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Titolo: La prima indagine di Montalbano Autore: Andrea Camill | #VentagliDiParole

Titolo: La prima indagine di Montalbano
Autore: Andrea Camilleri
Editore: Sellerio Editore Palermo
Genere: racconti
Data: 04.11.2021

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#recensione

Il 17 luglio, in occasione del terzo anniversario della morte di Andrea Camilleri, ho deciso di audioleggere un'indagine di Montalbano (tra l'altro sono una fan sfegatata della serie TV).
Ho pensato che per una volta potevo iniziare dall'inizio. E così ho scelto "La prima indagine di Montalbano". Ma questo non è il primo romanzo su Montalbano.
In ordine cronologico, il primo libro sulla saga di Montalbano è "La forma dell’acqua", edito nel 1994. E qui avrei dovuto essere più sagace. Ma conoscendo un pochino Camilleri, davvero avrebbe mai potuto pubblicare il primo libro intitolandolo "La prima indagine di Montalbano"?

Usando una frase del libro che mi ha fatto morire dal ridere, potrei rispondere a questa domanda con le parole di Camilleri: “MPC Gli venne un pinsero goliardico: l'unico significato che poteva dare a quelle tri consonanti messe in fila era: MANCO P'O' CAZZO Appallottolò il foglio, lo gettò a terra, si andò a corcare più confuso che pirsuaso.”

La raccolta di racconti "La prima indagine di Montalbano" è stata pubblicata nel 2004 per colmare un po' dei buchi narrativi relativi agli esordi di Montalbano. La raccolta è composta da tre racconti lunghi: Sette lunedì, La prima indagine di Montalbano, che dà il titolo alla raccolta, e Ritorno alle origini.

Nell'audioleggere questo libro se da una parte ho riso un sacco (Camilleri è esilarante) dall'altra "mi figuravo" i personaggi della serie TV.

In tutte e tre le indagini, il giovane Montalbano deve scegliere l'angolazione giusta per risolvere il caso, perché le cose non sono come appaiono; un po' come quando si siede sulla veranda per vedere l'alba spuntare:

“Andò ad assittarsi nella verandina. La nottata era tiepida, non c'era una nuvola. Si mise a taliare un punto del cielo che lui sapeva.
Proprio in quel punto, da lì a qualche ora, il principio della luce del giorno avrebbe cominciato a farsi largo in mezzo allo scuro.”

Anche nella seconda indagine, ha l'impressione di stare sbagliando tutto

“Aviva la sensazione fastiddiosa di stare sbagliando tutto, ma non arrinisciva a capire indovi stava l'errore.
O forse l'errore stava propio nel suo modo di portare avanti l'indagine: si sentiva come chi si mette a fare il morto sull'acqua di mare e avverte che una leggera corrente lo sta trasportando. E allora, inerte, a quella corrente s'abbandona.”

Da questi tre racconti emerge l'amore di Camilleri per la sua Sicilia e anche un messaggio imperniato sulla legalità: non tutta la Sicilia è mafia e omertà. In Sicilia ci sono le persone oneste che si ribellano quotidianamente alla mafia con le loro azioni sotto il segno della legalità e della legge.

Scrive Andrea Camilleri nella nota finale: “Queste tre indagini del commissario Montalbano, scritte in periodi diversi, e lo si vede dalla scrittura, hanno un elemento in comune: non sono imperniate su delitti di sangue.
Non c'è un morto, in queste pagine. È una scelta voluta (e anche un rischio voluto), ma il perché io stesso non so spiegarmelo fino in fondo. Forse una specie di rigetto. Del resto i morti ammazzati, nelle mie storie, sono sempre stati un pretesto.
I tre racconti sono inediti. Solo per uno di essi ho parzialmente utilizzato un mio scritto apparso su "Micromega", n. 2, del 2002.
C'è da aggiungere che i personaggi di queste tre storie, i loro nomi (soprattutto i cognomi!) e le situazioni nelle quali si trovano e agiscono sono frutto della mia fantasia.”


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