2022-07-09 16:00:11
Prima ci hanno decerebrato, denaturato, reso inoffensivi, docili animali umani da salotto incapaci di difendere se stessi, proteggere figli e famiglie, reagire ai soprusi. Adesso, messo alle strette dalla geopolitica multipolare, il canuto, sfiancato Occidente, il Grande Ospizio descritto da Eduard Limonov, sta elaborando un’arma tecnologica nuova di zecca per conservare una stanca egemonia, sottomettere i popoli al suo suprematismo, alla sua risibile democrazia dominata dal denaro, alla sua litania dei diritti. E’ il cervello umano, sì, proprio il contenuto delle nostre teste, sterilizzate da decenni di propaganda, programmazione neurolinguistica, esperimenti psico sociali.
L’apparato militare-industriale (i due termini sono simbiotici) ha fatto un ulteriore passo sulla strada della manipolazione umana, la via per trasformare l’antiquato homo sapiens in un cyberuomo sorvegliato da remoto, addirittura utilizzabile come arma. Eterogenesi dei fini per il povero omino occidentale, pacifista, tremebondo, impaurito, pazientemente programmato da generazioni. La Nato, l’apparato militare che difende quel che resta del dominio occidentale nel mondo, ha infatti aggiunto ai tradizionali ambiti della guerra – terra, mare, aria – e ai più moderni spazio e cyberspazio, un nuovo settore, il campo cognitivo.
https://www.ereticamente.net/2022/07/il-cervello-umano-arma-semisegreta-delloccidente-roberto-pecchioli.html
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