2021-09-20 11:30:38
Monti, Renzi, Conte, Draghi...
Ogni tot anni, arriva l'ubriacatura generale per un nuovo salvatore della Patria.
I primi mesi, cadono dall'alto petali di rosa. È un meccanismo oliato in cui tutti sanno cosa va fatto. Il mondo della "cultura" si allinea prontamente, quello dell'informazione si sdraia a terra dipingendo l'individuo come una semi-divinità. Il cittadino medio, ubriaco di propaganda, regala la sua fiducia cieca al nuovo grande leader.
Poi, arriva la dura realtà. Le politiche sono sempre le stesse, tutte di marca europeista e globalista: tagli, licenziamenti, privatizzazioni, svendite, cessioni di sovranità, totale asservimento al vincolo esterno.
I petali di rosa si tramutano presto in qualcos'altro. Con incredibile abnegazione, i pennivendoli riescono a convincere milioni di italiani che a cadere dal cielo siano ancora petali di rosa. E funziona, per qualche altro mese.
Alla fine, tuttavia, il disastro è talmente grande da non poter essere più nascosto. Il circo mediatico non può evitare il tracollo dell'opinione pubblica.
Qui avviene l'ultimo atto di questa pantomima, il vero capolavoro: agli italiani viene detto che l'unica soluzione allo sfacelo è applicare le stesse, identiche politiche seguite dai precedenti "salvatori della Patria".
Ci vuole più Europa, bisogna stringere di più la cinghia, è necessario essere più flessibili, più competitivi, più credibili sui mercati.
E indovinate un po'?
Il popolo teledipendente ci casca.
Sempre.
Matteo Brandi
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