2023-01-10 23:38:38
“Papa Gregorio XVI [...] teneva particolarmente ad acquistar nuovi armamenti e nuovi mercenari per prevenir ulteriori rivolte. Ci si misero due nobildonne, a quel punto – la duchessa di Bassano, a Parigi, e la contessa Stefanori, a Roma - a convincere rispettivamente James e Carl Rothschild a concedere un prestito a Sua Santità. La circostanza era a dir poco imbarazzante. I vertici della Cristianità costretti a chieder favori a quegli stessi ebrei deicidi che avevano sempre disprezzato. E lì per lì fu Carl [Rothschild] a proporre, per salvar le apparenze, di fingere che il prestito venisse concesso al re delle Due Sicilie. Il quale, in cambio del favore, chiese di acquistar vantaggiosamente da Roma i ducati di Benevento e Pontecorvo, naturalmente dietro anticipo erogato sempre da Casa Rothschild. Il papa nicchiò [...] e James ci tenne a far sapere [...] che, qualora quei tre milioni di scudi al 5% d’interesse non fossero tornati al mittente, mai più un Rothschild avrebbe prestato soldi a un pontefice. E che in cambio di questa operazione avrebbe caldeggiato un miglioramento delle condizioni dei suoi correligionari in tutto lo Stato Pontificio.
[...] Alla fine […] il Papa poté permettersi il suo nuovo esercito composto da alcune migliaia di soldati. Altri due prestiti della stessa entità e alle medesime condizioni [...] furono attivati nel 1832 e nel 1833. In tutto [...] il pontefice ottenne dai Rothschild 16 milioni di ducati. L’equivalente di 4 miliardi e mezzo di euro nel 2020. Per questi servigi, il #10gennaio 1832 Carl fu clamorosamente ricevuto da Gregorio XVI vedendosi conferito il Gran Cordone e la Croce del Sacro Militare Costantiniano Ordine di San Giorgio, oltre che l’onore di «baciare la mano invece che il piede» del Papa”.
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Da: P. Ratto, “I Rothschild in Italia”
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Pietro Ratto - BoscoCeduo.it
464 viewsPietro Ratto, 20:38