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ALLA RICERCA DI UN'IDENTITÀ. 'Un gabbiano di Nessundove io son | Settore Culturale™🎓

ALLA RICERCA DI UN'IDENTITÀ. "Un gabbiano di Nessundove io sono, nessun lido considero mia patria, nessun luogo, nessun posto a sé mi lega; è di onda in onda invece che io volo". Così scriveva nel suo diario l'imperatrice Elisabetta d'Austria. Bellissima e inquieta, amata e tormentata, Elisabetta era costantemente in fuga dalla rigida corte di Vienna, che opprimeva il suo desiderio di vivere lontana da qualsiasi costrizione o imposizione. Sissi, infatti, non si rassegnò mai al ruolo impostole di imperatrice, moglie e madre, ma continuò a ricercare una dimensione che esprimesse la sua individualità più profonda senza riuscirvi. Il suo grande dramma consistette principalmente nell'impossibilità di potersi realizzare secondo la sua natura, portandola a convivere con una profonda solitudine interiore.

I viaggi, la palestra all'interno della Hofburg, il palazzo imperiale di Vienna, la rigidissima dieta per avere un vitino di vespa, il suo amore per i classici greci e tante altre piccole manie venivano derise dalla corte viennese. Così Sissi, sentendosi sempre più disprezzata, tese a isolarsi sempre di più. La nuora Stefania, nel suo libro Come non fui imperatrice, descrisse la suocera con queste parole: "L'imperatrice Elisabetta aborriva l'etichetta e fuggiva volentieri nella solitudine, lontano dalle usanze della corte imperiale. […] Odiava il martirio di quella schiavitù, come essa usava definire i doveri della sua posizione. […] Ella riteneva che ognuno avesse diritto alla propria libertà".

IL MARITO FRANCESCO GIUSEPPE. Non riuscì a trovare il conforto che desiderava neppure all'interno della vita matrimoniale: suo marito l'imperatore Francesco Giuseppe era molto preso dagli impegni di Stato, e aveva una mentalità troppo diversa per comprendere le problematiche della moglie. Elisabetta si ritrovò così in disparte in una corte fredda e ostile, lontana dagli affetti familiari della sua infanzia. La privacy a cui tanto aspirava venne meno e il suo compito, oltre a dare al mondo l'erede maschio, fu quello di entrare il prima possibile nel suo ruolo di imperatrice.