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Acidificazione degli oceani Circa un quarto dell’anidride carb | Ambiente e Territorio

Acidificazione degli oceani
Circa un quarto dell’anidride carbonica presente in atmosfera finisce negli oceani dove reagisce con l’acqua e si trasforma in acido carbonico. All’aumentare della CO₂ in atmosfera, aumenta anche la concentrazione di acido carbonico nei mari e di conseguenza si riduce il pH delle acque marine. Mark Jacoson (della Stanford University) ha stimato che tra il 1751 ed il 1994 il pH si sia ridotto da 8,25 a 8,14. L’IPCC (il Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico) ha stimato una riduzione del pH dello 0,3-0,4 entro la fine di questo secolo. L’acidificazione degli oceani riduce la capacità di riproduzione di molti organismi acquatici. Inoltre, è una delle cause dello sbiancamento dei coralli. Con l’abbassamento del pH marino si riduce il carbonato di calcio presente in ambiente acquatico, il quale è il principale costituente delle conchiglie, dei molluschi, dei crostacei e dei coralli. Infine, la diminuzione degli organismi acquatici può mettere in crisi il mercato ittico.