Da ieri è entrata in vigore in #Ungheria la legge “anti comunità LGBT+”, che proibisce ogni forma di pubblicità, informazione e diffusione di contenuti legati all’omosessualità e all’identità di genere a minori. Sotto l’ombrello della “tutela dei bambini” la legge vieta la rappresentazione di qualsiasi orientamento sessuale diverso da quello eterosessuale, cancellando così diritti e creando nuove forme di censura.
L'Unione europea metta un argine all'integralismo di #Orbán e condanni subito, con una sola voce, quanto sta accadendo in palese violazione dell’articolo 2 del Trattato sull’Unione europea.
Come ricordato ieri da 17 leader europei - tra cui il nostro premier Mario Draghi - in una lettera di condanna, odio, intolleranza e discriminazione non devono trovare posto nell’Unione europea.
È fondamentale rispondere con forza a questa ennesima violazione dei diritti fondamentali. Con gli strumenti dello Stato di diritto propri dell’Unione, a tutela anzitutto dei cittadini ungheresi.
