Get Mystery Box with random crypto!

Ricarica wireless. L'argomento non è nuovo e la tecnologia e g | All hail the Electrical Engineers!

Ricarica wireless. L'argomento non è nuovo e la tecnologia e già presente, dalle stazioni per smartphone agli impianti per autobus elettrici ed altri mezzi di trasporto organizzati in flotte. Il prossimo passo è sicuramente la ricarica in movimento. I progetti sperimentali esistono, dal MIT al Politecnico di Torino, nell'ambito del progetto 'Fabric'. Lo scenario tipico è quello di tratti autostradali con alte velocità di percorrenza, veicoli generalmente distanziati tra loro e stazioni piuttosto rarefatte, soprattutto quelle di ricarica super rapida. Le bobine che compongono il sistema di ricarica distribuito si occuperebbero di compensare la quantità di energia persa dal veicolo durante la marcia assicurandogli di entrare ed uscire dal tratto appena percorso con la percentuale di carica pressoché invariata, magari anche lievemente aumentata. Per di più il costo di utilizzo del servizio pare sia trascurabile rispetto al costo di installazione, per tal motivo non verrebbe richiesto ulteriore esborso se non quello relativo al pedaggio, che già includerebbe i lavori ordinari di posa del manto stradale e della nuova tecnologia. E se dopo milioni di investimenti, rinnovamento totale dei manti autostradali e probabile aumento dei pedaggi (perché nonostante quanto detto sopra, siamo pur sempre in Italia), la spesa non valesse l'impresa? E se venisse di colpo inventata la batteria con capacità di 1 GWh a fronte di un peso di 10 chili? (lasciatemi passare l'estremismo). Immaginiamo un autogrill con 100 auto elettriche tutte collegate in contemporanea ad altrettante colonnine fast charge da 150 kW. Come dice il prof. Guglielmi sarebbe necessaria un'intera centrale elettrica, in assenza di metodi alternativi di ricarica, per soddisfare l'assorbimento dei 15 MW di potenza richiesti e più capienti e leggere diventeranno le batterie e più in fretta (cioè con più potenza) i proprietari richiederanno che le loro auto siano cariche e pronte a partire. In compenso l'energia consumata da un veicolo in marcia in autostrada dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata se si conservano gli attuali limiti di velocità.
L'investimento, se ben fatto, potrebbe essere buono per i prossimi 20 o 30 anni (tecnologie legate al manto stradale DEVONO richiedere poca manutenzione e il minor numero di interventi possibili per essere prese in considerazione) e potrebbe finalmente eliminare la 'range anxiety' permettendo alle auto elettriche di slegarsi dal ruolo di auto da città e breve percorrenza.
Matteo
https://www.newsauto.it/notizie/ricarica-wireless-auto-elettriche-2018-158448/