Get Mystery Box with random crypto!

«Mentre Accumulo di Saggezza e Manjushri si scambiavano due o | Nam Myoho Renge Kyo

«Mentre Accumulo di Saggezza e Manjushri si scambiavano due o tre domande e risposte, gli ottantamila bodhisattva e i dodicimila ascoltatori della voce abbassarono le orecchie, ascoltando attentamente la discussione senza azzardarsi ad aggiungere una parola. Ma Shariputra, il primo in saggezza, senza criticare direttamente ciò che aveva detto Manjushri, avanzò molte ragioni per le quali era difficile credere che la figlia del re drago potesse conseguire la Buddità. Fece notare che il corpo di una donna, come spiegano gli insegnamenti hinayana e quelli provvisori, essendo impuro e corrotto, non può essere un vaso della Legge. Ma Manjushri rispose che, per dimostrare se ella poteva o meno conseguire la Buddità, la figlia del re drago sarebbe apparsa al cospetto del Budda. E proprio come aveva detto, la figlia di otto anni del re drago, senza cambiare il suo corpo di drago, apparve alla presenza del Budda e gli donò un gioiello che esaudisce i desideri, prezioso come il sistema maggiore di mondi. Il Budda, lieto, accettò il gioiello. A quel tempo, il Bodhisattva Accumulo di Saggezza e Shariputra, risolti i loro dubbi, giunsero a comprendere che una donna può davvero conseguire la Buddità. Perciò questo è considerato un modello di come le donne possono conseguire la Buddità. Se desiderate conoscere maggiori dettagli, potete leggerli nel quinto volume del Sutra del Loto. In Gli eminenti princìpi del Sutra del Loto il Gran Maestro Dengyo afferma: «La figlia del re drago, che insegnò agli altri, non dovette sottoporsi a innumerevoli kalpa di pratiche austere e nemmeno gli esseri viventi a cui ella insegnò, devono sottoporsi a tali pratiche. Così, né chi insegna, né chi impara, deve sottoporsi a innumerevoli kalpa di pratiche austere per conseguire la Buddità. Grazie al potere del Sutra del Loto della Legge meravigliosa, essi possono farlo nella loro forma presente».
Dal Gosho "Sul conseguimento della Buddità da parte delle donne" (RSND, vol. II)