2021-10-24 09:24:36
XXX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – B – (Mc 10,46-52)
“E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!»” (Mc 10,51)
23/10/2021
46E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. 47Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».
48Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». 49Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!».
50Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. 51Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». 52E Gesù gli disse: «Va’, la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.
“Il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare” (Mc 10,46)
Stavo pensando tra me al Santo Volere Divino, e dicevo tra me: “Ma quale sarà il gran bene di questo Regno del Fiat Supremo?” E Gesù, come interrompendo il mio pensiero e come in fretta, si è mosso nel mio interno, dicendomi: “Figlia mia, quale sarà il gran bene! Quale sarà il gran bene!
Il Regno del mio Fiat racchiuderà tutti i beni, tutti i miracoli e i portenti più strepitosi, anzi li sorpasserà tutti uniti insieme e, se miracolo significa dare la vista ad un cieco, raddrizzare uno zoppo, sanare un infermo, risuscitare un morto, eccetera, il Regno della mia Volontà terrà l’alimento preservativo, e chiunque entrerà in esso non ci sarà nessun pericolo che possa rimanere cieco, zoppo ed infermo; la morte nell’anima non avrà più potere, e se l’avrà sul corpo, non sarà morte, ma passaggio e, mancando l’alimento della colpa e la volontà umana degradata che produsse la corruzione nei corpi e stando l’alimento preservativo della mia Volontà, anche i corpi non saranno soggetti a scomporsi ed a corrompersi così orribilmente da incutere paura anche ai più forti, come lo è tuttora, ma rimarranno composti nei loro sepolcri aspettando il dì della risurrezione di tutti.
Onde, credi tu che sia più un miracolo dar la vista ad un povero cieco, raddrizzare uno zoppo, sanare un infermo, oppure tenere un mezzo preservativo che l’occhio non perde mai la sua vista, che si cammina sempre dritti, che si sta sempre sani? Credi che sia più il miracolo preservativo che il miracolo dopo successa la sventura?
Ecco la gran diversità del Regno della Redenzione e del Regno del Fiat Supremo: nel primo fu miracolo per i poveri sventurati, come lo è tuttora, che giacciono, chi in una sventura e chi in un’altra, e perciò io ne diedi l’esempio, anche all’esterno, di dare tante diverse guarigioni che erano simbolo delle guarigioni che io davo alle anime, e che facilmente ritornano alle loro infermità.
Il secondo sarà miracolo preservativo, perché la mia Volontà possiede la miracolosa potenza che chiunque si fa dominare da essa non sarà soggetto a nessun male, quindi [la mia Volontà] non avrà nessun bisogno di far miracoli, perché li conserverà sempre sani, santi e belli, degni di quella bellezza che uscì dalle nostre mani creatrici nel creare la creatura.
Il Regno del Fiat Divino farà il gran miracolo di sbandire tutti i mali, tutte le miserie, tutti i timori, perché essa non farà il miracolo a tempo ed a circostanze, ma si terrà [i] suoi figli del suo regno con un atto di miracolo continuato, per preservarli da qualunque male e farli distinguere come figli del regno suo.
E questo nelle anime, ma anche nel corpo ci saranno molte modifiche, perché è sempre la colpa l’alimento di tutti i mali. Tolta la colpa, mancherà l’alimento al male, molto più che Volontà mia e peccato non possono esistere insieme, quindi anche la natura umana avrà i suoi benefici effetti.” … (dagli scritti della Serva di Dio Luisa Piccarreta – vol. 20; Ottobre 22, 1926)
108 viewsDaniela Caterina Maria S, 06:24