2023-04-07 23:11:05
Confronto tra bambini vaccinati e non vaccinati
Si torna a parlare di piani vaccinali intensivi, senza tener conto dei risultati dei precedenti (cosa che sarebbe persino prevista nella legge Lorenzin del 2017 e NON E’ STATA FATTA) né delle emergenti preoccupazioni dei ricercatori.
Vi sono vari lavori che dimostrano un aumento delle visite ambulatoriali per malattie e condizioni pediatriche comuni nei bambini associati a un programma sempre più affollato di vaccini pediatrici. Gli studi che hanno trovato associazioni tra vaccini e condizioni avverse (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33266457/) sono stati oggetto di ritiro da parte della rivista che li aveva pubblicati. Quello di ritirare pubblicazioni scomode è un “vizio” ricorrente nella editoria scientifica che riguarda i vaccini o le medicine non convenzionali (a me è capitato per un bellissimo lavoro su Arnica montana, che poi confermammo con una successiva pubblicazione).
La ritrattazione del lavoro citato sulle vaccinazioni pediatriche si è verificata dopo che è stato preso di mira da un lettore anonimo che si è lamentato di non credere ai risultati pubblicati. Un nuovo articolo conferma invece quanto riportava l’articolo ritirato: https://www.semanticscholar.org/paper/Revisiting-Excess-Diagnoses-of-Illnesses-and-in-to-Lyons-Weiler-BlaylockRussell/ea555580842661dac934776b4061f0ae41422270
Qui, gli autori rivedono i dati, confrontando il numero di visite ambulatoriali per i bambini vaccinati rispetto a quelli non vaccinati. Le stime dell'incidenza dell'assistenza sanitaria mostrano che le visite superiori ai normali controlli di routine aumentano a causa della vaccinazione da 2,56 a 4,98 visite aggiuntive in ambulatorio per problemi di salute correlati al vaccino per ogni unità di aumento della vaccinazione all'anno. Le maggiori differenze a sfavore dei vaccinati riguardavano le visite per “Febbre”, “Otite”, “Gastroenterite”, “Anemia”, “Eczema”, “Allergie”, “Disturbi respiratori”.
L'analisi di regressione lineare multivariata delle interazioni indica che la vaccinazione comporta un netto aumento delle visite ambulatoriali non di routine. Gli autori concludono che le critiche non supportate e false di un lettore al primo studio riflettono un pregiudizio pervasivo che porta alla rimozione sistematica di molti studi ben progettati che attribuiscono esiti avversi ai vaccini. Nascondere una ricerca così ben progettata e riportata fedelmente, per non parlare di ricerche peer-reviewed e pubblicate, apre la strada a programmi di marketing acquistati e pagati dai produttori di vaccini e dai Centers for Disease Control and Prevention (CDC).
A prescindere da quest’ultima pubblicazione, la proposta di effettuare studi comparativi tra bambini vaccinati e non vaccinati con i prodotti imposti dalla Lorenzin, comprendente la loro qualità di vita e malattie ricorrenti, è stata fatta più volte alle autorità sanitarie ma finora in Italia non è stato fatto alcunché. Eppure è una di quelle cose che più interesserebbe i bambini e i genitori.
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