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⁣Corpi celesti di Jokha Alharthi Bompiani, 2022 - L’Oman era | Cultura News ™

Corpi celesti di Jokha Alharthi

Bompiani, 2022 - L’Oman era un paese poverissimo, divenuto ora, grazie al petrolio dell’Arabia Saudita, un paese modernissimo tra mille contraddizioni. La storia intricata di tre sorelle, tra passato e presente.

Jokha Alharthi ha studiato a Endimburgo e nell’Oman, che è tuttora un paese islamico, dove si combinano ancora i matrimoni, si compra la sposa con la dote più appariscente; il Corano viene letto in tutte le case e vengono rispettate le festività musulmane. All’epoca le case erano di paglia e si mangiava quello che ti dava l’orto, se avevi la fortuna di avere un pezzo di terra. Ora Jokha Alharthi fa la professoressa alla Sultan Qaboos University, vicino alla città più grande dell’Oman, Mascate. Le donne insegnano, guidano, divorziano, ma sono libertà arrivate da pochissimi anni. Gli adolescenti che vivono nella capitale non possono immaginare la povertà estrema del paese nello scorso millennio, perché vedono i fratelli sfrecciare con macchine potenti e accessoriate, le solite, senza fare pubblicità. Le stesse macchine che usano, in maniera più discreta e all’insegna dell’understatement, i banchieri svizzeri. Faccio questo esempio, all’apparenza bizzarro, ma solo perché molti abitanti di Mascate mettono al sicuro i loro soldi proprio nelle banche elvetiche.

Il romanzo Corpi celesti (Bompiani, 2022; traduzione mirabile dall’arabo di Giacomo Longhi) è ambientato in un piccolo paese, Awafi, in Oman, dove le case povere erano costruite con paglia e terra, un po’ come i nidi delle rondini; poi sono state ricostruite in cemento e sono state ampliate e molte case hanno una piscina privata.