dotazione è di 5 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2021 e 2022, in favore degli enti locali strutturalmente deficitari o in stato di dissesto finanziario proprietari di rifugi per cani randagi le cui strutture non siano conformi alle normative edilizie o sanitario-amministrative.
Gli enti locali, per assicurarsi il finanziamento, dovranno rispondere all’avviso pubblico contenuto nel decreto entro e non oltre il 23 giugno prossimo.
I fondi dovranno essere destinati alla realizzazione d’interventi per la messa a norma dei rifugi esistenti o per la progettazione e costruzione di nuovi rifugi, nel rispetto dei requisiti previsti dalla normativa regionale in materia.
«Si tratta di un finanziamento esiguo, ma che rappresenta comunque un primo passo», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Ricordiamo che tutti noi possiamo fare la nostra parte per lenire la piaga del randagismo, soprattutto informando e sensibilizzando, affinché sempre meno randagi finiscano in strada prima di essere ricoverati in un canile. Nel 2020 la nostra associazione ha dato in adozione 3.586 animali e ne ha soccorsi e curati 3.672: 1.503 cani, 1.773 gatti e 396 di altre specie. Tutti abbandonati, tutti senza nessuno. Spesso maltrattati, emaciati, disperati. L’abbandono è un reato e un gesto infame. Il soccorso agli animali abbandonati è spesso a carico dei volontari. Speriamo che, anche grazie a questi finanziamenti, le istituzioni facciano sempre più la loro parte per non lasciare il problema nelle mani delle associazioni e dei singoli cittadini».
 
Leggi e scarica il testo del decreto

 
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