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Costanzo Neri “Il processo all’arte non è mai avvenuto. Se ne | Trenta minuti di schermi neri

Costanzo Neri

“Il processo all’arte non è mai avvenuto. Se ne parlava in città e sono usciti alcuni articoli esagerati nei giornali, ma non è mai stata formulata un'accusa nei nostri confronti. Capisco che sia estremamente interessante provare ad immaginare una responsabilità dell'organizzatore per quello che è avvenuto e chiedersi se in nome di una performance artistica tutto sia concesso. L’arte, quella concreta e reale che ti sporca le mani e che ti fa andare a letto tardi la notte, è la forma che viene data ad un’idea. Un tentativo di rendere concreto un pensiero, attraverso luci, colori ed oggetti. Ma il mezzo è parte stesso dell’arte ed un mezzo che non contempli i limiti non sarà mai in grado di incanalare concretamente un'idea verso qualcosa di concreto.
Comprendo che sia un fenomeno soggettivo e di costume capire quali limiti ci poniamo e quali mezzi siano leciti per sconvolgere lo spettatore. Ma io volevo solo proiettare uno schermo nero e nel farlo ho realizzato uno spettacolo rispettoso di ogni regola richiesta per il teatro. La Polizia non ci ha mai contestato un’assenza di sicurezza, nemmeno quella del Laos”.