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Recupero del fosforo È possibile il recupero del fosforo dalle | Ambiente e Territorio

Recupero del fosforo
È possibile il recupero del fosforo dalle acque reflue, poiché esso si concentra nei fanghi di depurazione. Essi contengono circa il 95-99% di acqua e l’1-5% di materia secca. Dall’acqua dei fanghi si può recuperare la struvite, un sale foso-ammoniaco-magnesiaco. Essa rappresenta il 5-20% del fosforo totale presente nei fanghi. La restante parte resta nella frazione semi-solida. Bruciando questa frazione, è possibile operare sulle ceneri per recuperare altro fosforo. Inoltre, la combustione dei fanghi permette anche di ottenere energia. Infatti, se ben essiccati, i fanghi di depurazione hanno un potere calorifico tale da poter bruciare senza la necessità di combustibile ausiliario. In Francia il 19% dei fanghi prodotti viene incenerito, in Belgio il 64% e nei Paesi Bassi il 100%. In Italia solo il 3% ed anche l’uso dei fanghi in ambito agricolo è poco diffuso. Gli impianti stanno spesso in crisi perché la gestione dei fanghi di depurazione è piuttosto complessa sulla nostra penisola.