2021-06-17 18:01:37
LA NUOVA GRANDE MURAGLIA, ANTI-CINESE
l'editoriale di Guido Salerno Aletta La crescita travolgente dell'economia cinese, a ben vedere, ripete il paradigma degli Usa che approfittarono delle due guerre mondiali, combattute sul suolo europeo, per divenire nei trent'anni che vanno dal 1915 al 1945 la più grande e prospera nazione del mondo. Mentre gli europei si scannavano a milioni, l'America produceva per tutti, arricchendosi.
La Cina ha fatto lo stesso: ha approfittato della guerra economica antipopolare che è stata combattuta in Occidente a partire dall'Era di Ronald Reagan e di Margaret Thatcher, a suon di liberalizzazioni, deregolamentazioni, delocalizzazioni, abbattimenti del welfare e precarizzazione del lavoro: il loro mantra era "There Is No Alternative".
A partire dagli Anni Ottanta, l'Occidente ha deindustrializzato la produzione: la Old Economy, la produzione manifatturiera, era sinonimo di Classe Operaia, di diritti sindacali, di scontri sociali, di scioperi a ripetizione e di rivendicazioni salariali.
Con la Caduta del Muro di Berlino, nel '92, venne finalmente meno la paura che i Partiti Comunisti europei potessero prendere il potere democraticamente: da allora, è stato un gioco al massacro contro la classe media, quella che aveva beneficiato della crescita economica facendo da argine alla Sinistra. (continua su Teleborsa)
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