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databackup-1INTRODUZIONE– Restic è un’applicazione per la | tuttiperlinux

databackup-1INTRODUZIONE Restic è un’applicazione per la gestione di backup sia in locale che in cloud, che supporta la crittografazione (AES-256) e la deduplicazione dei dati, riducendo dunque in modo significativo lo spazio necessario per conservare i file bekappati.Restic è già ad oggi compatibile con la maggior parte dei servizi cloud quali : “OpenStack Swift, bucket Amazon S3, Backblaze B2, Microsoft Azure Blob Storage, Google Cloud”, e sono presenti anche immagini Docker.Restic è sviluppato in linguaggio GO, cosa che lo rende molto leggero ed efficiente, risolvendo anche molti problemi di gestione di dipendenze.– INSTALLAZIONEEsistono molti pacchetti di installazione per la maggior parte dei sistemi operativi, coprendo un range che va da Arch Linux a MacOS, fino ai sistemi *BSD/*NIX……Per i sistemi più “standard” l’installazione è banale:– Debianapt-get install restic– Fedoradnf install restic– MacOSbrew install restic….. per tutti gli altri sistemi si possono trovare tutte le specifiche sul sito ufficiale di Restic (https://restic.readthedocs.io/en/latest/020_installation.html#stable-releases)Una volta installato il pacchetto i comandi per l’utilizzo di Restic sono davvero semplici ed immediati.Prima di tutto va inizializzato lo spazio che si decide di stanziare, dedicare, al backup, ricordandosi che Restic chiama la destinazione per i backup “repository” ( –repo oppure -r ).Quindi per inizializzare la Directory prescelta per la gestione dei backup possiamo agire in 3 modi diversi:spostarci all’interno della DIR prescelta e dare il comando # restic initindicare il PATH dei backup # restic init –repo /mnt/data//backup/indicare un percorso di rete # restic -r sftp:@:/mnt/data//backup init– COMANDI PRINCIPALIinitbackuplsrestoresnapshotstagcopystats…….. e molti altri ancora che potete trovare sulla documentazione ufficiale, al sito restic-official-docuPer poter automatizzare gli accessi ad aree esterne come, altri server, servizi cloud o altro, possiamo usare due metodi diversi;1) creiamo un file .restic.env nel quale possiamo inserire i dati di accesso (es. ad AWS S3) , aggiungendo la password creata durante la fase di inizializzazione [“init“]oppure2) creiamo un file .rest_pass in cui inseriamo soltanto la password – ESEMPIEs. file di tipo ENV ( .restic.env )#!/bin/bashexport RESTIC_REPOSITORY=” s3:https://s3.amazonaws.com/restic-backup-test “export AWS_SECRET_ACCESS_KEY=”IVZ6GSBXEaZ1DeXzhN1gr4eCWcxD7hhMOt1RWMdn”export RESTIC_PASSWORD=” Prima di lanciare i comandi per restic, in ambiente Cloud, eseguo il comando:source .restic.envper caricare le variabili d’ambiente indicate nel file .restic.envEs. file di tipo PASSWD ( .rest_pass )< password >….quando si decide di usare il file .rest_pass basta indicarlo alla fine della stringa di comando, come ad esempio:restic -r sftp:@:/home//backup/database snapshots -p .rest_pass– Esempi PraticiINIZIALIZZO UNA DIRECTORY LOCALE.\restic.exe init –repo C:\Users\User\Desktop\restic-repoenter password for new repository:enter password again:created restic repository 80ee4591fd at C:\Users\User\Desktop\restic-repoPlease note that knowledge of your password is required to access the repository. Losing your password means that your data is irrecoverably lost.Esegui il BACKUP.\restic.exe backup -r C:\Users\User\Desktop\restic…