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Notizie e analisi sull'attualità e la geopolitica.

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Gli ultimi messaggi 464

2022-06-13 10:39:49
Alcuni libri che vi consigliamo

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Донбасс Италия Donbass italia
6.5K views07:39
Aprire / Come
2022-06-13 09:35:30 A Maggio in Umbria ci eravamo lasciati con la promessa di incontrarci di nuovo in estate.
Ci siamo.
L'incontro, organizzato dalla cellula italiana dei propagandisti del Cremlino (lo dico per la signora Sarzanini nel caso volesse fare un altro scooppone) si terrà il 9 e il 10 luglio, in Toscana. Sarà una due giorni di parole, musica, teatro, cabaret, arte e propaganda filorussa finanziata da Putin in persona con i soldi rubati dai militari russi nelle case di Mariupol,
La lista degli ospiti e il programma come sempre sono a sorpresa.
I posti sono limitati per ragioni di capienza, pertanto invito chi fosse veramente interessato a prenotarsi in anticipo, purtroppo non potremo soddisfare tutte le richieste.
Per info e prenotazioni scrivere a

infoprimomaggio@protonmail.com

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11.3K viewsedited  06:35
Aprire / Come
2022-06-13 09:28:08
Operazione riuscita.

Il laboratorio politico Sicilia funziona sempre.
10.7K views06:28
Aprire / Come
2022-06-13 09:18:36 Ha stato Putin

Dopo “c’è un aggressore e un aggredito” è partito il nuovo refrain: “ha stato Putin”

Così, l’inflazione non è colpa delle sanzioni, e delle scelte scellerate di Draghi. No, ha stato Putin

La BCE alza i tassi, e non è una scelta della lagarde. No: ha stato Putin

C’è la crisi del grano, e molto di noi paventavano che le sanzioni avrebbero prodotto questo. Ma ha stato Putin

Le bollette sono alle stelle e la colpa non è di chi rifiuta il gas russo per le sanzioni. No, ha stato Putin

Il paese va a rotoli e non è colpa di draghi. Ha stato Putin

Le sanzioni avrebbero dovuto
1) provocare il default in Russia: cazzata
2) il crollo del rublo: cazzata
3) l’impossibilità per la Russia di continuare la guerra e di produrre armi: cazzata

La realtà è che le sanzioni stanno distruggendo l’economia occidentale, il potere di acquisto, generando una recessione, isolando l’Occidente dal resto del mondo che ormai ci guarda come degli invasati e mira a costruire un’economia indipendente dall’occidente, perché a tutti è chiaro che dipendere economicamente dall’occidente significa diventare colonie.

Sta nascendo un nuovo mondo, fuori dai nostri media una nuova realtà avanza, non priva di contraddizioni certo. Ma cammina

Ah, “a me la detto mio cuggino”. Certo. Ma meglio di te a cui lo ha detto Il corriere o Repubblica

Mio cugino è più affidabile

Comunque oggi ho mal di schiena. Ha stato Putin.

Vincenzo Costa.

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11.7K views06:18
Aprire / Come
2022-06-13 09:12:35 The New York Times: I paesi BRICS, Israele e Pakistan si rifiutano di unirsi alla coalizione degli Stati Uniti contro la Russia, nonostante le pressioni senza precedenti di Washington.
Praticamente tutti i paesi dell'Asia, dell'Africa e del Sud America mantengono normali relazioni con la Russia e resistono alle richieste degli Stati Uniti di imporre sanzioni a Mosca.
Al momento Biden sta cercando urgentemente di persuadere India, Brasile, Israele e i paesi del Golfo Persico a unirsi all'Occidente nelle sanzioni contro la Russia e fornire assistenza militare all'Ucraina. Ma i tentativi sono inutili.
Finora, quasi nessuno di loro ha espresso il desiderio di farlo, nonostante la collaborazione con gli Stati Uniti su altre importanti questioni di sicurezza.
Quanto alla Cina, Pechino ha più volte condannato i tentativi di Washington di espandere la coalizione, che, oltre all'Unione Europea, comprende Canada, Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda. Gli autori sottolineano un fatto indiscutibile, a loro avviso: la Russia è riuscita a ottenere il recupero del rublo grazie al mantenimento delle relazioni commerciali con i paesi BRICS, oltre che con Venezuela e Thailandia.
"I funzionari statunitensi riconoscono all'unanimità le difficoltà legate al tentativo di convincere altri paesi ad allineare i loro interessi con il desiderio degli Stati Uniti e dell'Europa di isolare la Russia". https://www.nytimes.com/2022/06/11/us/politics/russia-biden-sanctions.html
10.7K views06:12
Aprire / Come
2022-06-13 09:11:38
L'ex Segretario di Stato americano Henry Kissinger, in un'intervista al quotidiano britannico The Sunday Times, ha affermato che i paesi occidentali devono considerare gli interessi della Russia nel risolvere il conflitto in Ucraina, in modo da non spingere la Russia a legami più stretti con la Cina.
Inoltre, l'ex Segretario di Stato ha sottolineato l'importanza di preservare la NATO per mantenere la cooperazione tra Europa e America, ma allo stesso tempo ritiene necessario riconoscere che "i grandi eventi stanno arrivando" in Asia e in Medio Oriente, e gli Stati Uniti sono ora più divisi che durante la guerra del Vietnam.
https://t.me/readovkanews/36525
10.6K views06:11
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2022-06-13 09:06:03 LABORATORIO LIBIA: IL FRONTE SCONOSCIUTO

di Manlio Dinucci

Mentre l’Europa è stretta nella morsa della crisi energetica, i pozzi di petrolio in Libia sono chiusi dallo scorso febbraio. In Italia e in Europa non se ne parla, per non dover scendere nei dettagli di una guerra che noi promuoviamo, di cui però, per fortuna del governo italiano, non si è accorto nessuno. Finora.

Ma come si è arrivati a questa situazione? Lo scorso dicembre le elezioni in Libia erano state misteriosamente cancellate ad una settimana dal voto. Perché? Saif Gheddafi, figlio del colonnello, era dato a oltre il 50% nei sondaggi e sarebbe diventato presidente della Libia.

In risposta a questa brutale ingerenza nella vita politica libica, lo scorso febbraio il parlamento vota così la fiducia a Fathi Bashagha, dopo che questi aveva a sua volta riconosciuto l’autorità dell’Esercito Nazionale Libico di Khalifa Haftar.

Il premier uscente però, Abdulhamid Dabaiba, sostenuto dall’Occidente, ormai senza legittimità politica, rimane al suo posto a Tripoli, protetto dalle milizie, alle quali ultimamente si è aggiunto anche l’Isis.

Ciò ha spinto il popolo libico, insieme alle unioni sindacali, a chiudere i pozzi di petrolio, quasi totalmente nei 2/3 di Libia controllati dall’Esercito Nazionale Libico di Haftar. Questa decisione estrema è motivata dal fondato timore che i proventi del petrolio servano per finanziare un nuovo dispositivo militare repressivo a Tripoli, sponsorizzato dalla Nato, contro la volontà popolare.

In un momento in cui il dibattito in Italia è concentrato sulla guerra e sul carovita, sbloccare il petrolio libico attraverso il pieno riconoscimento della sovranità libica e non attraverso il finanziamento di milizie e il sostegno ad un premier “illegale”, potrebbe procurare all’Italia quelle risorse necessarie per contrastare il carovita.

Chi è pronto a sfidare il governo Draghi su questa battaglia?

Ne abbiamo parlato con Michelangelo Severgnini, autore del film “L'Urlo - The Scream” da diversi anni in contatto con centinaia di libici e migranti dal suolo libico.

Pangea Grandangolo - DENTRO LA NOTIZIA
su BYOBLU, canale 262 digitale terrestre, canale 462 Tivùsat, canale 816 Sky
Lunedì 13 giugno alle 20:30
12.2K views06:06
Aprire / Come
2022-06-13 09:04:11
Liste di proscrizione, la versione di Urso del Copasir.
12.2K views06:04
Aprire / Come
2022-06-13 03:42:28
A qualcuno risulta che a Roma siano scese in piazza 900mila persone per il gay pride?? A Roma dove sarebbero esattamente tutte quelle palme? Perche' ci sono scritte in ebraico sui lampioni "di Roma"? Le fake news, quelle certificate col bollino blu.
1.9K views00:42
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2022-06-13 03:40:07 ORA ZELENSKY CHIEDE COALIZIONE INTERNAZIONALE A FAVORE DI TAIWAN
Mentre rivolgeva un appello alle nazioni asiatiche per chiedere aiuto a respingere l'invasione della Russia, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la comunità internazionale dovrebbe aiutare Taiwan a resistere all'aggressione cinese ora, prima che Pechino attacchi la democrazia dell'isola che rivendica come propria provincia.
I commenti di Zelensky rischiano di sconvolgere il già delicato equilibrio dell'Ucraina con la Cina; tuttavia, Zelensky ha insistito sul fatto che gli aggressori devono essere affrontati ovunque emergano. I paesi asiatici non devono aspettare che la crisi agisca per conto di Taiwan, che ripeterebbe l'errore commesso dall'Europa prima dell'attacco del presidente russo Vladimir Putin all'Ucraina. (Fonte: The Washington Post)

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