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2021-06-29 15:06:25 Vivere a 360 gradi pinned Deleted message
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2021-06-29 11:30:02 Il mistero del pene a quattro teste dell'echidna

Tra i tanti misteri che la natura ci presenta e che stiamo cercando di svelare da decenni, quello del pene dell'echidna (il formichiere spinoso) è uno più affascinanti - e uno dei più strani. Parente di un'altra creatura bizzarra come l'ornitorinco, l'echidna ha un pene che è unico tra i mammiferi, perché ha quattro "teste" invece di una sola; altrettanto curiosamente, l'animale ne usa solo due alla volta durante l'accoppiamento. Per provare a capire il perché di questa strategia unica, un gruppo di ricercatori australiani ha costruito un modello 3D del pene dell'echidna.
QUATTRO TESTE, MA SOLO DUE ALLA VOLTA. In questo modo gli scienziati hanno scoperto la particolare forma del tessuto spugnoso dell'echidna; si tratta della porzione molle dell'organo riproduttore, che si riempie di sangue durante l'erezione, e che negli esseri umani (e nella maggior parte degli altri mammiferi) è una struttura unica. Nelle echidna, invece, il tessuto spugnoso si biforca, e ciascuno dei due rami irrora una coppia di teste: ecco perché, pur avendo un pene con quattro teste, l'echidna ne usa solo due per volta. Il motivo di quest'alternanza potrebbe essere una questione di efficienza: usando solo due teste per volta, l'echidna può far riposare le altre, e alternarle quando si stancano; in questo modo, come è stato verificato sperimentalmente su un'echidna vivo ma anestetizzato, l'animale può eiaculare fino a dieci volte consecutive senza mai doversi fermare - un enorme vantaggio per un maschio che vuole accoppiarsi con più femmine possibile per assicurarsi una prole.
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2021-06-28 20:30:03 ⁣L'incredibile particolarità del lago Balkhash

Balkhash è un lago semi-salino. La composizione chimica dipende fortemente dalle caratteristiche idrografiche del giacimento. L'acqua nella metà occidentale è quasi fresca, con il contenuto di solidi totali disciolti circa 0,74 g / L e nuvoloso (visibilità: 1 metro); è usato per bere e per l'industria. La metà orientale ha meno limo in sospensione (visibilità: 5,5 metri) ma assomiglia all'acqua di mare oceanico in salinità, con una concentrazione di 3,5–6 g / L. La salinità media del lago è di 2,94 g / L. La precipitazione media a lungo termine (1931-1970) dei sali nel lago è di 7,53 milioni di tonnellate e le riserve di sali disciolti sono di circa 312 milioni di tonnellate. L'acqua nella parte occidentale ha una tinta giallo-grigia, e nella parte orientale il colore varia dal bluastro al blu smeraldo.
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2021-06-28 11:30:02 Le 8 fasi dello sviluppo umano


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2021-06-27 20:30:02
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2021-06-27 15:06:25 Vivere a 360 gradi pinned Deleted message
12:06
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2021-06-27 11:30:02 I CORVI, CREATURE DAVVERO INTELLIGENTI: CAPISCONO IL CONCETTO DI "ZERO"

É risaputo che i corvi siano creature davvero intelligenti, addirittura da questo punto di vista possono essere comparati perfino alle grandi scimmie. Secondo un nuovo studio, questi volatili sembrano comprendere il concetto di "zero" (inteso come l'assenza di qualsiasi quantità).
"Se chiedi ai matematici, la maggior parte di loro probabilmente ti dirà che la scoperta dello zero è stata un risultato strabiliante", ha affermato Andreas Nieder, professore di fisiologia animale presso l'Istituto di neurobiologia dell'Università di Tubinga in Germania. Il concetto di zero utilizzato in un sistema numerico, infatti, si sviluppò nella società umana intorno al V secolo dopo Cristo.
Il numero rappresenta il vuoto o l'assenza di qualcosa. Lo stesso ragionamento dietro al simbolo "richiede un pensiero molto astratto... un pensiero che sia distaccato dalla realtà empirica", continua Nieder. Per questo motivo gli esperti sono rimasti molto sorpresi quando hanno scoperto che le creature considerassero lo zero come parte degli altri numeri.
Gli scienziati, infatti, hanno esaminato l'attività cerebrale nelle cellule nervose dei corvi e hanno visto che codificano lo "zero" come fanno con altri numeri. Addirittura, i modelli di attività cerebrale degli uccelli supportano l'idea che lo zero cada prima dell'uno sulla linea numerica di questi intelligentissimi volatili.
In uno studio, pubblicato sulla rivista The Journal of Neuroscience nel 2015, gli esperti posizionarono due corvi davanti a un monitor. In ogni prova, davanti alle creature appariva uno schermo grigio raffigurante da zero a quattro punti neri; dopo la visione di questa immagine appariva un'altra figura "di prova" contenente lo stesso o un diverso numero di puntini.
Se le due immagini corrispondevano, i corvi dovevano beccare lo schermo, se le immagini erano diverse dovevano restare fermi. I corvi identificarono le immagini giuste il 75% delle volte. In un altro studio recente, invece, è stato incluso uno schermo totalmente vuoto. "Ciò che abbiamo scoperto è che i corvi potevano discriminare lo zero dalle altre numerosità numerabili", continua Nieder.
Nell'esperimento è successo qualcosa di importante: i corvi hanno confuso l'immagine a zero punti con l'immagine a un punto molto più spesso degli altri punti. "Questa significa che trattano l'insieme vuoto, non solo come 'niente', ma come una 'quantità numerica', in quanto percepiscono zero punti come una approssimazione a un punto".
Gli esperti, nello studio, hanno anche preso delle registrazioni dei neuroni dei due corvi: 233 in un corvo e 268 nell'altro. In combinazione, i modelli osservati di comportamento e attività cerebrale suggeriscono che i corvi capiscano davvero il concetto di zero.
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2021-06-26 20:30:03 ⁣L'entanglement quantistico

Il concetto di entanglement è basato sull’assunzione che gli stati quantistici di due particelle microscopiche A e B (ma anche, in una certa misura, dei sistemi macroscopici) inizialmente interagenti possano risultare legati (appunto “intrecciati”) tra loro in modo tale che, anche quando le due particelle vengono poste a grande distanza l’una dall’altra, la modifica che dovesse occorrere allo stato quantistico della particella A istantaneamente avrebbe un effetto misurabile sullo stato quantistico della particella B, determinando in tal modo il fenomeno della cosiddetta “azione fantasma a distanza”.
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2021-06-26 15:06:46 Vivere a 360 gradi pinned Deleted message
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2021-06-26 11:30:02 Tecniche di memoria – la tecnica P.A.V.

P.A.V. sta per PARADOSSO-AZIONE-VIVIDO.
La P.A.V. si può applicare nella vita di tutti i giorni senza difficoltà ed è per questa semplicità di attuazione che te la consiglio come punto di partenza per la tua esperienza con le tecniche di memoria.
Come funziona questa tecnica di memoria ?
La P.A.V. ci ricorda che per memorizzare qualunque cosa dobbiamo prima trasformarla in un’immagine, poiché il nostro cervello tende a funzionare per circa l’80% per immagini, ossia attraverso di esse memorizza le informazioni più facilmente.
Ma non dev’essere un’immagine qualsiasi, bensì un qualcosa che ci colpisca, che attiri la nostra attenzione in modo eclatante, solo così sarà facile ricordarla!
- Bisogna dunque creare un PARADOSSO, ossia un’immagine che sia assolutamente distante dalla realtà e per questo più facile da ricordare essendo assurda.
- Quest’immagine oltre che essere paradossale deve anche contenere un’AZIONE, dunque deve essere un’immagine in movimento per stimolare meglio la memoria (le immagini statiche non hanno un effetto ugualmente efficace).
- Infine la scena che ti stai dipingendo nella mente deve essere VIVIDA e per renderla tale devi fare in modo di coinvolgere i tuoi sensi, per sentirti come se fossi proprio lì a vivere la scena di persona.
Facciamo un semplicissimo esempio pratico, giusto per capire il meccanismo.
L’immagine che devi memorizzare è quella di un gatto che mangia un topo. Per renderla paradossale immagina che il gatto inghiotta il topo attraverso la coda e non dalla bocca (assurdo no?). Poi inserisci un’azione dinamica ipotizzando che il gatto stia cercando di mangiare il topo mentre si tiene aggrappato ad una lavagna e intanto stia scivolando giù. Infine per renderla vivida immagina di sentire lo stridio degli artigli del gatto che scivolano sull’ardesia della lavagna.
Questa tecnica potrà essere usata per memorizzare una pagina di studio, o una lista di cose da fare.
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