2022-06-20 07:30:25
«A quel tempo il Budda disse al bodhisattva e mahasattva Diligenza Costante: «Se uomini o donne devoti accettano e sostengono questo Sutra del Loto, se lo leggono, lo recitano, lo spiegano e lo predicano o lo trascrivono, tali persone otterranno gli ottocento benefici dell'occhio, i milleduecento benefici dell'orecchio, gli ottocento benefici del naso, i milleduecento benefici della lingua, gli ottocento benefici del corpo e milleduecento benefici della mente. Grazie a questi benefici adorneranno i sei organi di senso rendendoli puri».
Da "Il Sutra del Loto" (cap. XIX. I benefici del maestro della Legge)
«Il Tathagata eternamente dotato dei tre corpi, la durata della sua vita, le distinzioni dei benefici, i benefici di chi risponde con gioia, questi sono tutti argomenti che concernono la propria persona. Perciò i sei organi di senso che si ricevono al momento della nascita dal proprio padre e dalla propria madre sono tutti limpidi e puri e operano liberamente e senza ostacoli» [...] «Quando per mezzo di questi sei organi di senso si vede, si ascolta, si realizza e si comprende Nam-myoho-renge-kyo, allora si riconoscerà che questi sei organi di senso sono sempre esistiti e sono stati fin dal principio limpidi e puri».
Dalla "Raccolta degli insegnamenti orali (Ongi kuden) di Nichiren Daishonin" (cap. 19. I benefici del maestro della Legge)
«Nel suo commentario Nan-yüeh afferma: «Tutti gli esseri viventi sono dotati del deposito del corpo del Dharma e perciò non sono in alcun modo differenti dal Budda». Per questo il Sutra del Loto dice: «I puri e comuni occhi, orecchi, naso, lingua, corpo e mente ricevuti alla nascita dai genitori, sono anch’essi così». Nan-yüeh scrive inoltre: «Domanda: In quale sutra il Budda, parlando degli occhi e degli altri organi di senso, li definisce col nome di Tathagata? Risposta: Il Sutra della Grande assiduità afferma: “Gli esseri comuni e il Tathagata condividono un unico corpo del Dharma che, essendo incomparabilmente puro e mistico, viene chiamato Myoho-renge-kyo”». Questo passo appartiene a un sutra diverso da quello del Loto, ma poiché in seguito anche quest’ultimo espone la stessa cosa, è corretto citarlo qui. Se applichiamo alla nostra argomentazione il termine “condividono”, usato dal Sutra della Grande assiduità, possiamo affermare che coloro che condividono la fede nel Sutra del Loto sono entità del mistico sutra. Ma coloro che non la condividono, come i credenti Nembutsu, non sono entità del mistico sutra perché hanno già voltato le spalle alla loro natura di Budda, cioè al Tathagata dal corpo del Dharma. In sostanza, l’entità di Myoho-renge è il corpo fisico che i discepoli e i seguaci di Nichiren, che credono nel Sutra del Loto, hanno ricevuto dai loro genitori alla nascita. Queste persone che, scartando onestamente gli espedienti, hanno fede unicamente nel Sutra del Loto e recitano Nam-myoho-renge-kyo, trasformeranno i tre sentieri delle illusioni e desideri, del karma e della sofferenza nelle tre virtù del corpo del Dharma, della saggezza e dell’emancipazione. La triplice contemplazione e le tre verità si manifesteranno immediatamente nella loro mente e il luogo in cui vivono diventerà la Terra della Luce Eternamente Tranquilla».
Dal Gosho “L’entità della Legge mistica” (RSND, vol. I)
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