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SENTIRSI BUONI. Vi è mai capitato di passeggiare per il centro | Fabrizio Cotza

SENTIRSI BUONI.
Vi è mai capitato di passeggiare per il centro e di imbattervi in uno di quei vecchietti che chiedono soldi, con molta dignità?
Voi che siete brave persone, gli avete dato qualcosa. Certo non metà del vostro stipendio, ma giusto un paio di monetine per aiutarlo. Ed infatti lui vi ha ringraziato e augurato ogni bene.

Passeggiando ancora vi è venuto incontro uno di quei sorridenti stranieri che vendono rose. Gli avete detto gentilmente che non volevate le sue rose, ma lui ha insistito un po’, con grande simpatia e vi ha detto: solo un euro!
E voi quell’euro alla fine glielo avete dato. Lui vi ha allungato la rosa che voi avete preso e buttato dopo un po’ perché non sapevate che farvene.

E subito dopo vi ha approcciato un altro simpatico personaggio che vendeva cianfrusaglie varie. Chiedendovi di prendere qualcosa. E questa volta siete stati categorici: no, guarda, ho già dato quello che potevo ai tuoi “amici”, non ho più nulla.
Il che ovviamante non è vero, avete in tasca altri soldi, e vi basterebbe prelevare per averne molti di più.

Eppure non vi sentite in colpa o bugiardi. Tanto meno cattivi, visto che avete già aiutato due persone. E mica potete dare soldi a tutti quelli che ve li chiedono.
La vostra piccola parte l’avete fatta e anzi incominciate ad avvertire un leggero fastidio se adesso un’altra persona si avvicina per tentare di vendervi qualcosa.
Smettete di sorridere o di dire “no, grazie”.
Semplicemente li ignorate.
E neppure in quel momento vi sentite cattivi, anzi, trovate quasi ingiusto che vi stiano rovinando la passeggiata, la cena in centro o il relax in spiaggia.

Ecco, probabilmente questo è l’identico motivo per cui chi sta molto sopra di noi non prova alcun disagio nell’ignorare le richieste d’aiuto di chi sta un po’ più in basso.
Senza sentirsi cattivo oppure egoista. Probabilmente ha già fatto qualche donazione che poi ha scaricato dalle tasse. O con una sua fondazione aiuta qualche associazione nei paesi del terzo mondo.
Il suo lo ha fatto.
E quando gli arriva l’ennesimo richiamo ad maggiore equità reagisce esattamente come facciamo quasi tutti noi con chi tenta di venderci l’ennesimo braccialetto di bigiotteria: lo ignora.

Saresti disposto e condividere tutto quel che hai con chi ha avuto solo la sfortuna di nascere nella parte sbagliata del mondo?
Ovviamente no.
Questo è il motivo per cui, sopra di noi, avremo sempre persone che accumulano ricchezze spropositate, senza sentirsi sbagliate.

Come sopra, così sotto. Come sotto, così sopra.
Non si sfugge a questo principio.