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“NO”: UNA PAROLA CHE POTREBBE RENDERTI LIBERO Finisci spes | POTERI ILLIMITATI

“NO”: UNA PAROLA CHE POTREBBE RENDERTI LIBERO

Finisci spesso con il dire “SÌ” quando in realtà avresti voluto dire di “NO”?
Se anche tu rientri nella maggior parte delle persone che ha risposto “SÌ” a questa domanda ( ) allora sei nel posto giusto.
Troppo spesso quando dalla bocca esce un non voluto “SÌ” accade che dentro ci si blocchi, vengono alla mente svariati scenari e diverse situazioni in cui ci si andrà ad infilare senza nemmeno averlo voluto. Questa situazione, ovvero di rispondere affermativamente al posto di un secco e deciso “NO”, si ripeterà ancora e ancora. Nonostante tu ti sia ripromesso/a che sarebbe stata l’ultima volta. Stanne certo, accadrà di nuovo.

Ma perché rispondiamo sempre di SÌ quando in realtà avremmo voluto semplicemente dire di NO?
ORGOGLIO. Quella dell’orgoglio, o più semplicemente del voler mantenere la parola data, è un’anomalia psicologica. Secondo Robert Cialdini, autore del libro “Le Armi della Persuasione”, se prendiamo un impegno stai pur certo che - almeno nel 90% dei casi - chiunque si impegnerà per mantenerlo ed essere dunque coerente con quanto promesso.
PAURA. In questo caso c’è una leva molto forte (e subdola): hai paura che, dicendo di no ad una persona cara, rischieresti di perderla.
EROE. Se rientri in questa categoria molto probabilmente fai parte di quella schiera di persone che sentono l’urgenza, il bisogno impellente, di aiutare il prossimo. Hai quella necessità di prenderti cura delle persone che hai accanto, sacrificando però le tue esigenze.
DISPONIBILITÀ. Cerchi di essere sempre disponibile verso il prossimo in modo tale che, almeno nelle future occasioni, ti venga ricambiato il piacere. Ovvero, come dice il detto (un po' rivisitato): fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te.

Viene da sé che è molto nocivo dire di “SÌ” quando in realtà avresti voluto dire di “NO” -> “peggioramento delle relazioni”, “rancore”, “stress” e “malcontento” sono solo alcuni dei possibili problemi.