2022-01-22 12:57:29
Dunque eccomi qui.
In questo post pensavo di parlare di
Equilibri. Materni, femminili, individuali e corali. Insomma di qualcosa che, in realtà, riguarda ciascuno di noi.
Sono settimane segnate dal Covid (beh, anni, a dire la verità) e questa lunga quarantena in cinque mi ha fatto pensare ancor più al significato di stare in equilibrio tra molti ruoli.
Stare in equilibrio nei propri spazi. Che poi, 'propri' del tutto non lo sono mai.
Penso a questa casa, dove è nata Ortensia. A pensarci bene ci è stata anche concepita, tra un alto e un basso.
Beh tra pochi mesi dovremo sloggiare da qui.
Cerco di non dare peso a questo ennesimo trasloco, invece c'è qualcosa che sconvolge i miei equilibri, quelle cose instabili per definizione.
Questa è la casa dell'infanzia dei miei figli, ogni angolo di questo appartamento è colmo di qualcosa che ha un significato in quanto decisamente infantile: armature di cartone costruite in
lockdown,
peluches che maneggiano da quando avevano un anno o poco più, montagne di matite, lavoretti della scuola materna.
Ecco. Prima di tutto mi secca pensare di aver tenuto maniacalmente in archivio tutte queste cose, quando - è quasi ovvio - dovrò disfarmene in vista del trasloco.
E poi mi pesa immaginare che la casa nuova è quella dove loro cresceranno definitivamente, mentre per noi genitori si aprirà una nuova fase di maturità, vecchiaia,
adultità.
Insomma: un nuovo equilibrio per tutti.
Ortensia in questi pensieri si destreggia a suo modo. Gridando spesso, dicendo NO appena possibile, facendo spuntare dentini nel momento meno opportuno, provando a cammonare spesso e ridendo forte ancora più spesso.
Ps. Per mia memoria, devo appuntare qualche data.
A 6 mesi si è seduta.
A 7 mesi ha gattonato.
A 8 mesi si è tirata in piedi.
A 9 mesi sono usciti i primi denti.
A 10 mesi i primi passi.
A 11 mesi grandi notti insonni (ma è sempre stata una gran festaiola)
Ora aspettiamo il primo compleanno.
@mamma40anni
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