2022-07-05 23:56:55
SULL'ORLO DI UNA CRISI DI NERVI
di Margherita Furlan
I ministri degli Esteri di Finlandia e Svezia hanno firmato protocolli per l'adesione alla NATO. C’è però chi si avvicina e chi invece non accetta più minacce.
All’approssimarsi del viaggio di Joe Biden in Arabia Saudita, Newsweek ipotizza che anche il regno Saudita possa entrare nel Brics e nella Sco (Shanghai Cooperation Organization), un’ipotesi che, se si avverasse, potrebbe costituire per il vecchio mondo unipolare una vera e propria debacle irreversibile. Debacle che per l’Unione europea sarebbe già iniziata, a partire dalla sua valuta. L’Euro oggi è stato valutato ai minimi storici dal 2002. Il rapporto con il dollaro è infatti prossimo alla parità: 1,0240.
E per il Vecchio Continente le disgrazie non vengono mai da sole. Oggi il flusso di gas attraverso la Bielorussia, tramite il gasdotto Yamal-Europe, è stato interrotto dalla Germania alla Polonia a causa di lavori di riparazione. Mentre tre paesi possono ridurre le esportazioni di petrolio contemporaneamente. La Norvegia, a causa degli scioperi in corso, l’Ecuador per i disordini nel paese e Libia con la sua lunga crisi potrebbero portare a una ulteriore diminuzione dell'offerta sul mercato.
L'Agenzia internazionale per l'energia nel periodo 2022-2025 ha stimato inoltre una diminuzione della produzione di gas russo pari a 480 miliardi di metri cubi, a causa delle sanzioni e del rifiuto dei paesi dell'Unione europea di acquistare gas russo. Ma a Mosca non si disperano. Secondo il Ministero delle Finanze russo, le entrate di petrolio e di gas del bilancio russo a giugno si sono rivelate superiori al previsto di 138,9 miliardi di rubli e a luglio le entrate aggiuntive potrebbero raggiungere i 259,1 miliardi di rubli. Friedrich Merz, leader della CDU tedesca, ritiene che tra i paesi dell’Ue possa dunque iniziare una lotta per il gas, considerato anche che In Svizzera, paese che ha il nucleare, da ottobre sarà razionata l’energia sia per l’industria che per i privati, mentre il porto di Anversa, in Olanda, lavora al 60% in meno. In Germania invece in un agglomerato di 600 appartamenti in Sassonia, l'acqua calda sarà erogata da ora in poi solo dalle 4 alle 8 del mattino, dalle 11 alle 13 e dalle 17 alle 21, semplicemente a causa dei prezzi elevati del gas. Nessuno ne parla, ma il Titanic affonda mentre suona l’orchestra per distrarre i passeggeri. Il Wall Street Journal, intanto negli Stati Uniti attacca pubblicamente Joe Biden: “Il presidente, scrive la nota testata finanziaria, dimostra di non avere la minima idea di come funziona l'economia privata. I dirigenti aziendali, prosegue il Wall Street Journal, hanno attribuito gli attacchi del presidente Biden alle compagnie petrolifere a cinismo politico, ma forse sono troppo generosi. Il tweet che ha pubblicato durante il fine settimana, in cui ordinava alle stazioni di servizio di abbassare i prezzi, tradisce una deliberata ignoranza sull'economia privata.”
A Mosca, invece, dopo aver incontrato Vladimir Putin, il ministro russo della Difesa, Sergeij Shoigu, ha precisato che l'Ucraina ha finora ricevuto più di 28mila tonnellate di armi e munizioni dall'Occidente e che parte di quelle armi è finita sul mercato nero, in particolare su quello del Medio Oriente. Nel frattempo, negli ultimi dieci giorni l'esercito russo ha eliminato 170 mercenari stranieri, mentre altri 99 stranieri si sono rifiutati di combattere e hanno lasciato l'Ucraina.
L’Occidente sembra dunque sull’orlo di una crisi di nervi.
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