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Ho sentito un discorso di un laico di nome Daniele (portavoce | Lodiamo e Amiamo Dio

Ho sentito un discorso di un laico di nome Daniele (portavoce di una setta scismatica tradizionalista), uno dei tanti eretici e scismatici catastrofisti a cui piace gettare fango e menzogne contro la Santa Chiesa, che ha iniziato un discorso in piazza, attaccando subito la Santa Chiesa, dicendo che "questa Chiesa durante la pandemia ha chiuso le chiese e ha abbandonato i malati negli ospedali". Che bugiardo!

La Verità comprovata dai fatti, è che sono morti CENTINAIA di Sacerdoti e religiosi in Italia, negli ultimi due anni, proprio per essere stati vicini ai malati e ai sofferenti negli ospedali, nelle case di riposo e nelle parrocchie, al fianco dei sofferenti!

Qui in zona, anche durante il primo lockdown, le chiese erano tutte regolarmente aperte, e i Sacerdoti celebravano tutti la Santa Messa!

È mostruoso e satanico che uno che si spaccia per cristiano, proclama poi ovunque delle falsità così tremende contro la Verità!
I Sacerdoti e i religiosi sono stati al fianco dei fedeli, anche durante la pandemia!
Lo provano i fatti e i Sacerdoti che sono morti proprio per essere stati contagiati dai malati che hanno aiutato durante la pandemia!

Mi sono ricordato di un libro uscito nelle librerie l'anno scorso, libro riportato nell'immagine, in cui vengono raccontati molte storie vissute di Sacerdoti che hanno dato la vita per aver corso il rischio mortale di assistere i malati e i contagiati.

Racconta l'autore di questo ottimo libro:
"la Chiesa italiana si è dimostrata straordinariamente viva anche in tempo di morte. È viva nei Sacerdoti che la rappresentano in ogni angolo del Paese, anche in quelle frazioni sperdute dove mancano persino i sindaci.
È viva nella testimonianza delle vite che si sono spese fino alla morte per restare in mezzo alla gente, ma lo è anche nelle centinaia di sacerdoti anziani che hanno vissuto nella fedeltà alla vocazione anche quando l’età li ha costretti al riposo dal ministero attivo.
Direi che è proprio qui il messaggio del libro: la normalità di tanti preti italiani che è forse il loro tratto distintivo.
Non supereroi, ma discepoli al servizio del popolo fino al gesto estremo di donare la vita.
Nel libro si raccontano storie di molti preti che appunto hanno vissuto la pandemia e il lockdown in prima linea. Tra loro sono però molti quelli che non ce l’hanno fatta…

Il Sacerdote più giovane che è deceduto a causa del Covid-19 aveva 46 anni. Erano anzi due: don Alessandro Brignone, della diocesi di Salerno, e don Paolo Bosio, di Novara. Don Paolo era stato ordinato sacerdote nel 2004 e dopo essere stato vicario per 8 anni, gli era stata affidata la parrocchia del piccolo paese di Momo.
Qui era diventato ben presto un esempio di fede e devozione per tutta la comunità soprattutto quando, nell’autunno del 2017, aveva dovuto affrontare una grave malattia che lo avrebbe accompagnato negli anni a seguire.

"Tu sei il primo sacerdote sotto i cinquant’anni che il Signore ha chiamato a sé da quando sono Vescovo di Novara. È come se mi fosse morto un figlio, anzi un fratello più giovane che era un’anima bella e limpida, generosa e tenera", scrive in una commossa lettera il vescovo di Novara, mons. Franco Giulio Brambilla.
A Momo, don Paolo si era impegnato per ricostruire con pazienza la trama lacerata della comunità, dopo un passaggio difficile nella guida della parrocchia.
E appena aveva iniziato a raccogliere i frutti di tanto lavoro, la malattia lo aveva colpito con violenza.
Eppure lui non si era risparmiato, anche quando non si reggeva in piedi andava a portare il conforto a chi era in difficoltà.
Fino al contagio, che ha irrimediabilmente fatto precipitare la situazione."

Il cardinal Bassetti, nella bellissima presentazione che apre il libro, afferma:

"Nel tempo della pandemia, i Sacerdoti hanno davvero espresso il volto bello della Chiesa amica, che si prende cura del prossimo. Hanno donato un esempio autentico di solidarietà con tutti. Sono stati l’immagine viva del Buon Samaritano, contribuendo non poco a rendere credibile la Chiesa".