Get Mystery Box with random crypto!

LA DITTATURA DELLA FORMA. Dietro a qualsiasi fenomeno evidente | Fabrizio Cotza

LA DITTATURA DELLA FORMA.
Dietro a qualsiasi fenomeno evidente c’è spesso una vera causa, un po’ meno evidente. E combattere solo l’effetto finale ci trasforma in tanti Don Chisciotte contro i mulini a vento.
Questo si applica in ogni campo.

Nelle aziende, come spiego spesso nella nostra Accademia, si dedicano molte energie a gestire gli errori (gli sprechi in produzione o i ritardi nelle consegne), ma raramente si vanno a cercare le vere cause (la disorganizzazione o la demotivazione interna).

Nell’attuale società stiamo assistendo ad un fenomeno che ha una causa comune, che poi si manifesta in svariati effetti collaterali: la dittatura della forma rispetto alla sostanza.
Sembra che l’unica cosa importante sia salvaguardare l’apparenza, il politicamente corretto, la finta uguaglianza. Non la sostanza, non l’anima, non l’essenziale.

Quindi si promuovono battaglie assurde, tipo quella di mettere l’asterisco al termine delle parole, per non usare il maschile o il femminile, come se la causa del problema fosse quello. E non l’ignoranza ed il sessismo più profondo e radicato, che di certo non si combatte con un asterisco.

Il motivo vero per cui si promuovono queste finte battaglie a favore di varie “minoranze” è quello di dare l’illusione che ci sia una spinta politica e sociale in questa direzione, per evitare che si osservino le disparità macroscopiche che uniscono invece tutte queste “categorie”:
- Quelle tra le grandi multinazionali e le micro imprese.
- Quelle tra poveri sempre più poveri rispetto a pochi ricchi sempre più ricchi.
- Quelle tra la finta tutela della salute fisica a scapito di quella psicologica, emotiva e spirituale.

Se ci concentrassimo sulle vere cause delle sofferenze, delle disuguaglianze e delle ingiustizie scopriremmo di essere spontaneamente tutti dalla stessa parte. O almeno il 99% della popolazione. Non ci interesserebbe più litigare su questioni marginali o futili ed inizieremmo una vera lotta comune per il benessere di tutti.

Ma questo implica la consapevolezza dell’essere umano di ciò che è davvero essenziale ed importante per lui.
E su questo, purtroppo, siamo ancora all’età della pietra.