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Stanno di fatto sperimentando esoscheletri per supportare le p | 🟢 Un Mondo che Cambia \ by dani biolatti 🥑

Stanno di fatto sperimentando esoscheletri per supportare le persone nei lavori più faticosi. Al di là dell'articolo, la componente interessante del tema sono a mio parere le tante domande a sfondo non solo tenologico ma anche etico che ne derivano.

Eccone alcune:

Il corpo umano sarà sempre "libero di muoversi" in totale autonomia e con libero arbitrio? Nel senso: qual è la normativa per cui un esoscheletro sarà solo "potenziante" e non diventerà potenzialmente esso stesso un sistema di controllo, a tutti glii effetti "fisico" (in sostanza, è l'esoscheletro a guidare i movimenti e non viceversa). Cioè, se l'esoscheletro viene visto come un "macchinario", potenzialmente l'essere vivente che lo "riempie" si deve adattare ad esso, e quindi stare ai tempi dettati da chi gorverna centralmente l'esoscheletro. Siamo pronti a normare correttamente questo nuovo mondo?

Potenzialmente è un grande aiuto per le persone, soprattutto quelle magari già affaticate e/o di una certa età. Questo non porta potenzialmente a gestire le risorse umane in modo da sfruttarle per il massimo possibile, a scapito di meccaniche del mercato del lavoro che agevolino invece la job rotation aziendale, il ricambio generazionale e più in generale sostegni orizzontali per una maggior dinamicità trasversale del mercato del lavoro?

Sistemi del genere possono essere un'agevolazione fondamentale per un'attività fisica da svolgere. Al tempo stesso, possono se aseguatamente "sensorizzati", creare una mole di dati e informazioni strategiche fondamentali per l'azienda. Che ruolo ha l'essere umano che utilizza un esoscheletro di questo tipo, in tutto ciò? Semplice spettatore? E sarà quantomeno uno spettatore consapevole?

https://www.wired.it/article/esselunga-esoscheletro-comau-magazzino-iuvo/