2022-06-14 10:02:48
Un'altra seduta pesantissima ed una chiusura sui minimi che proiettano gli indici
USA oltre il 20% di correzione dai massimi, spaventa gli investitori. Il quadro è
completo con la curva dei tassi i cui rendimenti a breve scadenza superano quelli a lunga scadenza e fanno intravedere lo spauracchio di una recessione economica. La negatività si è trasferita stamattina sui listini asiatici anche se il calo è decisamente più contenuto rispetto a Wall Street, probabilmente per il primo
sguardo ai futures USA che potrebbe far presagire un rimbalzo. Siamo alla vigilia
delle comunicazioni della FED. Tra le ipotesi un ulteriore rialzo da 0,50 punti ma
alcuni analisi prospettano una stretta da 0,75 punti o addirittura da 100. Una cura
da cavallo per cui l'interrogativo di fondo è: basterà? Hanno le principali banche
centrali il potere di controllare un'inflazione così alta? L'obiettivo del 2% pare
davvero irraggiungibile a breve e medio termine. Difficile, se non impossibile, capire cosa il mercato abbia scontato fino a questo punto, certo è che l'incertezza è la peggior nemica dei listini. Milano ripartirà dai 21.918 punti, dopo aver bruciato oltre 2.400 punti di capitalizzazione in appena 5 sedute. Si è venduto tutto come capita nelle occasioni in cui il panico prende il sopravvento. Per oggi attesa un'apertura in rialzo. Greggio a 121$ il barile in risalita e questo dato cozza con il timore di una recessione che porterebbe giù, e di molto le quotazioni dell'oro nero.
EUR/USD 1,0429
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