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«[...] in questo mio mondo di saha ci sono bodhisattva e mahas | Nam Myoho Renge Kyo

«[...] in questo mio mondo di saha ci sono bodhisattva e mahasattva numerosi quanto le sabbie di sessantamila Gange, ciascuno con un seguito uguale alle sabbie di sessantamila Gange. Dopo la mia estinzione queste persone sapranno proteggere, leggere, recitare e predicare diffusamente questo sutra». Quando il Budda ebbe pronunciato queste parole, il suolo di migliaia di milioni di paesi del mondo di saha tremò e si aprì; nello stesso istante ne emersero innumerevoli migliaia, decine di migliaia, milioni di bodhisattva e mahasattva. I corpi di questi bodhisattva, di un colorito aureo, presentavano i trentadue segni e rifulgevano di un fulgore immenso. Fino ad allora avevano dimorato nello spazio vuoto al di sotto del mondo di saha, ma quando questi bodhisattva udirono la voce del Budda Shakyamuni, emersero dal basso».
Da “Il Sutra del Loto” (cap. XV. Emergere dalla terra)

«Questi bodhisattva emergono dalla terra della Legge meravigliosa, che è perciò la grande terra dei dieci mondi. Essi emergono e appaiono dalla Legge meravigliosa, e perciò gli esseri dei dieci mondi emergono tutti in questa maniera. Questi esseri viventi dei dieci mondi sono bodhisattva della Legge meravigliosa, e perciò sono tutti grandi esseri dotati di profonda benevolenza e compassione che arrecano beneficio con grande abbondanza a tutti gli esseri senzienti. Essi emergono dalla grande terra di renge, il loto, e perciò sia la grande terra dei dieci mondi sia i bodhisattva che emergono da essa sono sempre stati fin dal principio limpidi e puri».
Dalla “Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin” (cap. 15. Emergere dalla terra)

«Questi grandi bodhisattva [che emersero dalla terra] sono particolarmente adatti a recare beneficio alle persone dell’Ultimo giorno della Legge, come pesci che si sentono a casa nell’acqua o uccelli che si muovono liberamente nel cielo. Quando le persone dell’epoca corrotta e malvagia incontrano questi grandi bodhisattva, in loro viene piantato il seme della Buddità, proprio come un pezzo di cristallo genera acqua se viene esposto alla luce della luna o un pavone viene fecondato udendo il suono del tuono. Come dice T’ien-t’ai: «Proprio come tutte le centinaia di fiumi sfociano nel mare, il legame [con questi bodhisattva] porta a rinascere in loro compagnia».
Dal Gosho “Le cinque guide per la propagazione” (RSND, vol. II)