2022-05-13 13:37:04
L'Italia è venuta meno agli obblighi previsti dalla direttiva Ue sulla qualità dell'aria, non contenendo i valori limite annuali di biossido d'azoto, "sistematicamente e continuativamente oltrepassati" a partire dal 2010. In particolare negli agglomerati di Torino, Milano, Bergamo, Brescia, Firenze, Roma, Genova e Catania.
Non stupisce allora che secondo un report del 2021 dell'Aea, l'Agenzia europea dell'ambiente, l'Italia è il Paese Ue che nel 2019 ha fatto registrare il numero più alto di morti premature causate dal biossido di azoto, ben 10.640.
Il nostro Paese ha anche omesso di adottare, a partire dall'11 giugno 2010, le misure necessarie a garantire il rispetto del valore limite annuale di biossido d'azoto, in particolare per non aver adottato misure per limitare al periodo più breve possibile il superamento della soglia limite.
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