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Iniziazione e Tradizione

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Gli ultimi messaggi

2023-06-06 11:48:10 #esoterismo
Tavole sui Chakra, dal libro Anatomia Sottile di Roberto Zamperini.

Iniziazione e Tradizione
90 views08:48
Aprire / Come
2023-06-06 11:47:54
88 views08:47
Aprire / Come
2023-06-06 11:47:53
86 views08:47
Aprire / Come
2023-05-17 21:20:08
#tradizione
Sekhmet, Tempio di Ptah, Karnak, Egitto.

«Ti chiedo solo di entrare in casa mia con rispetto. Per servirti, non ho bisogno della tua devozione, ma della tua sincerità. Nemmeno le tue convinzioni, ma la tua sete di conoscenza. Entra con i tuoi vizi, le tue paure e i tuoi odi, dai più grandi ai più piccoli: io posso aiutarti a dissolverli. Puoi guardarmi e amarmi come una moglie, come una madre, come una figlia, come una sorella, come un'amica, ma non guardarmi mai come un'autorità al di sopra di te. Se la devozione che hai per un qualsiasi dio è maggiore di quella che hai per il Dio che è in te, offendi entrambi e offendi l'Uno.»

Iniziazione e Tradizione
283 views18:20
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2023-05-14 11:01:01 #felicità
Gustavo Rol, Io Sono La Grondaia, a cura di Catterina Ferrari, Dai Pensieri, 5, pp. 204-205.

«La più bella pagina d'amore, tu l'hai scritta guardando nel firmamento, e t'è parso allora che tutte le stelle palpitassero col tuo cuore e che la loro luce si facesse più viva quando il tuo cuore ha pronunciato un semplice nome.
Ama, ama, ama, anche se pagherai soffrendo, soffrendo troverai la vita e nell'amore ti parrà che la vita non abbia più misteri.
Tu camminavi solo, brancolando nel buio d'un ignoto infinito: invece ora una luce rischiara il tuo cammino ed una musica dolce lo conforta.
L'amore ti ha condotto alla perfezione dei sentimenti, dal nulla hai trovato il tuo regno ed il dubbio tremendo "di vivere incompreso" non turba più la pace della tua anima.
Grida felice la tua felicità o raccogli nel silenzio la dolcezza delle tue emozioni: tu hai l'amore, e nessuno potrà privartene.
Hai chiuso il circolo della tua vita con una catena di rose e attorno a te è scomparso il volto del mondo con tutte le sue rughe e le sue povere smorfie. Proverai la gioia immensa di avere tutto nel nulla e di aver nulla nel tutto. Dimenticherai te stesso e farai della tua ombra un raggio di luce.»

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99 views08:01
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2023-05-12 11:01:01 #scienza
Renè Guenon, Il Regno della quantità e i segni dei tempi.

«Poiché siamo stati condotti ad accennare a quelle «sopravvivenze» lasciate nella mentalità comune da teorie a cui nemmeno gli scienziati credono più, e che però continuano ad esercitare la loro influenza sull’atteggiamento della generalità degli uomini, sarà bene insistervi ulteriormente, perché si tratta di un argomento che può contribuire a spiegare certi aspetti dell’epoca attuale. A questo proposito, è bene ricordare anzitutto che, quando la scienza profana abbandona il campo della semplice osservazione dei fatti per cercar di ricavare qualcosa da quell’indefinita accumulazione di dettagli particolari che ne è l’unico risultato immediato, una delle sue principali caratteristiche è la costruzione più o meno laboriosa di teorie puramente ipotetiche; necessariamente esse non possono aspirare ad altro, essendo la loro base di partenza del tutto empirica, perché i fatti, i quali in se stessi sono sempre suscettibili di spiegazioni diverse, non hanno mai potuto, né mai potranno, garantire la verità di alcuna teoria, e, come abbiamo detto prima, la loro più o meno grande molteplicità non può certo mutare questo punto; inoltre ipotesi del genere sono in fondo molto meno ispirate dalle constatazioni dell’esperienza, che non piuttosto da certe idee preconcette e da certe tendenze predominanti nella mentalità moderna. È noto del resto con quale rapidità sempre crescente tali ipotesi vengano oggi abbandonate e sostituite con altre, così da dimostrare in modo anche troppo evidente, con questi cambiamenti continui, la loro poca solidità e l’impossibilità che si riconosca loro un valore in quanto conoscenza reale; esse assumono d'altronde sempre più, nel pensiero degli stessi scienziati, un carattere convenzionale, quindi insomma irreale, sintomo anche questo che stiamo incamminandoci verso la dissoluzione finale.»

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141 views08:01
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2023-04-28 20:51:11
#esoterismo
Jacopo Comin, Il mistero della vita del favoloso dottor Rol, "Scienza e Ignoto" n.6 - Giugno 1973.

Si tratta del resoconto di esperimenti avvenuti alla presenza di Gastone De Boni, medico e allora direttore di "Luce e Ombra", e di Piero Cassoli, medico e allora direttore del "Centro Studi Parapsicologici", ambedue studiosi specializzati nell'indagine del paranormale.
Riguardo alle ipotesi sulle origini degli incredibili fenomeni attribuiti al Dottor Rol e vista la loro complessità, gli studiosi ritengo non affatto fuori luogo di attribuirli alla Divinità, come conferma lo stesso Dottor Rol.
L'articolo si conclude con le parole di Gustavo A.Rol :
"...tutta la mia vita si è sempre svolta in un'atmosfera di 'costanti possibilità' ove mi sembra difficile stabilire quale siano le più notevoli".

Fonte: Post di L.R.

Iniziazione e Tradizione
23 views17:51
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2023-04-27 00:52:22
#tradizione
L'Apollo Sauroctono (dal greco, σαυροκτόνος, "uccisore del rettile") è una scultura bronzea, attribuita convenzionalmente a Prassitele. In epoca romana, ne furono tratte numerose copie marmoree oggi visibili nei principali musei del mondo.

In foto:
Copia romana del I secolo d.C. da un originale bronzeo del 350 a.C. circa, Marmo, 149 cm, Museo del Louvre - Insieme Gioconda, Parigi.

Fonte: Wikipedia.

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2023-04-27 00:52:18 Ma ritorniamo a Delfi. Sul tempio, oramai quasi completamente distrutto, campeggiava un tempo la scritta GNOTHI SEAUTON (γνῶθι σεαυτόν) ovvero

CONOSCI TE STESSO

Un insegnamento che forse è il più importante mai ricevuto da noi mortali, eppure il più difficile da applicare…

All’interno del tempio, i potenti avevano il privilegio di parlare direttamente con Apollo per il tramite della Pizia, una sacerdotessa che ascoltava la voce del Dio entrando in trance. Poiché nessun greco (e spesso anche i non greci) si sarebbe mai sognato di intraprendere qualcosa di importante senza consultare l’oracolo, soprattutto se era un potente, un uomo politico, un generale, i sacerdoti di Apollo finirono col formare un vero think tank ovvero, per dirla con la linguaccia dell’attuale impero, un vero e proprio serbatoio di conoscenze, informazioni e previsioni che magari di magico e divino, a volte, avevano poco. Più spesso, erano le motivazioni politiche a gestire il responso che, comunque, era sempre dato in una forma sibillina in modo da lasciar aperta la porta a interpretazioni anche contraddittorie e contrastanti.

Ci sono alcune riflessioni da fare… Intanto, il nome stesso della Pizia ricorda subito quello del serpente, del pitone ucciso dal Dio. Il serpente: animale misterioso e sotterraneo, in tutti i popoli antichi visto come portatore di potere, di sapienza, di capacità di evolvere (la perdita della vecchia pelle), di energia. La sconfitta del pitone è la sconfitta del buio e dell’ombra del sottosuolo da parte della Luce (Apollo era anche identificato con il Sole e quindi era Dio della Luce). La Luce si impadronisce della conoscenza portandola alla luce del Sole.

Apollo è anche il Dio della Medicina e il suo rapporto con il serpente ci ricorda Hermes – Mercurio e il Caduceo con i due serpenti aggrovigliati…

Apollo, infine, è Dio della profezia, dell’oracolo che svela il futuro. Una doppia personalità, si direbbe! Sì, perché la profezia nasceva dai vapori di etilene che provenivano dalle viscere della Terra, dal sottosuolo e che portavano la Pizia in trance. Dunque, un potere ctonio … Ma Apollo è come se ci dicesse: “Se vuoi conoscere il tuo futuro, interrogami e io ti risponderò. Ma, ricorda, o uomo, il vero sapere, il vero potere sorge dall’autoconoscenza, dal Conosci Te Stesso!”. E lì, sta la Luce…

Iniziazione e Tradizione
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2023-04-27 00:52:15 #iniziazione
Roberto Zamperini, Conosci Te Stesso (1).

Il ricordo della mia unica visita a Delfi (41 anni fa!) è ancora vivido nella mia mente. Giunsi a Delfi quasi di notte con la fida 500 che sbuffava allegramente su per i tornanti della strada che porta al luogo dell’oracolo. Dormii nei pressi (ma ormai non ricordo più dove) e solo la mattina del giorno dopo visitai il sito.

L'arcana energia di quel luogo magico mi catturò con facilità. Sentivo chiaramente, anche se con scarsa consapevolezza, di trovarmi in uno degli ombelichi del mondo, uno di quelli che i greci chiamavano omphalos. Un omphalos era sia un luogo, sia una pietra dotata di poteri straordinari. Il potere dell’omphalos di Delfi era, nientemeno, quello di metterti in contatto diretto con il Dio Apollo. Insomma, una sorta di radio ricetrasmittente ante litteram!

Ma chi era Apollo? E perché era considerato tanto importante che perfino i Romani per Lui fecero l’eccezione di farlo entrare nel recinto sacro, il Pomerium, insieme a quelli che per loro erano gli Dei più importanti, i Di Indigetes, gli Dei Indigeni.

Apollo era nientemeno che il dio iperboreo della coscienza e della conoscenza assolute. Non era solo questo: era anche un musicista inarrivabile e la manifestazione divina della Bellezza e dell’Armonia. Ma quello che ci interessa è qui il Suo aspetto di Dio della conoscenza e della coscienza. Apollo, infatti, si faceva da tramite tra Zeus l’onnisciente e gli uomini. Dice WIKIPEDIA:

«Con l’eccezione dell’autore degli inni omerici ad Apollo, che gli attribuisce la fondazione dell’oracolo, i mitografi sono divisi in due gruppi: per il primo il dio ricevette l’oracolo in dono da altre divinità, l’altro, forse più antico, parla di una lotta col drago Pitone (Πῦθών) che era il guardiano dell’oracolo, allora posseduto da Gea (Γέ, la principale divinità ctonia) per ottenerne il controllo. Pito (Πῦθώ o anche Πῦθών) era in effetti l’antico nome dell’oracolo, e deriverebbe dal πυθώ (far imputridire, marcire). Per scontare l’uccisione del serpente Apollo dovette adattarsi a servire come pastore per sette anni sotto il re Admeto, che peraltro lo trattò sempre con rispetto e considerazione. Alla fine del periodo di pena, Apollo rientrò trionfalmente a Delfi sotto forma di delfino, il che va interpretato come una spiegazione paraetimologica per il nuovo nome dell’Oracolo.»

Una storia che fa riflettere: Apollo sottrae l’ombelico del mondo dove si può trovare tutta la conoscenza del mondo ad una divinità ctonia, Gea, appunto. È la vittoria di un Dio Solare su una divinità tellurica, sotterranea, sismica, lunare e, ovviamente, femminile. Molte divinità venerate dal popolo etrusco erano ctonie, come Tifone. E comunque l’elemento femminile resta poiché è una donna, la Pizia appunto, che ha il privilegio di parlare con il Dio. E poi come non notare anche qui il tema del serpente connesso alla conoscenza, presente anche nella Bibbia (e non solo nella Bibbia!)?
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