Get Mystery Box with random crypto!

IL MESE DI MARIA VENTOTTO MAGGIO L'esempio di Gesù nel deser | Preghiera di Liberazione

IL MESE DI MARIA

VENTOTTO MAGGIO

L'esempio di Gesù nel deserto

1. Gesù nel deserto ci insegna la necessità di avere dei momenti ed anche dei periodi sufficientemente lunghi di ritiro e di silenzio. Il Figlio di Dio non temeva le attrattive e il chiasso delle realtà terrene, le seduzioni degli uomini, le distrazioni delle chiacchiere inutili. Eppure se ne andò nella solitudine. Noi invece, così fragili nell'ambiente in cui viviamo ogni giorno, siamo spaventati al solo pensiero di poter rimanere soli con noi stessi e la nostra coscienza.
2. Gesù nel deserto ci insegna la necessità di mortificare i nostri sensi e il nostro corpo. Per quaranta giorni, Gesù ha digiunato e non ha preso cibo, e ha dormito sulla terra, anche se il suo corpo non poteva fare alcun male perché era perfettamente soggetto allo spirito. Noi invece, che siamo nati peccatori e siamo inclini al male, non osserviamo neppure più quei pochi giorni di digiuno e di astinenza che la Chiesa ci chiede di fare, e se lo facciamo cerchiamo di osservarli con il minor rigore possibile.
3. Gesù nel deserto ci insegna che dobbiamo pregare spesso, e che dobbiamo trovare anche dei periodi abbastanza lunghi di preghiera e di riflessione. Il Signore non aveva certo bisogno di chiedere la grazia che già aveva e non poteva perdere, non aveva bisogno di chiedere la virtù che possedeva in tutta la pienezza, non aveva bisogno di chiedere la conoscenza perché è la sapienza stessa di Dio. Noi invece, che abbiamo necessità della grazia, della virtù e della conoscenza, preghiamo così poco, per obbligo, distrattamente.

Sono tante le lezioni che ci vengono dai quaranta giorni passati da Gesù nel deserto, nel digiuno e nella preghiera. Lui era davvero il santo: non poteva temere di essere vinto dalle tentazioni, non aveva passioni da controllare o vizi da estirpare. Gesù è andato nel deserto per darci un esempio, per continuare i suoi insegnamenti di vita pratica cristiana. Ha pregato e digiunato per insegnarci come possiamo vincere le insidie e le tentazioni del mondo, per mostrarci che non possiamo fare a meno della penitenza e della preghiera.
Solo così possiamo vincere il mondo; solo chi prega e controlla i sensi supera le suggestioni e le tentazioni del demonio, signore del mondo. La solitudine del cuore, la preghiera e la meditazione, la mortificazione sono i soli mezzi per non ricadere nel peccato. Se non li adoperiamo, dovremo piangere la disgrazia di essere vittime del male.
Maria, nostra cara madre, pur non andando nel deserto, ha sempre vissuto secondo l'esempio del deserto. L'intera sua vita è il modello di un'esistenza tutta impiegata nel lavoro, nella preghiera, in una continua mortificazione, nel raccoglimento e nella serenità della sua famiglia. Noi invece, fragili e deboli, esposti ad ogni sorta di tentazioni, rifiutiamo i mezzi che ci allontanano dalla perdizione eterna, e pratichiamo volentieri quelli che ci portano alla morte. Ricordiamoci che Gesù è il nostro vero maestro, e Maria è vera madre nostra.