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GLI INCANTESIMI DEL LINGUAGGIO Oggi scopriremo come ricono | POTERI ILLIMITATI

GLI INCANTESIMI DEL LINGUAGGIO

Oggi scopriremo come riconoscere alcune magie linguistiche e come creare facilmente “ipnosi conversazionali”. L’articolo è un po' lungo e leggermente tecnico ma ne varrà sicuramente la pena.
Tieniti forte, stiamo per addentrarci all’interno di qualcosa di veramente fenomenale! Sei pronto/a?

Prendiamo ad esempio la frase: <>. Riesci a rappresentarti mentalmente quella condizione? No, non puoi. O meglio, qualsiasi cosa inserisci riguardo alla parola “rabbia”, sei TU ad inventarla. Stai dando una TUA rappresentazione, non arriva dal linguaggio in sé. Quel termine rivela la sua natura NON-SENSORIALE; ovvero quella frase non descrive nulla dell’aspetto di qualcuno, dei suoi movimenti del corpo, della sua espressione facciale, etc.
La dichiarazione <> esprime la VALUTAZIONE di chi sta parlando. Ci fa scorgere uno spiraglio del modo in cui chi parla interpreta il mondo ma non ci dà informazioni rilevanti, non ci dà elementi visivi o sensazioni.
Per aiutare il nostro interlocutore potremmo domandargli:
“Come fai a capire che quella è rabbia?”
“Quale espressione del volto dell’interlocutore ti suggerisce che sia arrabbiato?”
Presta attenzione a come suona diversa la frase che segue:
“Mi sono reso conto che quando conversavi con me non mi hai guardato negli occhi e che, mente parlavi, hai abbassato il volume della voce molto di più rispetto al solito.”
Il linguaggio basato sui SENSI fornisce un immediato riscontro, utilizzando una DESCRIZIONE - piuttosto che una VALUTAZIONE - l’interlocutore ci ha trasmesso un messaggio specifico e chiaro da interpretare.
Tutto ciò ci dà il POTERE di usare il linguaggio con molta più precisione, chiarezza ed intenzione.
Guarda la differenza tra le seguenti espressioni:
“Potrei ascoltarti meglio se non mi passassi di continuo la mano davanti al volto” (DESCRITTIVO)
“Non riesco ad ascoltarti, perché continui a parlarmi con supponenza dall’altro verso il basso e mi offendi con il tuo atteggiamento presuntuoso.” (VALUTATIVO)
In questo caso, il linguaggio valutativo, è molto più provocatorio: perché tocca alcuni tasti dolenti valutando e giudicando; solitamente - le persone - reagiscono mostrando resistenze quando le affermazioni sono così formulate.
L’utilizzo, invece, di un linguaggio DESCRITTIVO rende la comunicazione molto meno nociva.