2021-11-06 12:33:43
#LibroSettimana
“I dolori del giovane Werther” di J.W. Goethe
Il libro è composto da una serie di lettere che il nostro protagonista Werther scrive all’amico Guglielmo nelle quali viene descritta in maniera cronologica tutta la storia e se in un primo momento questa modalità narrativa mi ha un pò destabilizzato, non essendo amante di questo genere narrativo, andando avanti con la lettura mi sono dovuta ricredere perché tale narrazione mi ha fatto entrare in empatia con il protagonista coinvolgendomi sempre di più lettera dopo lettera. La storia parla per l’appunto del giovane Werther che stufo della vita cittadina decide di andare in un villaggio di campagna ed è qui che incontra Carlotta figlia del borgomastro del villaggio e promessa sposa di Alberto, e se né innamora. Nelle lettere a mano a mano Werther descrive all’amico tutti i cambiamenti emotivi che tale sentimento e tale situazione gli provoca fino a raggiunge l’apice con un finale purtroppo drammatico. In un primo momento ho confrontato l’amore utopico, se così possiamo descriverlo, di Werther con quello di Leopardi con Beatrice. Però ben presto mi sono distaccata da questo paragone poiché a differenza di Beatrice che non sapeva l’amore che Leopardi provava per lei, Carlotta invece ne è consapevole e ho ammirato il senso di lealtà e rispetto che ha dimostrato una volta resasi conto della situazione nei confronti del suo promesso sposo. Così come i sentimenti puri dimostrati da Werther nel non imporsi o meglio nel non cercare a tutti i costi di ottenere quello che desiderava, cioè stare con lei, ma di mettere al primo posto la felicità di quest’ultima anche se questa fosse stata con qualcun altro. Ed è qui, a mio avviso, che c’è stato il culmine dell’opera ovvero il chiaro messaggio in cui l’amore quello vero, puro e sincero non scaturisce dal possesso o dall’imporre le proprie scelte e le proprie voglie alla persona amata ma è quel sentimento che, nella sua complessità è in realtà semplicissimo, tanto da farti porre la felicità dell’altra persona ovunque o con chiunque essa sia prima della tua. Certo non è un accettazione facile per tutti perché per una persona innamorata, ed è quello che ci dimostra purtroppo il nostro protagonista, accettare il dolore che comporta stare lontano dalla persona amata non è facile infatti scrive:
“La natura umana, continuai dunque, ha i suoi limiti: essa può sopportare la gioia, la sofferenza, il dolore fino a un certo punto, e soccombe se questo è oltrepassato. Non è questione di stabilire se un uomo è debole o forte, ma di vedere se egli può sopportare la sofferenza che gli è imposta, sia morale che fisica;”
E concludo facendo un chapeau all’autore per questa opera meravigliosa che mi ha fatto provare emozioni uniche, avvolte lo ammetto anche qualche lacrimuccia e per i valori che è riuscito a trasmettere proprio per questo la super sonsiglio.
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