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I nostri corpi mostruosi, non conformi, queer, razializzati, p | Nonsonounaveramistress

I nostri corpi mostruosi, non conformi, queer, razializzati, poveri e immigrati non hanno diritto di esistere e, da sempre, noi che li abitiami, subiamo la violenza del controllore sociale di turno: attraverso il controllo psichiatrico, ormonale, chirurgico, familiare, fino alla violenza aperta che troppo spesso si manifesta con vere e proprie aggressioni fisiche, mentre la comunità è cieca, si volta dall'altra parte o, peggio, riprende con il cellulare quanto accade senza prendere posizione.
Questa volta non ci stiamo, e decidiamo di riprenderci una città muta, silente e dormiente davanti alla violenza omobitransafobica, violenza che, secondo qualcuno, non conviene fermare perché conserva lo stile di vita eterocisnormato e borghese e le asimmetrie nell'accesso ai diritti sociali che questo stile di vita determina.
Questa volta scendiamo in piazza, ci riprendiamo lo spazio pubblico, per gridare che il sistema non cambia adottando un feticcio di famiglia tradizionale corretto da una bandiera rainbow: il sistema cambia scontrandosi con l'impossibilità di assimilare corpi "biologicamente" impossibili, ormonalmente anarchici, sessualmente distruttivi. Froce, trans*, sex workers, persone razializzate, che non vogliono più sottostare alla produzione biopolitica violenta dei corpi, che questa passi per uno psichiatra o per l'omobitransfobico di turno che ti punta un coltello alla gola, ti feticizza, ti pesta, e tutto per gridarti che no, non sei liberə di essere chi sei.
Uniamoci in una favolosa e mostruosa slut walk, autorganizzata, anarchica e non autorizzata, safe, queer e non assimilabile.
Ci vediamo il 16 alle 21:00 in piazza dei Cavalieri a Pisa.