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The Bunnyman

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Gli ultimi messaggi 2

2018-05-06 18:14:04 Un giorno un uomo affrontò un divorzio difficile, andando alla fine ad abitare con la madre, quest'ultima, dopo qualche settimana dal trasferimento del figlio, cominciò a vedere una strana ombra di una ragazza aggirarsi quasi ogni notte tra le stanze talvolta fermandosi a fissare la signora anziana.

L'uomo all'inizio non ci diede molta importanza alle parole dell'anziana madre, credendo che fosse l'inizio di un po' di demenza dovuta alla vecchiaia, ribadendole che sarà stato tutto frutto della sua fervida fantasia. Una notte, mentre l'uomo stava lavorando al computer, vide con la coda dell'occhio un'ombra, girò la testa e vide sua figlia che lo fissava fin quando ella non si diresse verso la cucina.

Era notte inoltrata quindi il padre decise di inseguirla. Appena giunse in cucina la ritrovò a fissarlo con fare a dir poco inquietante, fin quando non scappò, quasi divertita, fino in camera sua. Il padre la inseguì di nuovo, ritrovando però la camera della piccola vuota, con il letto ancora rifatto. Poco dopo realizzò che non era il giorno assegnatoli dal tribunale per tenere la bambina.
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2018-05-06 18:06:04
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2018-04-05 16:23:33 a contessa venne arrestata e condannata a morte insieme ai suoi seguaci e complici, che però vennero da prima torturati e poi arsi vivi. La morte della contessa, però avvenne anni dopo: Nell'agosto del 1614, in una calda mattina, il suo carceriere, sbirciando dal foro della sua stanza, notò la scodella del cibo intatta, entrò nella cella e trovò la contessa, vestita di tutto punto e agghindata a festa, morta sul suo letto. Aveva 54 anni.
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2018-04-05 16:23:33 Elizabeth Brathory nacque in Ungheria il 7 agosto 1560. La famiglia Barthory fu una delle famiglie, protestanti, più ricche e potenti di tutta l'Ungheria del tempo. Fin da piccola, Elizabeth, assistette alla crudeltà della famiglia a cui apparteneva, tra cui un episodio in particolare: Una zingara venne cucita all'interno di un cavallo e lasciata li a morire.

Nel 1571, all'età di 11 anni, Elizabeth divenne la fidanzata di Ferenc Nadasdy (16 anni), grazie alle doti di manipolazione, di quest'ultimo, della famiglia Barthory. I due si sposarono l'8 maggio 1575. Ferenc era un guerriero e quindi spesso doveva dividersi dalla consorte la quale, nel loro castello di Sarvar, portava avanti il compito di disciplinare la servitù.

Questa sua forma educativa, in seguito, venne considerata il più alto esempio di sadismo mai consumato fino ad allora.
Picchiare duramente, con un pesante bastone, i domestici era la più tenera delle sue punizioni, dal momento che aveva personalmente scritto un decalogo riguardante i vari castighi corporali da infliggere. Frequentemente venivano usati dei grossi spilloni di ferro per chiudere la bocca alle ragazze disubbidienti. Essi venivano conficcati e fatti passare dal labbro superiore a quello inferiore, e nel contempo le unghie e le carni di queste sventurate venivano riempite da piccole schegge di legno acuminate. Un’altra di queste punizioni consisteva nel trascinare giovani fanciulle, completamente nude, fuori nella neve, dove Elizabeth dava l’ordine di versare su di loro acqua fredda fino a che non morivano assiderate.

Una delle cose da lei più amate, quando il marito partiva per la guerra, era quella di far visita a zia Klara, riconosciuta da tutti quale la regina perversa del bisessuale, ella gioiva ad infliggeva torture atroci alla servitù e agli uomini troppo dotati. Grazie alle sue importanti amicizie con ricchi e potenti signori della zona, Klara aveva sempre a disposizione un nutrito numero di ragazze per la casa.
Elizabeth, lì, assieme alla parente, dava sfogo a tutta la sua perversa lussuria.

tra gli anni 1604 e 1610 una misteriosa donna di nome Anna Darvulia, probabilmente una delle tante amanti di Elizabeth, le insegnò molte tecniche nuove di tortura. Con la morte di Darvulia, Elizabeth Bathory, ora sulla quarantina, era divenuta ancor più imprudente.

Cominciò a scegliere alcune ragazze della nobiltà più bassa e circostante grazie, soprattutto, all’aiuto di Erzsi Majorova donna senza scrupoli della vicina citta di Miava.
Fu proprio la Majorova che incoraggiò la contessa Bathory ad interessarsi a ragazze di simil ceto, ed a non disdegnare neppure le avvenenti contadinotte del luogo.

Un complice testimoniò che, in certi giorni, Elizabeth ordinava di fare stendere sul pavimento della sua camera, completamente nude, delle innocenti adolescenti con l’intento di torturarle. Qualche ora dopo il sangue di queste sventurate scorreva come ruscelli in un pomeriggio di pioggia torrenziale: i servi per svuotare la stanza da quel liquido dovevano usare grossi secchi di legno e, dopo, coprirne le enorme chiazze rossastre con la cenere.

Dal diario di Elizabeth Bathory: «Una giovane domestica non è riuscita a sopportare che la sverginassi con un palo di frassino e così è crollata subito, rapidamente è morta. Effettivamente era troppo piccola».

Una mattina appena sveglia, Elizabeth, chiese a Dorothea Szentes di cercarle una giovane e corpulenta ragazza del paese vicino. Dopo circa un’ora la collaboratrice tornò con una robusta fanciulla che venne fatta adagiare sul letto della contessa e spogliata completamente.

La Bathory, anch’ella nuda, si avvicinò al capezzale e, come un bulldog, aprì la bocca e azzannò la ragazza sulla guancia. In men di un battito di ciglia le fu dietro la schiena e con fare bestiale le lacerò una spalla coi denti. La povera sventurata svenne all’istante, ma ciò non impedì alla contessa di attaccare i seni e le gambe. Il sangue schizzando copiosamente dalla fanciulla la ricoprì di rosso e tutto sembrò orrendamente inumano anche agli occhi di Dorothea.

Nel 1611 l
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2018-04-05 15:55:16
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2018-04-03 19:12:12 "Era una sera come tante altre, una sera tranquilla a mio parere se non fosse che non riuscivo a prender sonno, quel maledetto di Morfeo non mi voleva stringere tra le sue braccia. La sveglia sarebbe suonata alle 5 l'indomani, ed io, a l'una di notte ero ancora li a guardare la televisione. Credo fossero state le 2 quando, finalmente, il mio corpo e la mia mente cedettero al sonno, facendomi dormire supina, una posizione alquanto inconsueta per me.

Mi sognai una cosa molto bizzarra: Ero nel mio letto, posta supina con le braccia lungo i fianchi, con gli occhi spalancati e rivolti alla televisione ormai spenta della mi stanza, posta ai piedi del mio letto.
Erano le 3 quando mi svegliai, prendendo lucidità del mondo a me circostante. Ero posta nella stessa posizione del sogno, con gli occhi già spalancati che fissavano la televisione dallo schermo nero.

Quel sogno mi tormentò tutta la giornata, fin quando, la sera, mia madre non mi venne a prendere a lavoro. Le spiegai cosa m'era capitato, e lei, con fare tranquillo, mi disse che avevo subito un'esperienza extracorporea: La mia anima s'era distaccata dal mio corpo, facendomi rivivere la stessa azione che stavo compiendo in quel momento."
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2018-04-01 23:17:12
Gacy con la sua famiglia
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