Donbass - droni kamikaze, i nuovi sniper Il ruolo dei droni | RangeloniNews
Donbass - droni kamikaze, i nuovi sniper
Il ruolo dei droni nei conflitti d’oggi ricopre un ruolo sempre più cruciale e le loro tattiche d’impiego sono in continua evoluzione: vengono costruiti o adottati nuovi apparecchi, cambiano le frequenze, i modi di gestirli o di disturbarne il segnale.
Oggi con un drone commerciale da poche centinaia di euro si può mettere fuori uso strumenti e mezzi che costano milioni, così come si può far fallire attacchi su larga scala intercettando in poco tempo i movimenti dell’avversario.
Sta scomparendo sempre più la figura del cecchino, con il suo fucile ad alta precisione, che nascosto nella vegetazione o tra rovine di qualche edificio, pazientemente, aspetta di premere il grilletto. Con i droni è più semplice localizzare gli obiettivi e colpirli. Il drone, differentemente da un proiettile, da un colpo di mortaio o una granata non è vincolato a tabelle balistiche e calcoli troppo complessi: esso può essere indirizzato verso qualsiasi target, a 360 gradi, entrando in una feritoia, nell’imbocco di un bunker o nel finestrino di un’auto.
Si, i droni sono vere e proprie armi e uccidono, mentre altre volte salvano vite. Con questi droni si possono consegnare viveri e munizioni agli avamposti o alle truppe circondate dall’avversario. È impossibile comprendere gli sviluppi della guerra di oggi senza considerare questi strumenti.
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