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Public Speaking Professionale

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🗣 Audio, video e contenuti sui temi del Public Speaking e della comunicazione efficace.
👔 Con Patrick Facciolo, dottore in tecniche psicologiche, giornalista e formatore.
Se vuoi saperne di più su di me:
https://www.parlarealmicrofono.it/patrickfacciolo

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Gli ultimi messaggi 6

2021-07-27 10:55:44 COME AFFRONTARE L'IMBARAZZO DELLA WEBCAM: 3 SPUNTI DI CONSAPEVOLEZZA

Saper parlare alla webcam in quest'ultimo anno e mezzo è diventato molto importante sul lavoro e nella vita privata.

Ogni giorno attraverso le telecamere dei nostri computer e dei nostri smartphone contattiamo colleghi e clienti, per questo diventa molto importante saperci relazionare in modo confortevole con questo strumento, per noi e per chi ci ascolta.

In questo video, pubblicato ad aprile 2020, offro 3 spunti per affrontare meglio lo stress da webcam. Parlo dell’abitudine a relazionarci con la nostra immagine videoripresa, e delle aspettative che abbiamo quando realizziamo un video.

Infine offro qualche spunto per fare esercizio, e migliorare il nostro comfort quando comunichiamo in video sul web.



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Aprire / Come
2021-07-20 16:06:15 Come parlare con gli altri e gestire una conversazione [VIDEO]

Una delle domande che mi vengono fatte più spesso è: "Patrick, come posso parlare efficacemente con gli altri e affrontare una conversazione"?

Si tratta di una domanda impegnativa, fosse anche soltanto perché non esistono "gli altri", ma persone volta per volta diverse, con caratteristiche e passati differenti con cui relazionarci.

Così come non siamo tutti uguali a nostra volta, e ciascuno di noi può avere una sua differente propensione a comunicare con le altre persone.

E allora, quali possibilità ci restano per comunicare in modo efficace, se non esiste un pubblico ogni volta uguale, e se ciascuno di noi ha caratteristiche diverse?

Ne parlo in questo video, cercando di proporvi delle domande utili per definire meglio questo tema.



553 viewsedited  13:06
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2021-07-13 10:25:44 Public Speaking per guide turistiche: come parlare in pubblico durante tour e mostre culturali

Fare la guida turistica e museale significa dover parlare spesso in pubblico.

Significa guidare le persone alla scoperta di opere d'arte, chiese, musei, città storiche, e riuscire allo stesso tempo a rendere comprensibili concetti, storie e racconti complessi.

In questa puntata ho realizzato una video lezione di Public Speaking per guide turistiche e museali, tornando sul tema della centralità del pubblico in comunicazione, sull'uso del linguaggio e i rischi connessi all’uso di metafore e sottintesi, così come sull'importanza di creare immagini attraverso le parole.

Qui il video completo:

589 viewsedited  07:25
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2021-06-30 12:55:39 La comunicazione di Giuseppe Conte e Beppe Grillo ha un problema: le negazioni [VIDEO]

Ve ne avevo già parlato a proposito di Giuseppe Conte, ai tempi di:

- “Questo governo NON lavora col favore delle tenebre” (10 novembre 2020).

Ma potremmo aggiungere all'elenco:

- “Rifonderemo il Movimento 5 stelle, NON sarà un’operazione di marketing” (2 aprile 2021)
- “NON siamo qui per una passerella” (Conte all’inaugurazione del Mose di Venezia, 10 luglio 2020).

E la lista potrebbe continuare.

Fateci caso: più volte le affermazioni di Conte contengono quantità di negazioni importanti. E come ho spesso sottolineato in questi anni, il problema della negazione è che rischia di attivare nell’ascoltatore l’immagine mentale opposta rispetto a quella che il comunicatore vorrebbe (“Non sei qui per fare una passerella? Non ci avevo pensato, ma adesso che me lo hai detto, mi dai un'occasione per rifletterci”).

Si tratta di una modalità che è proseguita anche in questi giorni di scontro tra Beppe Grillo e Giuseppe Conte. Partiamo proprio dalla conferenza stampa di Conte dell'altroieri:

- “A Beppe dico che NON ne faccio una questione personale“
- “NON è certo una battuta irriverente o sgradevole che mi preoccupa”
- “NON mi accontenterò di una risicata maggioranza”.

Ieri, la risposta di Beppe Grillo sul suo blog:

- “Conte NON ha esperienza di organizzazioni, né capacità di innovazione”
- “NON ha visione politica né capacità manageriali”
- “NON è il consenso elettorale il nostro vero problema".

Il punto è, cari amici: quanto siamo ancora capaci, nella nostra comunicazione, di comunicare ciò che le cose rappresentano per noi, evitando di esplicitarle troppo di frequente in forma negativa?

Ogni volta che usiamo una negazione, esponiamo il pubblico a una necessità di decodifica: tu mi dici come NON stanno le cose, e io devo decodificare il messaggio AL CONTRARIO per capire come stanno effettivamente.

È uno sforzo che tu, comunicatore, chiedi a me, ascoltatore.

In quest’era dell'attenzione contesa, è una richiesta tutt'altro che semplice.

La mia domanda è: si può fare di meglio? Secondo me, sì.



612 viewsedited  09:55
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2021-06-16 09:31:28 Come usare la webcam nei webinar: l’effetto di dominanza/sottomissione

Quando parliamo in pubblico sul web spesso non ci rendiamo conto di com'è posizionata e orientata la nostra webcam: dal basso verso l'alto se usiamo un laptop, dall'alto verso il basso se la collochiamo sopra un monitor che è rialzato rispetto al nostro spazio di lavoro.

In tutto questo: il nostro ascoltatore, il nostro pubblico, come si sentirà guardato? In questo video, dedicato ai temi del Public Speaking a distanza, introduco i concetti di "dominanza" (la mia figura è inquadrata dall'alto verso il basso, pertanto "incombo" nell'inquadratura, "domino" l'inquadratura) e di "sottomissione" (la mia figura è inquadrata dal basso verso l'alto, e quindi è il pubblico a guardarmi dall'alto in basso).

Tra questi due estremi, esiste una terza via? Ne parlo in questa puntata, tornando a occuparmi di piani di inquadratura, webinar e riunioni online.



606 views06:31
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2021-06-11 14:44:08 Public Speaking: l’importanza di dare un titolo chiaro alla nostra presentazione

Accendo la TV, e vedo al TG questa immagine tratta da un evento online del Partito Democratico. Leggo il titolo dell'evento: “Infanzia ai margini? Diritto alla salute e disuguaglianze”.

Non capisco il titolo. Lo rileggo.

“Infanzia ai margini? Diritto alla salute e disuguaglianze”.

Ci trovo una metafora, tre concetti astratti (“diritto”, “salute”, “disuguaglianze”), un punto interrogativo, e una frase che non riesco a capire se sia una risposta alla domanda precedente, o la continuazione di un elenco.

Mi soffermo su “Infanzia ai margini”. Ai margini di cosa?

Essendo una metafora, non mi è chiaro. Il titolo voleva dire che i giovanissimi sono trascurati? Se sì, da chi? Voleva dire che non ci sono abbastanza investimenti per la scuola? Che dopo la pandemia molti studenti delle elementari non stanno più andando a scuola? Non mi è chiaro nemmeno questo.

“Diritto alla salute e disuguaglianze”: di chi? Dell’infanzia ai margini? O più in generale della popolazione? O ancora più in generale dei più deboli nel mondo, non solo in Italia?

E poi perché le virgolette nell’impaginazione del titolo? È la frase che ha pronunciato qualcuno, e per questo merita delle virgolette?

Ho letto 8 parole, mi sono fatto 10 domande. E questo perché faccio il lavoro che faccio (il giornalista e il formatore di Public Speaking). Altrimenti probabilmente mi sarei distratto, e avrei cominciato a guardare il telefonino, in attesa del servizio successivo.

Il titolo di una presentazione è la nostra prima (e spesso più importante) occasione di contatto e di connessione con il nostro pubblico.

È un po’ come una porta di ingresso (e scelgo appositamente una similitudine, anziché una metafora): se quella porta è sbarrata, mi lascia fuori.

E mi fa sentire escluso dalla conversazione.

https://www.linkedin.com/posts/patrickfacciolo_accendo-la-tv-e-vedo-al-tg-questa-immagine-activity-6809028515762077696-zDwL
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Aprire / Come
2021-06-09 09:51:20
Quando comunichiamo è fondamentale essere chiari: non tutto ciò che per noi è evidente risulta evidente anche per chi ci sta ascoltando. E i sottintesi non ci aiutano.

Per esempio: nelle ultime settimane trovo sul web molte locandine di eventi in cui non capisco più se si tratti di eventi online o in presenza. Semplicemente gli organizzatori non lo scrivono, come se dovessimo capirlo noi.

Ti devi prendere la briga tu, come lettore/ascoltatore, di cercarti i dettagli della didascalia, e tentare di dedurlo.

Ma questa non è comunicazione efficace.

Comunicazione efficace è avere in mente un’informazione da comunicare, e comunicarla, senza dare per scontato che “ma tanto chi mi legge/ascolta capirà”.

Non è così: il lettore, l’ascoltatore, più in generale il destinatario della nostra comunicazione non capirà, se noi non glielo diciamo.

@patrickfacciolo
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