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CAUSE ED EFFETTI. Anni fa mi chiamò un cliente piuttosto scoss | Fabrizio Cotza

CAUSE ED EFFETTI.
Anni fa mi chiamò un cliente piuttosto scosso per ciò che era appena accaduto in azienda. Un collaboratore aveva aggredito verbalmente il proprio responsabile diretto, e per poco non gli metteva le mani addosso.
Il titolare mi chiese un consiglio su che tipo di punizione dare a questa persona, dal momento che atteggiamenti simili non erano assolutamente tollerati in azienda.

Visto che l’azienda era vicina,
piuttosto che dargli un consiglio generico al telefono, decisi di recarmi personalmente da loro per capire meglio cosa fosse accaduto.
Il titolare mi disse che era stupito, perché mai, in precedenza, quel collaboratore aveva avuto comportamenti simili. Anzi, di solito era mite e gentile con tutti.

Quindi chiesi di incontrarlo.
Si presentò una persona evidentemente ancora turbata, ma più che altro affranta.
Quindi gli domandai il perché di quel suo comportamento. All’inizio alternava frasi di scuse a silenzi. Poi, a furia di fargli domande, ebbe nuovamente una reazione emotiva molto forte, questa volta nei miei confronti, e quasi mettendosi a piangere esclamò: voi non avete idea di cosa sto sopportando da due anni!

Venne fuori che il suo responsabile, in maniera piuttosto astuta, usava ogni forma di tortura psicologica per far sentire sbagliate le persone che gestiva direttamente. Mi fece leggere alcune email, piene di invalidazioni e offese. E mi raccontò di piccole angherie, non plateali ma quotidiane.

Lui per due anni aveva sopportato in silenzio, augurandosi che smettessero, ma quando si rese conto che invece aumentavano progressivamente ebbe all’improvviso quella reazione violenta che tutti avevano osservato e condannato.

A quel punto chiamai altri suoi colleghi, che confermarono gli atteggiamenti dispotici del loro responsabile.

Così tornai dal titolare a spiegargli la situazione. E lui ne fu davvero molto sorpreso, perché tutto ciò era avvenuto sotto ai suoi occhi ma senza che lui potesse rendersi conto della reale situazione in quel reparto.

Ci rendemmo conto che non era da punire chi si era ribellato, seppur con una reazione non condivisibile, bensì chi aveva portato gli altri all’esasperazione, ovvero il responsabile. Che infatti fu licenziato.

Quando vedete un effetto, non fermatevi solo a giudicare quello. Ma cercate sempre le vere cause.

E questo vale per tutto.