2021-11-10 11:52:15
10 NOVEMBRE
CI SONO VICINI?Quando recitiamo il Credo diciamo: «Credo la comunione dei santi». Per spiegare questa confortante verità, s. Paolo usa l'immagine del corpo: noi cristiani, egli spiega, siamo tutti in comunicazione tra noi perché formiamo come un grande corpo mistico, di cui Cristo è il capo e noi formiamo le membra.
Questa immensa comunione dei santi è costituita da tutti i cristiani: quelli che si trovano ancora in questo mondo e quelli che sono già nella vita eterna.
La barriera della morte non riesce quindi a spezzare quella comunione misteriosa e profonda che esiste tra noi e i nostri cari defunti. Anzi, quanto più cresciamo nella vita cristiana, quanto più ci avviciniamo a Dio, tanto più strettamente siamo uniti anche ai nostri cari che si trovano nell'aldilà.
La tradizione cristiana ha sempre insegnato che la fede non distrugge la natura; per il semplice fatto che fede e natura provengono dallo stesso Dio. E Dio non si può contraddire. La vita eterna non distruggerla personalità dei nostri cari, come non spezza l'amore.
E così gli affetti cari, quelli che esistono ad esempio fra sposi, genitori e figli, tra amici, sono più forti della morte... Un giorno rivedremo i nostri cari che, ci hanno momentaneamente lasciati. Ma fin d'ora, ci sono accanto, anche se sono invisibili, comunicano con noi, anche, se non rispondono alle nostre parole.
Chiediamo alla Madonna che ci aiuti ad accrescere il nostro amore per il suo divin Figlio, perché questo è il modo più sicuro per stare più vicini ai nostri cari defunti.
ESEMPIO: L'apparizione di s. Pio X. Il p. Arrighini nella sua opera Testimonianza d'oltretomba narra che nella notte tra il 15 e 20 febbraio del 1939 il pontefice Pio XII, allora segretario di stato, aveva trascorso una giornata laboriosa.
Nelle riunioni che precedettero il conclave aveva fatto presente ai cardinali la grave, situazione mondiale, che per 6 anni afflisse l'umanità; e pregava i porporati di affrettare nell'elezione del nuovo pontefice per il bene della Chiesa e dell'umanità. Dopo aver consumato una cena frugale e recitate le consuete preghiere, il card. Pacelli si chiuse nel suo studio per riprendere il lavoro.
Era notte. Dalla Piazza di S. Pietro giungeva solo il mormorio della fontana, quando vide delinearsi una figura bianca avvolta in un chiarore di luce che gli si fece avanti.
Il cardinale restò perplesso e riconoscendo nell'apparizione il defunto Pio X, riuscì a pronunciare solo la parola "Santità!...
Pio X si manifestò dicendogli: «Fra pochi giorni tu sarai il vicario di Cristo. Eventi spaventosi scuoteranno la terra. Sii forte nel reggere la Chiesa. Dio ti aiuterà».
Così dicendo, la figura disparve.
FIORETTO: Recitiamo per cinque volte l'eterno riposo in suffragio delle anime abbandonate del purgatorio.
GIACULATORIA: Dolce Cuore del mio Gesù, fa' che t'ami sempre più.
PREGHIERA: Tutto ciò che mi rimane di te non è sotto questa pietra. Qui tu hai lasciato la tua spoglia mortale; ma la tua anima immortale è lassù, nella dimora dei santi.
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