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Filosofia - Cultura - Storia - Società

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Gli ultimi messaggi 3

2022-07-12 22:09:12 Inquadrare il tema delle origini indoeuropee in un orizzonte temporalmente più profondo di quello attualmente utilizzato, ci sembra ineludibile. E se, come abbiamo visto sopra, il dato dell’eterogeneità molecolare, di per sé, non è sempre indicatore di maggiore antichità (vedasi il caso dei subsahariani), analogamente, di per sé, non è sempre indicatore di posteriorità temporale l’evidenza di una grandissima omogeneità genetica: ovvero, esattamente quella che noi Europei ci portiamo dentro, come nessun’altra area del mondo può testimoniare (nota 95). Né riteniamo convincente che una analoga, fortissima, omogeneità glottologica – visto che circa il 97% degli abitanti del nostro continente è linguisticamente indoeuropeo, e questo è il quadrante geografico dove, al mondo, vi è il più basso numero di lingue regionali distinte (nota 96) – possa essere stata generata, secondo il quadro tratteggiato da Marija Gimbutas, solo da alcune sporadiche incursioni kurganiche di pochi millenni fa, che ebbero scarso impatto sia demografico che genetico (nota 97). Molto probabilmente la nostra storia è ben più profonda e, per venire alla nostra penisola – visto che giustamente Calabrese tocca anche il tema delle radici italiane – vi è ad esempio chi ritiene che la prima manifestazione di un gruppo italico ormai chiaramente differenziato dagli altri Indoeuropei, potrebbe addirittura essere ravvisabile – in una rivoluzionaria prospettiva “continuista” – già nella cultura epigravettiana di 16.000 anni fa (nota 98). Francamente non sappiamo se ciò possa essere plausibile, ma, per quanto può valere, chi scrive è comunque convinto che le nostre radici etniche vadano in profondità non di millenni, ma di decine di millenni.

https://www.ereticamente.net/2022/07/considerazioni-su-ma-davvero-veniamo-dallafrica-di-fabio-calabrese-2parte-a-cura-di-michele-ruzzai.html
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2022-07-12 08:16:45 Non è mia intenzione imitare John R. R. Tolkien. Il fatto di presentarvi su “Ereticamente” un articolo sui testi ritrovati dopo quello sui testi perduti, potrebbe sembrare un voler ricalcare le due antologie tolkieniane Racconti perduti e Racconti ritrovati.
Vi assicuro che non è così. Nel mio caso si tratta effettivamente di testi che ho perduto e testi che ho ritrovato.


https://www.ereticamente.net/2022/07/i-testi-ritrovati-fabio-calabrese.html
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2022-07-11 19:59:07 Secondo il Buddha, vi sono persone che piovono molto, altre che piovono poco e alcune che non piovono affatto. In altre parole, vi sono i generosi, che donano senza risparmiarsi, gli amministratori prudenti, che donano con una certa riluttanza, e gli avari, che nella loro desertica aridità non donano nulla, o la cui carità non può esser che pelosa.

Si potrebbe dire così: alcuni amano molto, altri poco o niente. Perché chi ama è incline a donare – o a donarsi – con liberalità. La metafora pluviometrica definisce dunque un livello decrescente di amore verso gli altri. E dove l’amore scarseggia, le relazioni umane son regolate dalle leggi di una siccitosa moralità. Perciò l’avaro è tendenzialmente un moralista, e viceversa.

Balzac scrive che «gli avari non credono nella vita futura, poiché per essi il presente è tutto». Ma père Grandet – la più titanica figura d’avaro uscita da una penna – smentisce il suo creatore. Infatti, se vivesse nel presente, ne godrebbe i frutti. Invece, pur possedendo un patrimonio immenso, costringe sé stesso e la famiglia a vivere nella miseria. E quando sta per morire, e la figlia gli bacia la mano piangendo, chiedendo la sua benedizione, non ha alcun moto di tenerezza paterna. Solo, la ammonisce d’aver cura del suo tesoro, perché nell’aldilà dovrà rendergliene conto.

https://www.ereticamente.net/2022/07/religioneria-livio-cade.html
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2022-07-10 22:07:22 STORIA DELLE RELIGIONI: IL BUDDISMO

Il buddhismo nasce in India nel VI secolo a. C. con la predicazione del Buddha storico. Egli si esprime in ardhamagadhi, quando è in vita non vuole che i suoi discorsi vengano scritti in versi vedici per non riservarli sono ad una élite di intellettuali, infatti egli concedere dare a tutti il suo insegnamento. Oggi i canoni buddhisti superstiti sono tre: pali, cinese, tibetano. Ogni canone buddhista è formato da tre parti: discorsi (sutra), regole di vita monastica (vinaya) e commenti agli insegnamenti (abhidhamma o sastra). Quindi ogni canone buddhista è detto Tripitaka, che vuol dire Tre Canestri, in riferimento alle tre parti di cui è composto.

Le Quattro Nobili Verità alla base della dottrina del buddhismo sono:

- esiste il dolore nella vita umana;
- il dolore nasce dal nostro attaccamento per ciò che è effimero: cose e persone;
- per eliminare il dolore dobbiamo lasciare andare l’attaccamento per ciò che è effimero;
- esiste un percorso per attuare questo, cioè per liberarsi dal dolore: è il Nobile Ottuplice Sentiero (retta comprensione, retta motivazione, retta parola, retta azione, retti mezzi di sussistenza, retto sforzo, retta consapevolezza, retta concentrazione meditativa).

https://www.ereticamente.net/2022/07/le-religioni-e-luomo-marco-calzoli.html
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2022-07-09 16:00:11 Prima ci hanno decerebrato, denaturato, reso inoffensivi, docili animali umani da salotto incapaci di difendere se stessi, proteggere figli e famiglie, reagire ai soprusi. Adesso, messo alle strette dalla geopolitica multipolare, il canuto, sfiancato Occidente, il Grande Ospizio descritto da Eduard Limonov, sta elaborando un’arma tecnologica nuova di zecca per conservare una stanca egemonia, sottomettere i popoli al suo suprematismo, alla sua risibile democrazia dominata dal denaro, alla sua litania dei diritti. E’ il cervello umano, sì, proprio il contenuto delle nostre teste, sterilizzate da decenni di propaganda, programmazione neurolinguistica, esperimenti psico sociali.

L’apparato militare-industriale (i due termini sono simbiotici) ha fatto un ulteriore passo sulla strada della manipolazione umana, la via per trasformare l’antiquato homo sapiens in un cyberuomo sorvegliato da remoto, addirittura utilizzabile come arma. Eterogenesi dei fini per il povero omino occidentale, pacifista, tremebondo, impaurito, pazientemente programmato da generazioni. La Nato, l’apparato militare che difende quel che resta del dominio occidentale nel mondo, ha infatti aggiunto ai tradizionali ambiti della guerra – terra, mare, aria – e ai più moderni spazio e cyberspazio, un nuovo settore, il campo cognitivo.

https://www.ereticamente.net/2022/07/il-cervello-umano-arma-semisegreta-delloccidente-roberto-pecchioli.html
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2022-07-06 09:06:09 Dopo la pubblicazione del libro “Alla ricerca delle origini” di Fabio Calabrese (Edizioni Ritter, anno 2020) nel quale il nostro caro amico aveva raccolto i tanti articoli che nel corso degli anni erano stati pubblicati su Ereticamente.net, è notizia recente l’uscita di un suo secondo lavoro, “Ma davvero veniamo dall’Africa?”, edito da “Aurora Boreale”.
Con la preziosa prefazione di Eugenio Barraco, vengono qui ripresi molti dei temi toccati nel precedente libro, ora però focalizzandosi soprattutto sulla critica alle teorie afrocentriche relative all’origine di Homo Sapiens. Inutile sottolineare che la nuova fatica di Calabrese è, come la precedente, assolutamente da consigliare per tutti coloro che desiderino approfondire il tema delle nostre origini secondo una chiave di lettura distante dal “politicamente corretto”, purtroppo ormai imperante


https://www.ereticamente.net/2022/07/considerazioni-su-ma-davvero-veniamo-dallafrica-di-fabio-calabrese-prima-parte-a-cura-di-michele-ruzzai.html
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2022-07-05 08:38:22 Vorrei dirvi qualcosa di questo libro, Ma davvero veniamo dall’Africa?, ora in uscita presso le edizioni Aurora Boreale, ma dal momento che io ne sono l’autore, voi capite che non sarà una recensione nel senso classico della parola, piuttosto cercherò di spiegarvene la genesi e il significato.

Preciso subito che si tratta del mio secondo libro di argomento politico-storico-archeologico, cioè di interpretazione del nostro passato secondo l’angolo visuale di una visione del mondo, Weltanschauung correlata all’impegno politico, che fa seguito a Alla ricerca delle origini pubblicato dalle edizioni Ritter (non si tratta, a dire il vero, del mio secondo libro in assoluto, perché ho alle spalle anche la produzione di una trentina di testi di narrativa, ma questo è un discorso che ora lascerei fuori).

https://www.ereticamente.net/2022/07/ma-davvero-veniamo-dallafrica-fabio-calabrese.html
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2022-07-04 22:25:44 L’incipit della Terra desolata (la traduzione più corretta è “guasta”, The waste land) di Thomas Stearns Eliot è un’invettiva contro la primavera. “Aprile è il più crudele di tutti i mesi, genera lillà dalla terra morta, mescola memoria e desiderio, desta radici sopite con pioggia di primavera. “Per noi che non siamo poeti, il peggiore dei mesi è luglio, l’estate che scoppia, ferisce con luce eccessiva, il calore che scioglie e condanna, la constatazione che siamo esseri fragili a cui basta un eccesso di temperatura – o il suo contrario, il gelo che rallenta il sangue e fa battere i denti – per diventare altro, scimmie nude, indifese, anelanti la penombra, il calare del sole nemico.

Temperature troppo alte, il sudore che cola, l’umanità sembra disfarsi e ridursi a istinto, carne sin troppo esibita, desolata, guasta. In estate, chi scrive sente profondo il desiderio di distanziamento sociale. Nessun terrore da virus, solo una decisa presa di distanza dai conspecifici – l’umanità colta da una strana allegria di naufraghi – resa urgente dalla stagione.

https://www.ereticamente.net/2022/07/e-se-avessero-ragione-loro-roberto-pecchioli.html
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2022-07-04 22:23:35 Là dove si bruciano i libri, si finisce per bruciare anche gli uomini. Così scriveva il poeta tedesco Heinrich Heine. Nel 2022, dopo lo sceicco Omar nel VII secolo con la biblioteca di Alessandria, summa della sapienza antica, in continuità ideale con i roghi nazisti nel 1933, il ministero ucraino della Cultura (???) ha ordinato la distruzione di cento milioni di copie di libri. Sono testi in lingua russa, o tradotti dal russo, lingua materna (vietata) di milioni di ucraini. Il decreto voluto da Volodymir Zelensky non risparmierà Alexsandr Puskin, Leone Tolstoj, Fedor Dostoevskij e, nel campo artistico, espellerà Vassili Kandinskij, innovatore della pittura del XX secolo.

Non sappiamo se si salveranno Gogol e Bulgakov, ucraini che scrissero in russo. Altro che cultura della cancellazione! I dirigenti ucraini si trasformano in patroni di un’attitudine che Vittorio Sgarbi chiama “depensante”. D’altra parte, c’è poco da aspettarsi da un presidente comico di professione, il cui cavallo di battaglia era una gag in cui fingeva di suonare il pianoforte con il pene

https://www.ereticamente.net/2022/07/tolstoj-e-larte-al-tempo-del-rogo-dei-libri-roberto-pecchioli.html
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2022-07-03 10:06:28 Tutti sanno – o dovrebbero sapere – quel che la Volpe confida al Piccolo Principe: «Ecco il mio segreto. È molto semplice: non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi». Saint-Exupéry riprende una mistica ovvietà, in cui s’intrecciano intuizione, ragioni del cuore ecc. Segreto che l’uomo possiede nascendo e poi dimentica.

Volgendoci al semplice, ci priviamo del soccorso della logica e delle nostre conoscenze, le quali han qualche utilità solo quando ci occupiamo di questioni complesse. La semplicità ci conduce nello spazio della pura percezione o dell’intuizione diretta. Le parole diventano descrizione obiettiva di un fatto – piove … l’erba è verde … ho sonno ecc. – e non sembrano neppure aver dignità di argomento.
Si pensi a quei maestri zen che alle domande metafisiche rispondevano: “il pruno selvatico è in fiore”, “le oche stanno volando verso sud” o frasi simili. Per i dotti missionari, avvezzi alle diatribe teologiche, erano vaneggiamenti di vecchi ignoranti, col cervello intorpidito dal nirvana. In quelle teste rasate non potevano certo entrare nozioni complesse come trinità, resurrezione, transustanziazione ecc.

Non riusciamo più a vedere il semplice, l’essenziale. Perciò camminiamo come equilibristi sul filo dei dubbi e delle ipotesi. “La scienza è dubbio”, si dice. Ma noi abbiamo fede nella scienza. Quindi bisogna aver fede nel dubbio. Del resto, nella complessità si trova sempre qualche contraddizione o ambiguità. Questo la rende uno strumento prezioso per chi vuol mentire e ingannare gli altri (la menzogna è, per così dire, una complessità al quadrato).

https://www.ereticamente.net/2022/07/simplicissimus-livio-cade.html
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Aprire / Come