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Abbiamo già accennato, lo si evinca dai messaggi già pubblicat | Rivolta contro il mondo moderno

Abbiamo già accennato, lo si evinca dai messaggi già pubblicati, all'importanza di mantenere la propria mente salda senza degenerare nella brutalità. Lasciamo quindi le soluzioni sempre "semplici" alla pubblicità ed agli sprovveduti, e cerchiamo invece di affinare il nostro stesso pensiero e ponderare accuratamente anche gli aspetti che, per convenienza, potremmo desiderare di accettare passivamente, sebbene non corrispondenti alla verità. In quest'ottica, anche le speculazioni non vanno confuse con la dottrina e possono essere contestate, evitando, però, di cadere nelle varie trappole del pensiero moderno, prima fra tutte quella del relativismo.
Anche in "Rivolta contro il mondo moderno" sono contenute speculazioni; in particolare, il passaggio che segue descrive una via che l'autore enumera tra altre, che ha dei suoi seguaci, ma che noi, gli scriventi, siamo sicuri non vada seguita:
«Per alcuni, la via dell'accelerazione può essere la più adatta per avvicinarsi alla soluzione, perché, in certe condizioni, molte reazioni equivalgono a quei crampi che valgono solo a prolungare l'agonia, e ritardando la fine ritardano anche il nuovo principio. Si tratterebbe di assumere, presso uno speciale orientamento interiore, i processi più distruttivi dell'èra moderna per usarli ai fini di una liberazione. Come in un ritorcere il veleno contro sé stesso o in un "cavalcare la tigre"».
Si tratta, insomma, di quello che oggi viene chiamato "accelerazionismo", inteso in senso lato.
Proposte distruttive, che non accolgono, lo ribadiamo, il nostro consenso e che, in ultima analisi, dovrebbero essere anche anti-tradizionali. Lasciamo di proposito al lettore quest'ultima considerazione costruita in forma congiuntiva affinché sia per lui un interrogativo al quale dare eventualmente una risposta dopo una riflessione sul mondo della tradizione.