Get Mystery Box with random crypto!

LE CONSEGUENZE DELLA SOSPENSIONE. Per le grandi aziende con de | Fabrizio Cotza

LE CONSEGUENZE DELLA SOSPENSIONE.
Per le grandi aziende con decine di migliaia di persone forse non cambierà molto. Sono abituate a trattare i dipendenti da numeri, ed è probabile che chi è al vertice neppure saprà il nome di coloro che verranno sospesi.

Il vero problema, tanto per cambiare, ce l’avranno le piccole imprese, dove i rapporti sono necessariamente più intimi e per le quali sostituire temporaneamente un collaboratore storico, con anni di esperienza, sarà un problema immenso, oltre che una violenza emotiva.

A prescindere dall’opportunità o meno di un provvedimento del genere, sostenere che “sarà possibile sostituire per qualche mese chi verrà sospeso” significa aver perso ogni contatto con la realtà, soprattutto con quel tessuto economico formato da centinaia di migliaia di artigiani e micro imprenditori, per i quali trovare personale qualificato è già adesso un problema.

Chi accetterà un lavoro a tempo determinato, sapendo che tra qualche mese (forse) tornerà chi è stato sospeso?
E come si potranno incrinare i rapporti tra titolare e persona sospesa in questi mesi di allontanamento forzato, sebbene nessuno dei due sia colpevole di questa imposizione?

Il rischio vero è un acuirsi di tensioni sociali, tra persone che per anni hanno collaborato assieme, che rappresenterà l’ulteriore spallata alle micro e piccole imprese. Le quali andranno sicuramente in difficoltà, se dovranno privarsi di alcune persone fidate ed esperte, a causa di una loro scelta personale e legittima.

Tutto questo è molto grave ed è evidente che chi ha stabilito una norma simile non ha preso in considerazione (o forse sì, ma sarebbe ancora più grave) le conseguenze derivanti dalla sospensione del 25% di lavoratori (ovvero un quarto del totale: oltre 5 milioni di persone).
Conseguenze che pagheranno, come sempre, i più piccoli e i più deboli.
Con buona pace dei sindacati.